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Domani la sprint di Pellegrino

fisi.org – Su Federico Pellegrino pesa la responsabilità di portare all’Italia una delle poche possibilità di medaglia. Domani (ore 11 italiane qualificazioni, ore 13.00 eliminazione diretta) ci sarà la "sua" sprint, specialità dove quest’anno ci ha già regalato la giaia di due secondi posti a Nove Mesto e a Liberec. Ecco allora le sue parole che prendiamo dal comunicato fisi: 
Federico Pellegrino: "Sto vivendo una settimana che ricorderò a lungo. Dalla sfilata di inizio Olimpiade al fianco della mia fidanzata (Greta Laurent, ndr) fino a oggi, sono state giornate molto intense. Da quattro giorni stiamo facendo un lavoro di squadra eccellente sulla pista di gara, studiando centimetro per centimetro per capire dove possiamo fare la differenza. La sensazione è che si tratterà di una competizione particolarmente faticosa, il percorso è di 1,8 km e il tempo di ogni manche si aggirerà sui 3’30", per cui sarà una sprint anomala perchè aperta anche a coloro che vanno forte sulla distanza. Mi viene in mente ad esempio Cologna che sta andando fortissimo. Le mie ultime due sprint in Coppa del mondo non sono andate bene ma come disegno andavano bene esclusivamente per gli specialisti, questa sprint non ha niente a che fare con le altre. Conterà molto il recupero fra una manche e l’altra, qui bisogna pensare poca alla tattica e fare andare le gambe. Responsabilità? Fino adesso no, psero di mantenere questa tranquillità pure martedì".

Gaia Vuerich: "Nei giorni scorsi ho avuto la febbre a causa del mal di denti, ma adesso sto bene. Questa pista mi piace, rispetto all’anno scorso gli organizzatori hanno alzato un po’ il rettilineo d’arrivo, adesso si arriva leggermente in salita ma non è un problema. Dopo la partenza c’è una prima salita che ti porta su un pianetto dove sarà importante rimanere nelle prime posizioni perchè la pista non è troppo larga. Il pianetto riporta verso lo stadio e lì comincia una discesa insidiosa che poi sterza verso il rettilineo. Il primo obiettivo sarà quello di centrare la qualificazione, dopo può succedere di tutto".           

Greta Laurent: "Sono alla mia prima esperienza ad un’Olimpiade ma non sono agitata. La pista è veloce, per noi specialiste c’è un bel rettilineo finale dove si può fare la differenza. Sero di vivere questa esperienza nel migliore dei modi, siamo concentrati sull’obiettivo ma soprattutto sul fare un altro passi in avanti perchè sono tante le cose da imparare".

Ilaria Debertolis: "La sprint non è certo la mia specialità, però è importante affrontarla con la massima concentraqzione per rompere il ghiaccio in vista delle prossime gare. L’obiettivo è quello di entrare nelle trenta, quest’anno non ci sono ancora riuscita in questa specialità". 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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