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Combinata Nordica: Pittin: guerra e pace

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fisi.org – Alessandro Pittin sfiora il podio nella Gundersen di Sochi e l’Italia ritrova un grande campione nella combinata nordica. Il 24enne finanziere friulano, che quattro anni fa a Vancouver regalò la prima medaglia azzurra nella storia della specialità con il bronzo, è arrivato ad un nulla dall’eguagliare il suo stesso record con una prova gagliarda che spazza via ogni dubbio sul suo recupero fisico e tecnico dopo i gravi infortunio che lo hanno fortemente limitato negli ultimi due anni.
Venticinquesimo dopo il salto con 1’12" di ritardo dal leader Eric Frenzel, Alessandro ha innestato come di consueto il turbo per recuperare lo svantaggi e metro dopo metro è arrivato ad agganciare il trenino del terzo posto, mentre davanti il tedesco e Akito Watabe si controllavano a vicenda. In quel momento Pittin non è riuscito a trovare collaborazione nel resto del gruppo che comprendeva, fra gli altri, Magnus Krog,, per tentare di andare ad agganciare il duo di testa. Ed è stato proprio il norvegese a sferrare l’attacco decisivo sull’ultima salita che ha visto resistere il solo Pittin. I due si sono così presentati al traguardo in coppia per la volata con vista bronzo e Krog ha fatto prevalere la sua maggiore stazza, mentre Frenzel tagliava a braccia alzate il traguardo davanti a Watabe.

L’ottima giornata della squadra diretta da Ivo Pertile registra anche il settimo posto di un ritrovato Lukas Runggaldier, il quale è tornato competitivo ad altissimo livello proprio nella gara più importante. L’altoatesino è risalito dal ventunesimo posto, mentre Armin Bauer è finito quattordicesimo (con 21 posizioni recuperate nel fondo) e Samuel Costa trentesimo (saldo pisitivo di dieci posti rispetto al mattino). Questi promettenti piazzamenti consentono al team di casa nostra di guardare con fiducia alla prova a squadre di givoedì 20 febbraio, mentre martedì 18 febbraio tocca alla prova individuale dla trampolino grande.      

Ordine d’arrivo Gundersen HS106/10 km Sochi (Rus):
1. Eric Frenzel (Ger) 23:50.2
2. Akito Watabe (Gia) +4"2
3. Magnus Krog (Nor) +8"1
4. Alessandro Pittin (Ita) +9"3
5. Magnus Hovdal Moan (Nor) +12"7
6. Jonahhes Rydzek (Ger) +17"3
7. Lukas Runggaldier (Ita) +19"7
8. Fabian Riessle (Ger) +29"4
9. Tino Edelmann (Ger) +37"0
10. Haavard Klemetsen (Nor) +38"2

14. Armin Bauer (Ita) + 1:06.5
30. Samuel Costa (Ita) +2:23.0
 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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