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C’è un nuovo Cocktail, si chiama Marti & Ross…

C’è un nuovo Cocktail, si chiama Marti & Ross…, a base di  Martina Peterlini e Marta Rossetti, le due giovani slalomiste, che bene hanno finora figurato in Coppa del Mondo.

All’anagrafe, Marta Rossetti è nata il 25 marzo 1999, vive a Salò (BS) e gareggia per le Fiamme Oro di Moena. Martina Peterlini è nata il 24 ottobre 1997, vive a Rovereto (TN) e gareggia per le Fiamme Oro di Moena

Conosciamole meglio attraverso questa intervista doppia

Presentatevi in dieci parole.

Marta Rossetti (MR):
Sono un’atleta, sciatrice, grande appassionata di sport, determinata, socievole.

Martina Peterlini (MP):
Mi chiamo Martina Peterlini, ho 22 anni, sono trentina di Rovereto, slalomista. Ma sono più di dieci parole!


Le vostre migliori doti, tecniche e umane

MR
La dote tecnica penso sia quella di cercare sempre di far tagliare lo sci, anche perché non so far girare i piedi! Come persona sono simpatica (grande risata), come già detto sono socievole e anche solare!
MP

Sugli sci il taglio, come persona sono molto ambiziosa.


Martina Peterlini nel recente slalom di Kranjska Gora

E i difetti?

MR
Sciando seguo tanto con le spalle, ci sto lavorando e sono migliorata, ma tendo ancora a farlo. In più sono sempre stata debole nei cambi di ritmo.

ome persona… Sono un po’ troppo diretta nel dire le cose, poco diplomatica insomma. Vengo rimproverata per questo, ma sono così!
MP
Non mi viene in mente! (Ride… ci pensa…) Ecco sì, fatico ad adattarmi alla neve molle, quella su cui lo sci non mi dà risposta. E sono molto testarda.


Il campione preferito, uomo e donna.

MR
Come donna scelgo ovviamente una sciatrice ed è Lindsey Vonn. Quando ero piccola mi emozionava molto, è un personaggio coinvolgente. Come uomo scelgo Roger Federer, seguo il tennis appena posso.
MP
Di donne ne ho due, che ammiro molto per la testa che hanno. Sono Federica Brignone e Mikaela Shiffrin. L’uomo è Marcel Hirscher.


Fate altri sport?

MR
Ho praticato per tanti anni l’atletica, facevo gare di prove multiple ed ero brava soprattutto nei salti e negli ostacoli, facendo più fatica nelle prove di resistenza. L’atletica è una mia passione, in terza media ho fatto la tesina su Usain Bolt.
MP
Mi piacciono tutti, ma non sono molto ferrata in nessuno.


Marta Rossetti nello slalom di Zagabria

 

C’è solo lo slalom nei vostri pensieri?

MR
No no, spero di fare anche altro! Il fatto è che da tre anni sono nella squadra delle future slalomiste e di gigante ultimamente ne ho fatto poco, ma spero in futuro di dedicarmici un po’ di più, mi piace e credo serva. Fin da piccola sono sempre stata più brava in slalom, ma da aspirante avevo punti bassi anche in gigante!
MP
Da piccola ero gigantista e il gigante mi piace molto. Purtroppo, a causa dei troppi infortuni (sfondamento piatto tibiale nel 2014, crociato nel 2016 e spalla l’anno scorso) non gli ho dato continuità. Una volta consolidata con lo slalom ci sarà di nuovo spazio anche per il gigante.


Parlateci della vostra famiglia.

MR
Papà Ugo ha 61 anni, fa l’ingegnere ed è uno sportivo vero. Mamma Roberta ha 56 anni e mi ha sempre scarrozzato, perché da Salò, dove abito, a Campiglio, dove scio, serviva il taxi!

Non è una sportivona e da un po’ ha sostituito lo sci con lunghe camminate. Lei e il papà mi seguono con passione, assieme sono venuti a Lienz e a Kranjska Gora e quando sono a casa la sera si parla di sci, anche se non se ne intendono più di tanto!

Ho anche una sorella, Vittoria di 27 anni, che si è laureata in giurisprudenza e sta facendo praticantato a Milano.
MP
I miei sono sempre stati molto presenti. Papà Marco ha 55 anni, è ingegnere, ma anche allenatore. Segue mia sorella Giulia, 20 anni, che sta recuperando da infortuni. Quando sono a casa ovviamente mi aggrego! Mamma Paola ha 52 anni e lavora in banca a Rovereto. È una super mamma!


@martinapeterlini instagram

E ora parlateci della vostra squadra.

MR
Mi trovo molto bene, siamo tutte giovani, il gruppo è unito, lavoriamo assieme da tre anni. Con Martina il rapporto dura da ancora più tempo visto che eravamo nello stesso comitato.

Ci tiriamo tanto a vicenda, siamo amiche, ma fra noi c’è anche competizione. Nella scorsa stagione Lara (Della Mea, ndr) è stata un grande esempio con i suoi risultati, abbiamo cominciato ad andare bene in Coppa Europa e ora siamo cresciute di livello.

La mia compagna di camera è Anita (Gulli, ndr), la più tranquilla del gruppo: in allenamento va fortissimo, purtroppo sbaglia ancora molto.
MP
Fatta eccezione per la Ieie (Irene Curtoni, ndr) siamo un gruppo giovane e siamo molto legate fra noi. Ci tiriamo l’una con l’altra e andiamo molto d’accordo, stare assieme alle mie compagne di squadra per me è sempre una gioia. In camera sono sempre con Roberta Midali, sta facendo fatica e mi spiace, spero si ritrovi presto!


Come dovrebbe essere la vostra pista ideale?

MR
Non ripidissima, media pendenza, senza piani, perché non sono il mio forte. Neve compatta, dura, che dia risposta sotto gli sci.
MP
Sicuramente ghiacciata, varia, sempre con pendenza. Non amo il piano, anche se me la cavo. Vorrei partisse ripida e finisse degradando, in modo da darti sempre la possibilità di spingere. Una pista così c’è ed è la Salizzona dell’Alpe Cimbra, a Folgaria, la mia pista di casa!


Stagione preferita? Meglio il mare o la montagna?

MR
Inverno! È la parte più viva del mio anno. Ma la vacanza è al mare, per rilassarsi, sto già guardando dove andare quest’anno.
MP
Anche se mi sento più cittadina che valligiana dico montagna e neve, quindi inverno. Ma inverno vero, tanto io non patisco il freddo!


@martarosss instagram

A tavola per… chiacchierare, mangiare o stare attenta alla dieta?

MR
Mangiare e chiacchierare. Cerco di mangiare sano e più mangio e meglio è.
MP
Mangiare! Per fortuna non ho problemi di dieta.


Chi o cosa vi innervosisce e fa perdere la pazienza?

MR
Non so, non mi viene in mente nulla… qualcosa ci sarà, ma non dev’essere importante.
MP
Quando le cose non vanno secondo i miei piani mi innervosisco. Per fortuna ho sempre vicine le persone che mi fanno stare calma e così limito i danni.


Cosa vi carica alla mattina?

MR
Ho tutta la mia routine da fare con calma e prima della gara ascolto canzoni che mi fanno salire l’adrenalina.
MP
Il buongiorno del mio fidanzato: accendo il cellulare, sento il bip e mi carico!


L’ultimo pensiero al cancelletto?

MR
Stai alta, tieni il ritmo, fai quel che sai fare e pensa alle cose che ti ha detto lo skiman (Alberto Arioli, ndr).
MP
Divertiti!


Cosa non deve mancare dalla vostra valigia?

MR
Le barrette, ne mangio un sacco, e la tuta da ginnastica.
MP
Il mio cuscino! Lo porto sempre con me. Solo negli Stati Uniti ho dovuto farne a meno, perché non avevo abbastanza chili. Per fortuna a Killington c’erano dei letti giganti con un sacco di cuscini sopra e ho dormito lo stesso bene.


Che studi avete fatto?

MR
Ho frequentato tre anni al liceo scientifico statale di Salò, poi però mi è stato impossibile continuare, quindi mi sono ritirata e ho preso la maturità da privatista a Desenzano. Ora sono iscritta a economia a Brescia, ma per ora non mi hanno vista granché.
MP
Mi sono diplomata alla scuola di Malles e ora sono iscritta all’Università di Brunico, facoltà turismo e management in tre lingue. Ma faccio poco, il tempo per studiare e frequentare è molto difficile da trovare.


Obiettivo per il finale di stagione?

MR
La qualifica alle finali, continuando a sciare come ho fatto ultimamente. C’è anche la Coppa Europa, dove cercherò di confermarmi, e ci sarebbero anche i Mondiali juniores. Purtroppo però lo slalom è il giorno prima di quello di Coppa del Mondo a Åre e quindi mi sa che non lo farò.
MP
La qualifica alle finali, tutti i pensieri sono puntati lì.

About the author

Maria Rosa Quario

NINNA QUARIO È nota nel Circo Bianco per aver fatto parte della “Valanga Rosa” tra il ’78 e l’86. Milanese doc, da tempo si è trasferita a La Salle, in Valle d'Aosta. Ha conquistato 4 vittorie in Coppa del Mondo e un totale di 15 podi, tutti in slalom, oltre a una “bella” collezione di piazzamenti nelle gare a medaglia: 4° posto all’Olimpiade di Lake Placid 1980 (a 3/100 dal bronzo), 5° al Mondiale di Schladming 1982 (era in testa a metà gara) e 7° ancora ai Giochi, a Sarajevo 1984.
Dopo il ritiro dall’agonismo, nel 1986, si è dedicata al giornalismo e collabora con Sciare dal 1999.
Per la nostra rivista è stata a lungo la depositaria di tutto ciò che riguarda l’agonismo e ha seguito anche il programma test, in particolare i Test Junior. La sua lunga carriera giornalistica (ha collaborato anche con il quotidiano Il Giornale e con Infront Sports & Media seguendo da vicino quasi tutte le gare di Coppa del Mondo) si è interrotta nel 2022, quando ha deciso di cambiare vita per dedicarsi ad altre passioni.
Non ha però abbandonato del tutto la sua collaborazione con Sciare, per cui ora scrive in modo meno intenso e continuativo. E’ mamma di Federica Brignone, uno dei più grandi talenti della Squadra nazionale Italiana di sci alpino, e di Davide, suo allenatore dal 2017.