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Gioco di Squadra

 Nello scorso numero ho pubblicato le tabelle riguardanti gli atleti presenti nella Lista Base dello sci alpino, la loro divisione per valore e il mio pensiero per favorire l’attività di base. In questo vorrei ipotizzare gli obiettivi che FISI e FIS potrebbero proporre agli atleti Master di più alto livello e le fasce d’età nelle quali dividere i Gruppi. Mi preme ricordare che in queste pagine ci occupiamo di agonismo finalizzato alla soddisfazione personale, niente a che vedere con i traguardi che i Giovani della nostra Federazione si devono porre, ma pur sempre agonismo. Siamo sponsor di noi stessi, quello che facciamo deve piacerci e i risultati soddisfarci, altrimenti cambiamo genere. Nello sport ci sono obiettivi, professionistici o dilettantistici, che giustificano qualunque sacrificio.

C’è una nota di orgoglio quando dichiariamo di aver partecipato a Mondiali o Europei, oppure che apparteniamo a una Nazionale Italiana eccetera. Oltre a offrire gare soddisfacenti e relativamente vicine a casa, dobbiamo pensare agli atleti che aspirano a un livello più alto. Sono quelli che, (come detto nello scorso numero), possibilità, amore per l’agonismo e doti superiori, hanno portato all’eccellenza. Ai migliori atleti dovrebbero essere riservate le migliori gare. In questa frase c’è molta utopia e poca realtà ma a me piace sognare. Mi riesce difficile accettare gare internazionali fatte solo per il profitto degli organizzatori.  Sono anni che raccolgo proteste di Master infuriati a causa di località e piste non adeguate. Quali obiettivi porsi? In primo luogo la possibilità di essere ascoltati e poi vedere qualche risultato. Che le gare belle siano solo in Italia non è accettabile. Bisogna fare in modo che la FIS, accetti queste critiche costruttive per il futuro dei Master, e prenda provvedimenti. Dopo aver messo al primo posto la necessità di migliorare la qualità delle gare internazionali, cerco di ipotizzarne l’aumento di appetibilità. Al momento la partecipazione alle FIS_ Master è libera a tutti.

Proviamo a immaginare cosa succederebbe se oltre alla libera partecipazione ce ne fosse una di «squadra». Perché non immaginare che in un certo numero di gare e soprattutto al Criterium Mondiale partecipi anche un limitato numero di atleti in rappresentanza della propria Nazione? Mi sembra evidente che questa partecipazione sarebbe motivo di orgoglio per i selezionati e rappresenterebbe un’importante finalità del proprio impegno agonistico. Per arrivare a questa selezione ogni Nazione dovrebbe organizzare un circuito di gare finalizzato. La sola realizzazione di questo circuito rappresenterebbe un miglioramento nel panorama nazionale perché richiamerebbe gli atleti interessati. Per i Master che partecipano regolarmente alle gare FIS gli spostamenti in genere non costituiscono un problema.

Questa selezione si chiamerebbe «Nazionale»; nel nostro settore deve necessariamente essere frutto di un limitato numero di gare. La differenza con quella ufficiale consiste solamente nell’attribuzione dei costi, a carico degli interessati nei Master e degli sponsor in quella Senior. Chi può escludere che una volta realizzate delle gare con squadre nazionali, più o meno ufficiali, qualche settore della stampa non cominci a interessarsi ai Master? Dopo, è inevitabile, seguirà l’interesse prima dei produttori di materiale tecnico e poi del commercio in genere. Chiudo affermando che al di là di costi e sponsor, per tutti noi il motivo vincente sarebbe quello di «essere la Nazionale».  

 
 
 
 
 
 
 
Seconda parte: le fasce d’età
Personalmente sono fra quelli che pensano «sbagliato» il frettoloso ritorno al passato delle categorie. Dopo questa precisa dichiarazione vorrei spiegarne le ragioni. La prima e a mio giudizio fondamentale è la necessità di incoraggiare le gare dei Senior, senza i quali, tra breve non ci saranno più Master. Per fare questo è necessario che i Senior trovino un adeguato numero di gare organizzate relativamente vicino a casa e queste potrebbero essere tutte le Master. Provo a spiegare perché non ha funzionato bene la scorsa stagione. In primo luogo, come in tutte le cose, bisogna lasciare il tempo necessario perché un nuovo modello sia capito. In secondo luogo deve avvenire con semplicità: faraonici circuiti nazionali con qualificazioni e finali devono avere fondate motivazioni, altrimenti cadranno nel nulla. So di ripetermi ma a sostegno della mia tesi vorrei portare quanto è avvenuto in Friuli per merito di Tancredi Del Mestre.  Nel calendario Regionale ci sono state sei prove dedicate ai Master, tutte abbinate ai Senior. La tabellina (qui sotto) che riporta i numeri dei classificati mostra in modo evidente che non vi è stata «crisi». Con questi numeri anche le società organizzatrici possono ritenersi soddisfatte. 
Esaminiamo qualche altro aspetto di questa suddivisione, dopo aver premesso che fra i ritocchi da fare c’è senz’altro quello di riportare in un unico Gruppo C e D. 
Ordine di partenza: questo mi sembra il più logico: Master femminile, Senior femminile, Master B, Master A, Senior maschile. Le classifiche generali andrebbero fatte per ognuno dei cinque gruppi di partenza. Questo permetterebbe eventuali «sistemazioni di pista» fra un gruppo e l’altro. Le premiazioni riguarderebbero le varie categorie nelle quali si suddividono i Gruppi. A questo proposito sono sempre dell’avviso che vincere fa bene e consiglierei la suddivisione anche dei Senior in due categorie. Senior 1, da 20 a 29 anni e Senior 2, da 30 a 39 anni. Questo anche perché, tranne qualche eccezione, non è giusto far correre un ventenne con un trentanovenne, o, se proprio si deve, non costa molto riconoscere la differenza. Concetto che vale per i Senior ma a maggior ragione per i Master dove adesso, nella stessa classifica, sono presenti trentenni con cinquantaquatreenni. Esaminando la Lista Base Sci Alpino 2010-11 questi sono i numeri che rappresentano la suddivisione riproposta:
 
Mas. F Senior F Mas. B  Mas. A Senior M
(oltre 40) (20-39) (oltre 60) (40-59) (20-39)
323 909 914 3.210 3.272
Ipoteticamente si potrebbero anche mantenere le categorie Master a partire dai trentenni, lasciando ai Senior la fascia 20-29 anni, ma rivedendo la divisione di età fra i gruppi, questi i numeri: 
Mas. F Senior F Mas. 3 Mas. 2 Mas. 1 Senior M
 (oltre 30) (20-29) (oltre 60) (45-59) (30-44) (20-29)
492 740 914 2.262 2.221 1.999
 
Questa divisione l’avevo proposta alla Commissione Master nell’ormai lontano 2004, aveva spaventato i più conservatori e mi si era chiesto di rimandarne l’attuazione, la ritengo ancora abbastanza indovinata ma meno giusta della precedente perché mi riesce difficile vedere Master un trentenne.

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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