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L’ennesimo capolavoro di Sofia: vola sulla Corviglia con la mano sul cuore!

L’ennesimo capolavoro di Sofia: vola sulla Corviglia con la mano sul cuore!
Che dire… non ce n’è, Sofia Goggia è davvero unica e inimitabile in tutto. Conquista la seconda discesa di St. Moritz dopo l’incidente di ieri con tutto quello che ne ha conseguito. Probabilmente il problema di una mano appena operata per risolvere una doppia frattura non incide più di tanto in discesa. Però non subire minimamente il trambusto che ne è conseguito, volare a Milano, entrare in sala operatoria e ritornare a St. Moritz nella notte, non è normale! Oggi, con il guanto fissato nella manopola del bastoncino con un telo adesivo, ha assunto fin da subito un atteggiamento aggressivo. Nel tratto centrale, reso complicato da un terreno duro, segnato e in parte in contropendenza, è stata geniale.

È lì che ha vinto la gara perché dal serpentone di curve e controcurve i suoi parziali sono i migliori. È riuscita a portarsi dietro una velocità incredibile nella parte finale dove ha realmente creato la maggior distanza tra lei e una favola di Ilka Stuhec (+0,43). È questa è la seconda notizia più bella della giornata, perché, rimanendo nell’ambito dell’eroismo, del coraggio e della rivincita, rivederla sul podio fa venire quasi il magone. La slovena è tornata quella di prima e probabilmente sarà l’avversaria più pericolosa per Sofia. Sul terzo gradino del podio una Kira Weidle, oggi in giornata di grazia. Mezzo secondo di distacco è tantissimo se non altro perché la germanica è stata più veloce nel primo tratto di scorrevolezza e la seconda nella parte conclusiva.

Mikaela Shiffrin è stata l’ultima atleta a regalare l’ultimo brivido. È stata lì, lì, per vincere o quantomeno per salire sul podio. Non è riuscita nell’impresa per 9/100, ponendosi davanti a un tris austriaco composto da Cornelia Huetter (+0,75), Nina Ortlieb (+0,81) e Mirjam Puchner settima +1″04.

Ha sciato bene anche Elena Curtoni ma è bastata un’indecisione a metà percorso per accumulare il suo svantaggio di +1″16 che vale l’ottavo posto. Il risultato non è bello come ieri, ma è sempre un gran bell’andare! Non è però questa la terza notizia più bella del giorno. Perché Laura Pirovano merita questo insolito podio: una spigolata micidiale a pochi metri dal traguardo con lo sci destra che se ne va da una parte. L’incubo con tanto di urlo strozzato, svanisce però subito col boato del pubblico.  Lolli si rialza e alza le braccia salutando per dire: Tutto a posto, concludendo, nonostante tutto, al 17esimo posto.

Nessun’altra Azzurra si è avvicinata nelle parti alte della classifica. Federica Brignone non ha ritrovato le belle sensazioni di cui ha bisogno pagando +2″33. Poco meglio hanno fatto le sorelle Nicol Delago e Marta Bassino.

Nel dopo gara c’è spazio anche per un quadretto di affetto tra Sofia e Andrea Panzeri che la Regina stringe in un abbraccio infinito. Mentre Babi, il suo noto skiman le dice: “Sei stata straordinaria, questa è uguale alle Olimpiadi”.
Sofia raggiunge così Federica Brignone a 20 vittorie ed entrambe sono le italiane più vincenti di sempre in Coppa del mondo

In aggiornamento…

La Classifica

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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