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DH BEAVER CREEK: vince Svindal assieme a “Head”

La stagione è appena iniziata, per carità, ma questa ulteriore vittoria decreta una santa verità: solo colpendolo al tallone d’Achille Lund Axel Svindal diventa immortale! Il norvegese ha dominato fin dal primo metro offrendo al mondo uno spettacolo unico. Su una pista davvero difficile e altamente spettacolare non ha sbagliato nulla con un’azione splendida. Un mix tra forza e tecnica che nessuno è in grado di avvicinare. Ci ha provato il suo compagno di squadra

Ski World Cup 2015-2016.Jansrud (nor) Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.
Ski World Cup 2015-2016.Jansrud (nor) Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.

Kjetil Jansrud finito appena a 3 decimi dal capitano. Se Lake Louise aveva sancito il fatto che potesse patire la presenza di Aksel, oggi questa ipotesi ha perso un pochino di consistenza. Certo, è ancora alle sue spalle, ma per come ha sciato, ci sono ampie possibilità che tale lotta interna potrebbe trovare un risultato diverso nelle discese future.  Al terzo posto si è piazzato il francese Guillermo Fayed, ma questa non è più una sorpresa, perché il transalpino ha eliminato il vizio di commettere spesso errori tecnici ed ora si pone come un probabile vincitore su ogni pista, soprattutto sui percorsi più tecnici. Applausi, dunque, per un discesista moderno, eclettico e dotato pure di notevoli doti di scorrevolezza. Anche l’austriaco Hannes Reichelt non ha sciato affatto male, ma già al primo rilevamento (dopo 27 secondi di gara) si è caricato il peso di 6 decimi poi diventati 78/100 al traguardo, rispetto a Svindal. Hannes ha preceduto un ottimo Carlo Janka che, tagliato il traguardo, aveva per primo rotto la

Ski World Cup 2015-2016.Christof innerhofer (ita) Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.
Ski World Cup 2015-2016.Christof innerhofer (ita)
Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015.
Pentaphoto Alessandro Trovati.

leadership di Cristof Innerhofer (sesto a + 1″10), tornato su standard qualitativi di notevole fattura. Ha perso troppo nel primo tratto e nel penultimo quarto di gara, ma nei tratti più impegnativi e tecnici non ha reso meno di Svindal. E questo suona come una splendida notizia. Rispetto a Lake Louise è mancato il podio, quindi forse un piccolo passo indietro l’abbiamo fatto, ma conforta comunque la prova anche di

Ski World Cup 2015-2016.Peter Fill (ita) Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.
Ski World Cup 2015-2016.Peter Fill (ita)
Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015.
Pentaphoto Alessandro Trovati.

Peter Fill, settimo proprio alle spalle di Inner. Quello che invece è mancato  è Dominik Paris. Nessuno, in effetti, si aspettava una prova così anonima. Rifugiamoci dietro all’idea che al campione azzurro

Ski World Cup 2015-2016.Dominik Paris (ita) Beaver Creek, Colorado,Usa. 2/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.
Ski World Cup 2015-2016.Dominik Paris (ita) Beaver Creek, Colorado,Usa. 2/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.

questa pista proprio non piace. La controprova domani in superG. Nessuna buona nuova da part di Werner Heel che sta vivendo indubbiamente un’involuzione rispetto alla stagione scorsa, quando sembrava aver ritrovato la strada giusta per tornare competitivo. Poco reattivo anche Silvano Varettoni che ha perduto anche nel tratto a lui più congeniale, ovvero quello iniziale di pura scorrevolezza.
L’elvetico Patrick Kueng, che a febbraio scorso su questa pista vinse il titolo Mondiale, questa volta non ha sorpreso nessuno. E’ andato come un treno nello stesso tratto finale che gli regalò l’oro iridato, ma aveva sciato un po’ in difesa nella difficilissima prima parte.

Ski World Cup 2015-2016.Bode Miller (usa) Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.
Ski World Cup 2015-2016.Bode Miller (usa) Beaver Creek, Colorado,Usa. 3/12/2015. Pentaphoto Alessandro Trovati.

Quindi, Svindal, Jansrud e Fayed, tre sciatori che usano sci Head. Non crediamo che questi sci si siano rivelati così fondamentali su una pista del genere. Diciamo che la differenza non sta lì, ma certo è che poter sciare con attrezzi sempre al top, te la puoi giocare senz’altro meglio! Come nota di colore, è sceso in pista anche Bode Miller, presente a Beaver Creek in veste di commentatore per la NBC

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 16 SVINDAL Aksel Lund

NOR

1:42.34
2 18 JANSRUD Kjetil

NOR

1:42.64 +0.30
3 20 FAYED Guillermo

FRA

1:43.04 +0.70
4 17 REICHELT Hannes

AUT

1:43.12 +0.78
5 34 WEIBRECHT Andrew

USA

1:43.31 +0.97
5 15 JANKA Carlo

SUI

1:43.31 +0.97
7 1 INNERHOFER Christof

ITA

1:43.44 +1.10
8 12 FILL Peter

ITA

1:43.48 +1.14
9 9 KUENG Patrick

SUI

1:43.59 +1.25
10 7 THEAUX Adrien

FRA

1:43.65 +1.31
11 19 GUAY Erik

CAN

1:43.75 +1.41
12 14 GANONG Travis

USA

1:43.84 +1.50
13 2 STRIEDINGER Otmar

AUT

1:43.88 +1.54
14 6 KRIECHMAYR Vincent

AUT

1:43.89 +1.55
15 13 NYMAN Steven

USA

1:43.90 +1.56
16 8 STREITBERGER Georg

AUT

1:43.98 +1.64
17 47 MUZATON Maxence

FRA

1:44.00 +1.66
18 35 KOSI Klemen

SLO

1:44.01 +1.67
19 21 PARIS Dominik

ITA

1:44.04 +1.70
20 22 MAYER Matthias

AUT

1:44.14 +1.80
21 28 CLAREY Johan

FRA

1:44.23 +1.89
22 5 THOMSEN Benjamin

CAN

1:44.27 +1.93
23 45 ZRNCIC DIM Natko

CRO

1:44.54 +2.20
24 36 KLINE Bostjan

SLO

1:44.63 +2.29
25 4 KROELL Klaus

AUT

1:44.67 +2.33
26 39 GIEZENDANNER Blaise

FRA

1:44.81 +2.47
27 37 GOLDBERG Jared

USA

1:44.84 +2.50
28 30 VILETTA Sandro

SUI

1:44.89 +2.55
29 11 BAUMANN Romed

AUT

1:45.00 +2.66
30 25 OSBORNE-PARADIS Manuel

CAN

1:45.06 +2.72
31 38 SANDER Andreas

GER

1:45.10 +2.76
32 23 HEEL Werner

ITA

1:45.12 +2.78
33 3 BANK Ondrej

CZE

1:45.21 +2.87
34 46 CASSE Mattia

ITA

1:45.34 +3.00
35 44 ROMAR Andreas

FIN

1:45.45 +3.11
36 27 POISSON David

FRA

1:45.48 +3.14
37 26 VARETTONI Silvano

ITA

1:45.58 +3.24
38 43 KLOTZ Siegmar

ITA

1:46.15 +3.81
39 32 WERRY Tyler

CAN

1:46.39 +4.05
41 DRESSEN Thomas

GER

DNS
48 BRANDNER Klaus

GER

DNF
42 FRISCH Jeffrey

CAN

DNF
40 GISIN Marc

SUI

DNF
33 SCHWEIGER Patrick

AUT

DNF
31 SPORN Andrej

SLO

DNF
29 SULLIVAN Marco

USA

DNF
24 FERSTL Josef

GER

DNF
10 FRANZ Max

AUT

DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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