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Finale Fis Master Cup: Azzurri protagonisti

La FIS MASTER CUP, la  Coppa del Mondo Master ,chiude la stagione all’Abetone. Anche le più rosee previsioni non potevano immaginare che i concorrenti avrebbero trovato piste gara in queste condizioni. Stupisce sempre che, pur con le alte temperature di questi giorni, si possa trovare un fondo così bello. Sono i “miracoli” dell’Abetone o di Giampiero Danti e Company, fatto sta che i quasi 200 concorrenti provenienti da tutto il mondo hanno potuto fare le ultime due gare nel modo migliore. Venerdì 7, ultimo gigante, assolutamente decisivo per definire la classifica di Coppa. Bilancio della giornata, osservando i risultati dei nostri e iniziando dalle donne. Gesumina Suster parte con il numero 1 e così arriva, confermando le previsioni di vittoria in Coppa. Nella successiva categoria contavamo sul risultato di Anna Fabretto ma l’americana, sua avversaria, la supera nel risultato singolo e purtroppo anche in Coppa, rimandando tutto allo slalom di domani. Nella C9, Marcella Castellano è superata dalla sola austriaca e vede più vicino il podio di Coppa. Tutto confermato nella C7, dove la nostra Helga Runggaldier con il terzo tempo, mantiene la posizione.

Roberta Persico, niente coppa ma il miglior tempo delle Italiane.

Ottime notizie nella C6, Silvia Giacosa fa il miglior tempo davanti all’americana Densmore e la francese Jay è soltanto quarta, questo avvicina molto Silvia alla conquista della Coppa. Realizza un ottimo tempo Roberta Persico nella C5, la migliore delle Italiane, con questo risultato si pone a 20 punti dal podio, perciò tutto rimandato allo slalom di domani. Uomini prima dello slalom, tranquillamente in testa Elio Colarelli anche se acciaccato per una botta al ginocchio. B11, in testa, ma non ancora sicuro Alberto Corsi, occorre lo slalom. Nella B10 è ancora tutto possibile, anche se sarà difficile scalzare i due austriaci dai primi due posti. Nella lotta per il podio fra i nostri al momento la spunta Claudio Giovanardi, con Gianfredo Puca e Giordano Sorarù a un’incollatura. Più vicino il podio per Roberto Fumasoni nella B9. Brutte notizie, per Luca Novi nell’A3, inforca in gigante, una caduta spettacolare vista la velocità cui è avvenuta, rimedia un bel po’ di lividi ma soprattutto lascia, per il momento, la testa della coppa. Ci sono altri Italiani in lizza per il podio ma sarà difficile, vedremo domani dopo lo slalom.

Foto e Coppa assolutamente meritati da parte di Alberto Corsi, qui impegnato nello slalom finale.
Nota a margine, il nostro grande Alberto ha 85 anni!!!

Arriva così, carico di attese, il sabato decisivo. Il tempo si mantiene bello e la notte è stata abbastanza fredda, le migliori condizioni per lo slalom. L’organizzazione del Pool Firenze ha preparato due tracciati paralleli, uno per gli A e l’altro per B e C. Al termine della prima manche s’invertiranno i percorsi. La neve, continuamente trattata, ha tenuto sino al termine garantendo la massima regolarità della competizione. Arriviamo ai risultati degli Italiani.

Renzo Del Tredici, non ha vinto la Coppa ma, nel gigante, ha realizzato il miglior tempo di Gruppo.

Se, come previsto, la nostra grande Gesumina Suster, si conferma prima e vince la Coppa. Purtroppo non ce la fa Anna Fabretto Martinelli, troppo in forma l’americana che vince anche lo slalom. Anna ha lottato sino all’ultimo e il suo secondo posto la deve consolare. Bene Marcella Castellano, che completa la risalita al podio, riuscendo a conquistare un ambito terzo posto, dietro a due forti austriache. Si conferma Helga Runggaldier, anche in slalom e mantiene un bel terzo, dietro un’austriaca e una slovena e davanti ad altre 25 concorrenti. Grande l’impresa di Silvia Giacosa, avevo già scommesso sulla sua determinazione nel pezzo della scorsa settimana e qui si conferma conquistando il primo gradino nella categoria più numerosa, dove, nelle prime 10, sono presenti altre due Italiane, Doranna Melegari e Mariateresa Zilli.


Hermann Oberlechner, il DOMINATORE, senza rivali nel suo gruppo e nella sua categoria.

Si ferma alla base del podio Roberta Persico, solo 40 punti in più e gliel’avrebbe fatta. Davanti a lei un terzetto composto di un’austriaca, una russa e una tedesca, forti e determinate, alla nostra Roberta un applauso d’incoraggiamento e l’appuntamento al prossimo anno. Non è finita, perché in questa categoria, subito dopo ci sono: Giuliana Ballabio e Marina Capretta, con 25 atlete in classifica, per la nostra squadra, occupare i tre posti dopo il podio è un bel risultato.

Luca Novi, nello slalom che lo ha portato a vincere la Coppa 2017

Terminiamo il settore femminile con Ilaria Ferrando, anche per lei niente da fare per il podio, deve accontentarsi ma, anche se solo quinta è pur sempre fra le migliori. Passiamo agli uomini, tanti e agguerriti, a conferma del valore degli Italiani. Cominciamo con due assoluti, nella B12, Elio Colarelli, conferma la sua posizione e vince il titolo. Grande, determinato e sempre vincente: Alberto Corsi nella B11, la sua sciata non denuncia l’età. Nella B10, Claudio Giovanardi si conferma al terzo posto, anche in slalom non molla, segue due austriaci e precede i suoi compagni Gianfredo Puca e Giordano Sorarù. Anche in questa categoria abbiamo altri due Italiani nei 10, sono Bruno Pachner e Sergio Avondo, gran bel risultato di squadra. Nella B9, Roberto Fumasoni mantiene il suo terzo posto, risultato di prestigio, in una categoria che vede la presenza di 65 atleti, bene anche il settimo posto di Luciano Baldinotti. Curzio Castelli, ieri era solo nono, oggi lo troviamo al quarto posto, bellissima la sua prestazione, solo il rimpianto che le poche gare fatte gli abbiano impedito di lottare per la vittoria. I complimenti anche a Helmuth Ladurner che con una risalita spettacolare arriva all’undicesimo posto quando, prima di queste due gare, era oltre il 33° posto. Arriva così alla categoria del nostro grandissimo Hermann Oberlechner, a punteggio pieno, sempre vincitore, il migliore in assoluto, cosa aggiungere? Niente hanno potuto il canadese, il francese e gli austriaci che lo seguivano, dietro erano e dietro sono rimasti. Scende di un posto ma rimane nei 10 Paolo Cappellato, risultato di tutto rispetto in una categoria con quasi 200 atleti in classifica. C’è un’altra categoria con tanti atleti, la 55/59 anni dove sono 120 in classifica, non abbiamo Italiani sul podio ma ce ne sono 4 nei 15 e sono: Lorenzo Ferrari 7°; Fausto Puppini 10°; Renzo Del Tredici, non poteva che essere 13° e Carlo Peratoner 14°. Partiva dal quinto posto della vigilia e un Mauro Lapucci scatenato chiude al secondo posto a soli 20 punti dalla vittoria, oramai è chiaro che Mauro non patisce lo stress! Per la cronaca anche in questa categoria, la 50/54 anni, ci sono 130 concorrenti in classifica. Ho cominciato questo pezzo con le “brutte notizie” al riguardo di Luca Novi. Dopo “l’inforcata” di ieri sembrava tutto compromesso, invece oggi, una grande vittoria in slalom e l’avversario diretto staccato di due posizioni hanno portato il nostro Luca e l’austriaco Alfred Gruener a pari punti, ma, a norma di regolamento per effetto degli scarti, il vincitore di Coppa è il nostro Luca Novi, meritatissimi applausi! Abbiamo ancora Stefano Pastorini, valente atleta della categoria 40/44 anni, che conquista un apprezzabilissimo quinto posto a soli 40 punti dal podio, anche a Stefano il riconoscimento che merita. Doverosi ringraziamenti di chiusura, primi Lorenzo e Lara, fotografi dell’Abetone (Carpe Diem), è grazie a Lorenzo che possiamo avere immagini di questa qualità. Meritato riconoscimento alla professionalità dei cronometristi di Pistoia, in particolare ad Enrica Buccianti, con loro non ci sono mai problemi. A tutto staff del POOL Firenze, sono troppi per nominarli, ma con loro le gare girano a mille. Mi sono tenuto per ultimo Giampiero Danti e tutti gli operatori sulle piste dell’Abetone, grazie ai quali i”miracoli” sono la normalità e dopo un anno di gare, tutte splendide questa chiusura se la meritano tutta.

Tutti gli Italiani sul podio della Coppa del Mondo Master, la FIS MASTER CUP, iniziando da sx in alto: con la fascia blu Silvia Giacosa, Alberto Corsi, Elio Colarelli, Claudio Giovanardi. Nella fila centrale Luca Novi, Gesumina Suster, Marcella Castellano, Anna Fabretto Martinelli, Helga Runggaldier. Accosciati: Roberto Fumasoni, Hermann Oberlechner e Mauro Lapucci. Se non Vi tornano i conti delle coppe è perché esiste anche la classifica overall, che tiene conto dei risultati assoluti di gruppo, importante ma relativa nelle gare Master, perché quasi sempre appannaggio dei più giovani del gruppo.
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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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