Gare

DH Bormio: Defago go go go…

Dopo aver domato la Streif (24 gennaio 2009), dominato la Lauberhorn (17 gennaio 2009), conquistato la Saslong (superg del 2003), gli mancava soltanto la Stelvio di Bormio per mettere in bacheca uno dei trofei più importanti della Coppa del Mondo. Così Didier Defago, dall’alto dei suoi 34 anni ha disegnato il suo capolavoro sulla temibile pista Stelvio, preparata ad arte, come sempre, dagli organizzatori valtellinesi, anche se la neve divenuta un poco morbida ha reso tutto più semplice. Il giovanotto Patrick Kueng (27 anni), suo compagno di squadra, stava per togliergli questa soddisfazione, ma non è stato così veloce nell’ultima parte, così si è fermato 29 centesimi prima. Il favorito della vigilia, l’austriaco Klaus Kroell, migliore nella seconda prova, si è dovuto accontentare della terza piazza, dopo aver duellato al centesimo con Didier fino al minuto e mezzo di gara, quando un’indecisione gli ha fatto perdere la linea ideale. Ci aveva provato anche Bode Miller, addirittura in vantaggio al primo rilevamento, ma poi lo spaghetto preso sulla Carcentina, quando ha scelto una linea 10 metri sotto quella ideale, ha mollato concludendo al quinto posto. Con Aksel Lund Svindal già fuori dai giochi per aver rallentato troppo nella seconda parte di gara (sarà sesto alla fine) e con il campione del mondo Erik Guay lontano 64 centesimi (quarto), soltanto Didier Cuche avrebbe potuto cambiare le sorti della classifica, ma il “vecchietto” degli schuss non è riuscito a esprimersi su una pista che forse comincia ad essere troppo dura anche per un tenace come lui. Ha concluso comunque all’ottavo posto, appena dietro al francese Johan Clarey (colui che era in testa in Gardena prima dell’annullamento per vento) e davanti al primo azzurro Dominik Paris, bravissimo su tutto il tracciato e grande combattente considerando la traballante condizione fisica per via di un’intolleranza a un antibiotico assunto nella trasferta americana. Un nono posto da tenere da conto dunque, considerazione non applicabile per la sedicesima piazza di Peter Fill, mai in gara. Contavamo su Christof Innerhofer, anche se aveva nelle gambe una sola prova e i postumi dell’influenza di pochi giorni fa, ma evidentemente la magia della Stelvio che l’ha spesso avvolto (1° nel 2008, 3° nel 2010), lo ha abbandonato. Stava andando a sci per aria per una spigolata che gli ha fatto saltare una porta direzionale, per cui è stato squalificato, ma ai rilevamenti perdeva già un secondo a metà percorso. I sogni di gloria di Matteo Marsaglia, giustificati dalle ottime impressioni dimostrate in prova, si sono infranti contro la ventesima posizione. Gesto di stizza invece, per la sfortuna capitata a Mattia Casse che dopo aver perduto 7 centesimi al primo rilevamento e solo 35 al secondo, ha perso lo sci destro all’uscita della Carcentina. Davvero peccato perche aveva sssunto, fin dalla partenza un atteggiamento di grande aggressività. Quella giusta che spesso porta a raggiungere risultati di prestigio.
Onori e gloria a Didier Defago, dunque, che potrebbe anche decidere di prendere casa a Bormio, visto che sulla Stelvio era già arrivato secondo nel 2008 e nel 2009. Chissà, intanto si gode questa vittoria che è doppia perché ricordiamo che il 15 settembre 2010 (anno in cui vinse l’oro olimpico in discesa a Vancouver) a Zermatt in fase di allenamento si procurò lo stiramento del legamento crociato anteriore e di quello laterale interno del ginocchio sinistro. Stagione completamente perduta e gare riprese solo quest’anno. Davvero incredibile vederlo già così pimpante. Go Defago… go, go, go…!

 

Rank Bib FIS Code Name Year Nation Total Time FIS Points
 1  11  510727 DEFAGO Didier  1977  SUI   2:01.81  0.00
 2  12  511139 KUENG Patrick  1984  SUI   2:02.10  3.17
 3  18  50753 KROELL Klaus  1980  AUT   2:02.23  4.59
 4  13  102263 GUAY Erik  1981  CAN   2:02.45  6.99
 5  19  532431 MILLER Bode  1977  USA   2:02.59  8.52
 6  16  421328 SVINDAL Aksel Lund  1982  NOR   2:02.74  10.15
 7  10  191740 CLAREY Johan  1981  FRA   2:02.85  11.36
 8  21  510030 CUCHE Didier  1974  SUI   2:02.97  12.67
 9  26  50742 REICHELT Hannes  1980  AUT   2:03.04  13.43
 9  3  291459 PARIS Dominik  1989  ITA   2:03.04  13.43
 11  5  191591 BERTRAND Yannick  1980  FRA   2:03.08  13.87
 12  14  51327 PUCHNER Joachim  1987  AUT   2:03.35  16.81
 13  7  560447 SPORN Andrej  1981  SLO   2:03.44  17.80
 14  8  192746 THEAUX Adrien  1984  FRA   2:03.58  19.33
 15  20  510890 ZURBRIGGEN Silvan  1981  SUI   2:03.62  19.76
 16  22  51215 BAUMANN Romed  1986  AUT   2:03.66  20.20
 17  23  201606 KEPPLER Stephan  1983  GER   2:03.77  21.40
 18  2  292455 FILL Peter  1982  ITA   2:03.95  23.37
 19  28  511529 GISIN Marc  1988  SUI   2:04.03  24.24
 20  44  191964 POISSON David  1982  FRA   2:04.08  24.79
 21  30  192932 FAYED Guillermo  1985  FRA   2:04.16  25.66
 22  9  51005 SCHEIBER Mario  1983  AUT   2:04.24  26.53
 23  24  102271 HUDEC Jan  1981  CAN   2:04.28  26.97
 24  48  294277 KLOTZ Siegmar  1987  ITA   2:04.30  27.19
 25  38  53817 FRANZ Max  1989  AUT   2:04.31  27.30
 26  25  510767 HOFFMANN Ambrosi  1977  SUI   2:04.36  27.84
 27  37  511142 LUEOEND Vitus  1984  SUI   2:04.37  27.95
 28  1  501076 OLSSON Hans  1984  SWE   2:04.52  29.59
 29  4  293550 MARSAGLIA Matteo  1985  ITA   2:04.58  30.24
 30  54  194190 ROGER Brice  1990  FRA   2:04.78  32.43
 30  34  530874 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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