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SL Zagabria: Hirscher coi nervi!

Marcel Hirscher ha un altro dono oltre a quello di sciare come un dio. Fa saltare i nervi a tutti. Marco Schwarz aveva 37/100 di vantaggio da difendere. Non è la prima volta che Marco butta al vento la vittoria nelle seconde manche, vizio molto difficile da togliere. La sua corsa è durata pochi secondi. Alle spalle di Marcel un  altro che vive di esperienza: Alexis Pinturault, mentre Manuel Feller ritorna sul podio dopo due anni. Marcel, alla sua trentesima vittoria in slalom, ha condotto la sua solita manche senza risparmiarsi, tirando a tutta e ha fatto la differenza dove molti hanno perduto: nel tratto centrale, dove bisognava saper collegare bene le curve per fare velocità.  Si è rivisto anche un Alexis Pinturault slalomista. Una delle sue migliori manche tra i rapid gates. La piazza d’onore è strameritata. L’ha scippata a Manuel Feller per 2 centesimi che ha perso nelle ultimissime porte dal momento che aveva 31/100 di vantaggio al secondo intermedio sul francese. Henrik Kristoffersen invece si è arreso. Non è più lo stesso dopo l’Alta Badia. Non c’è di testa, ma è giovane e si farà quando riuscirà a recuperare un po’ di serenità. Notevole il recupero del norvegese di Sebastian Foss-Solevaag, sesto, solo 18esimo a metà gara. E’ rimasto nel leader corner fino alla discesa del gioiellino francese Vincent Noel, bravissimo da cima a fondo sorpattutto a livello tattico. Noel si è classificto al quarto posto davanti a Kristoffersen

Stefano Gross
è stato bravo nella seconda manche a recuperare un bel gruzzolo di posizioni. Nelle prime 15 porte è stato il migliore di tutti, purtroppo nel tratto centrale, quello piatto, a lui meno congeniale, le ha prese, per poi difendersi nel tratto conclusivo. Con 19 posizioni recuperate suo il secondo miglior tempo di manche, suo il 10esimo posto, suo il ruolo di migliore slalomista Azzurro. Perché Manfred Moelgg ha tirato oltre ogni sua possibilità dal momento che ha assunto fin da subito una sciata nervosa. Ha inforcato quando già perdeva 7 decimi. Ha invece portato gli sci al traguardo Giuliano Razzoli. Stava uscendo, si è spaventato e ha proseguito senza aprire più il gas. Ha fatto bene, per lui era troppo importante portare avanti il suo programma di recupero. I punti presi, quelli che spettano alla 19esima posizione, gli serviranno tantissimo per entrare nei top 30. Vedremo con il prossimo aggiornamento Fis. Lo ha copiato Riccardo Tonetti anche se è andato molto meglio di Giuliano perché ha avuto il coraggio di mollare nel trato finale, dove è stato tra i migliori. In quelle ultime venti porte ha costruito il bello della sua gara che ha concluso al 12esimo posto. Non ci avrebbe scommesso un centesimo prima della partita. Lui come nessuno!
Per la cronaca segnaliamo il ritorno dei top ten di Felix Neureuther, ottavo alle spalle del croato Rodes, che Ivica Kostelic sta allevando come un cucciolo. Solo nono invece il vincitore di Campiglio, Daniel Yule, finito proprio davanti a Gross.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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