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Coppa Italia Master: stagione irripetibile

La Coppa Italia Master 2016-2017, dovrà essere ricordata soprattutto per il bel tempo, difficilmente potrà nuovamente accadere di avere le 40 gare, nelle condizioni meteo di quest’anno. Le località sede di Coppa sono state: Tonale (AC), Abetone (CAT), Abetone (CAE), Malga Frommer (AA), Piancavallo (FVG), Cortina (VE), Alto Sangro (CAM), Campo Felice (CLS), Pila (VA), Bielmonte (AOC) e, poi le finali a Pampeago (AC). Alle 37 gare valide per l’ammissione alla classifica di Coppa hanno partecipato 912 atleti. Il totale delle iscrizioni, alle gare di Coppa Italia, sono state di 4.776 atleti. Nella sola finale, comprendendo anche i due giganti nazionali abbiamo avuto 1.005 iscritti, con un record gara di 244, nel gigante di domenica 12 marzo. La ripartizione fra Gruppi è stata la seguente: totale dei B è 1.645; quello dei C 1.617; il gruppo unificato A + giovani e senior è 826 e le donne, anche qui gruppo unificato, 688.

Tutte le organizzazioni sono state di alto livello, abbastanza uniforme la media concorrenti/gara, le differenze sono da attribuire al gradimento della località. Prima di parlare dei vincitori qualche chiarimento sui pari meriti. Solo in due categorie si è avuto il pari, nei B4, per David Corcos e Franco Pittino con 220 punti e nei C12 fra Valter Geli e Nello Calmanti, con 257.

Valerio Locatelli, Ugo Stefani e Giancarlo Veritti

In entrambi i casi, nell’intento di premiare la partecipazione, si è applicata la regola che dice: in caso di parità si terrà conto della somma di tutti i punti scartati. La vittoria a David è dovuta al maggior punteggio nella prima fase. A Franco, presentatosi alla finale con 50 punti in meno e vincitore di SG e GS, sarebbe bastato prendere un punto nello slalom per vincere la coppa. Diverso e più combattuto l’evento fra Nello e Valter, Nello si è presentato alla finale con 30 punti di vantaggio ma è saltato in SG e Valter ha vinto SG e GS, raggiungendo così i punti di Nello.

Nello Calmanti e Valter Geli, 86 e 87 anni, amici rivali

Anche in questo caso esaminando i punti scartati nella prima fase si è constatato il miglior risultato di Valter e conseguentemente l’assegnazione della Coppa. Ai quattro i concorrenti di questa categoria, compresi fra gli 86 e 87 anni, deve andare la nostra ammirazione, in considerazione del numero di gare effettuato e di specialità, non proprio facilissime, come slalom e superg. Nell’ordine di classifica: Valter Geli, Nello Calmanti, Giancarlo Bianchini e Roberto Cantù, cui rinnoviamo i complimenti. Capitolo a parte per coloro che la coppa hanno voluto e quelli che l’hanno persa. Il caso più chiaro è quello di Gianfredo Puca e Bruno Pachner, Gianfredo la coppa la voleva e Bruno non ha fatto i “conti”.

Gianfredo è arrivato alla finale con 20 punti in più e non è bastato a Bruno vincere le ultime tre gare, perché ha rosicchiato solo 15 punti lasciandone ancora 5 all’amico rivale. Vittoria per un punto nella C8, dove Curzio Castelli si presenta alla finale con 5 punti di vantaggio su Lamberto Chiani, ma salta in slalom, lasciando così a Lamberto, che controlla, la vittoria finale, 246 a 245!! Diretta e combattuta, gara per gara, la D7 fra Alessandra Andreini e Margherita Sabadin. Presentatesi alla finale con il massimo punteggio, la vittoria poteva essere determinata solo dallo scontro diretto. Vince la prima Alessandra, con Margherita al secondo posto, il giorno seguente, in slalom, la classifica s’inverte e così siamo pari, si gioca tutto nel gigante finale, dove Alessandra vince, conquistando gara e coppa, però a tutte e due i miei complimenti, brave entrambe.

Bruno Pachner

Ben 15 fra maschi e femmine si sono presentati alla finale con il massimo punteggio, (225) però in molti casi hanno dovuto conquistarsi il titolo alla finale. Andrea Scagnol, quest’anno sempre vincitore, ha dovuto fare primo in superg e gigante perché, saltando in slalom, sarebbe potuto essere raggiunto da Renzo Del Tredici. Anche Valerio Locatelli è arrivato con il massimo, però si è confermato, lasciando solo a Giampaolo Veritti la vittoria in superg e precedendo i diretti avversari nelle altre due specialità. Luigi Gullo, arrivato in vantaggio con tre belle gare finali, si è meritato il titolo. Anche Rolando Galli ha fatto più il contabile che l’agonista, gli è bastato il superg e poi, ha fatto ritorno al lavoro, con il titolo in tasca. Doveva essere combattutissima, la C9, tre atleti alla finale con pari punteggio, Enrico Perkmann, Vincenzo Gaspari e Roberto Fumasoni.

Andrea Scagnol, vincitore al traguardo del superg

Comincia male per Roberto che salta in superg, non al massimo di forma Vincenzo, accaparra tutto Enrico che con tre vittorie si porta, meritatamente, a casa il titolo. Sulla carta doveva essere combattuta anche la C11, perché sono anni che, Gian Franco Guastini e Gianfranco Pastorino, si contendono il titolo, questa volta l’ha spuntata Guastini, con Pastorino all’angolo per acciacchi, vedremo il prossimo. Anche a: Marta Ciatti, Paola Colinassi, Marina Capretta e Chiara Pedroni, un riconoscimento al merito per aver vinto tante gare e aver voluto la coppa. La chiusura del pezzo tutta dedicata ai due esempi di agonismo master rappresentato da Gesumina Maria Suster e Anna Fabretto Martinelli, uniche e ineguagliabili, brave, continuate così.

Alessandra Andreini a sinistra e Margherita Sabadin a destra

Anche la Coppa Italia per Società ha avuto il suo epilogo, quest’anno più combattuta, perché all’egemonia dello sci club Marzocco, 10 volte primo, si è avvicinato il Prato Play. Entrambe toscane hanno combattuto fino all’ultimo, non ce l’ha fatta il Prato, troppo forti gli atleti del Marzocco vincitore con 384 punti di vantaggio. Due Società lombarde, entrambe di Bergamo, al terzo l’Enjoy ski e al quarto il Radici Group. E’ la provincia di Treviso con lo sci club Nottoli a occupare il quinto posto, davanti a due società altoatesine l’Eisacktal e lo sport club Merano, più a est, il Friuli con lo sci club Pordenone e nuovamente Veneto con lo sci club 18 di Cortina. All’estremo opposto delle alpi, in Valle d’Aosta, lo sci club Glory’s che agguanta un ambito decimo posto. Sono cinquantotto le Società presenti nella classifica di Coppa Italia Master 2016-17 a tutte, e a tutti i loro atleti, i complimenti della Federazione.

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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