Campiglio cena in telecabina
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Campiglio cena in telecabina

A Campiglio cena in telecabina.

Immaginate: una telecabina che diventa un ristorante con panorama da togliere il fiato, le Dolomiti di Brenta vestite della bellezza di un tramonto estivo e la cucina d’eccellenza firmata dai tre chef 1 stella Michelin di Madonna di Campiglio: Giovanni d’Alitta (Stube Hermitage), Sabino Fortunato (Gallo Cedrone) e Davide Rangoni (Dolomieu).

Poi la musica di Andrea Casta e un contorno d’eleganza che ha trasformato l’imbarco della telecabina Pinzolo-Campiglio Express al Colarin nella location esclusiva di un evento da ricordare.

Questi i contenuti principali della seconda edizione della “Cena stellata in telecabina” ideata e organizzata dalla Pro loco di Madonna di Campiglio (con il supporto di Funivie di PInzolo).

Campiglio cena in telecabina.

Ecco l’evento di punta nel calendario estivo dell’associazione e tra i più originali proposti su tutto il territorio.

I 161 posti disponibili ai tavoli del singolare ristorante appeso al filo hanno registrato il “sold out” quasi un mese prima dell’iniziativa.

Una modalità del tutto originale per apprezzare, nel tempo di una serata, la cucina gourmet e lo straordinario paesaggio naturale che circonda Madonna di Campiglio.

Per la destinazione turistica, anche un modo per valorizzare gli impianti di risalita in virtù di un più complesso e articolato sistema di mobilità integrata attivo durante l’estate.

Il valore aggiunto di questa seconda edizione è stata la partecipazione dei 3 chef stellati.

Questi hanno sapientemente e originalmente interpretato i sapori del territorio mixandoli con gusti provenienti anche da lontano.

Dopo aver studiato insieme il menu, hanno preparato un piatto ciascuno proponendolo agli ospiti in corrispondenza delle varie stazioni della telecabina: Colarin, Patascoss e Plaza.

D’Alitta ha presentato, come antipasto, un’insalata aromatica con erbe spontanee, Tosella fatta in casa, pane Matera e frutti di bosco.

Sabino Fortunato ha invece firmato i Tortelli al cremoso di sottobosco mantecato al ragù d’oca, soffice di patate, lampone e cioccolato Manjari.

Davide Rangoni è stato l’autore del secondo: cervo glassato, cagliata alla camomilla, radici e corniole.

Porta il sigillo di tutti e 3 gli chef il dolce finale, pensato e creato a sei mani: primo sale leggero, opalys, asprezza dal bosco alla vaniglia di Tahiti.

Il buffet dell’aperitivo è stato invece preparato da Alfredo Chiocchetti, già chef stellato dello “Scrigno del Duomo” a Trento.

Abbinati ai piatti, i vini provenienti da Cantine Ferrari e acqua Surgiva.

Il bellissimo tramonto che ha aperto una straordinaria vista sul Brenta ha poi fatto il resto.

Considerando chef, staff di cucina, personale di sala di Moresco Group Service e volontari della Pro loco di Madonna di Campiglio, c’era un team di oltre 60 unità all’opera per garantire la perfetta riuscita dell’evento.

È stata anche l’occasione per far “sfilare” i formaggi della razza Rendena creati dalle aziende agricole Polla Mauro-Maso Pan, Fattoria Antica Rendena e La Regina.

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Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...