Gare

SuperG Val d”Isere: sorriso austriaco

La grinta di Elisabeth Goergl, l’eleganza di Anna Fenninger e la potenza di Tina Maze: questa la sintesi del superg disputato sulle nevi della Val d’Isère, dopo la discesa di ieri conquistata dalla Vonn, oggi uscita banalmente, non senza smorfie con un mix tra dolore (braccio e fianco) e dispiacere. Una gara molto tirata, ma senza difficoltà tecniche particolari, dove il minimo errore si pagava a caro prezzo, risolta in un pugnetto di centesimi, considerando i 5/100 di ritardo di Fenninger su Goergl e i 13/100 di Tina, rinfrancata dopo il settimo posto di ieri, suonato alle sue orecchie come una gara disastrosa. Appena giù dal podio Lara Gut, poco felice perché sentiva in bocca il gusto della vittoria, dopo il successo conseguito a Lake Louise. Normale il suo disappunto dopo il quarto posto ottenuto anche ieri, ma il pettorale rosso di leader di specialità rimane sulle sue spalle. Poi, al quinto posto, c’è la nostra Nadia Fanchini che è andata a nozze su queste nevi così dure, dove è senza dubbio tra le migliori interprete. Solo una sbavatura a metà percorso, caratterizzato da una compressione, le ha procurato un ritardo di  33/100 su Elisabeth Goergl, terza vittoria in carriera in superG, settima in totale, oltre i 14 secondi posti e i 19 terzi: 34 anni, praticamente un fiore! Alle spalle di Nadia, Julia Mancuso che ha preceduto un’altra bella gara di Daniela Merighetti, che non ha disegnato una gara priva di errori ma contenuti in sbavature. E quando va così il risultato c’è, perché Dada ha la velocità sotto i piedi come poche. Un settimo posto a 9 decimi dalla leader è un ottimo risultato. 

Sofia Goggia, dopo la discesa folle di ieri, si è ripetuta oggi: lei il talento ce l’ha, ma non riesce a collegarlo alla testa: appena 4 decimi di ritardo nel primo tratto, dopo aver affrontato bene una lunga angolazione, non ha letto la porta successiva più vicina delle altre e l’ha saltata. Probabilmente in gara pensa solo alla velocità e non al tracciato. Quando saprà coniugare con regolarità la sua sensibilità con la capacità di mettere in gioco anche la tattica, si avvicinerà al podio con regolarità. Sullo stesso piano le altre azzurre che occupano la 14esima piazza con Verena Stuffer, la 16esima con Elena Curtoni e 18esimo con Francesca Marsaglia. Tutto sommato non è andata male, con cinque atlete nelle sedici. 

Tra le vittime illustri, oltre a Lindsey Vonn, anche Tina Weirather quando non stav sciando per nulla male.Out anche la Suter, la Mowinckel, la Kling, la Rebensburg e la Sterz

Aggiornata al nr. 47

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 20 GOERGL Elisabeth

 

AUT

1:25.42  
2 18 FENNINGER Anna

 

AUT

1:25.47 +0.05
3 22 MAZE Tina

 

SLO

1:25.55 +0.13
4 16 GUT Lara

 

SUI

1:25.65 +0.23
5 15 FANCHINI Nadia

 

ITA

1:25.75 +0.33
6 10 MANCUSO Julia

 

USA

1:25.98 +0.56
7 31 MERIGHETTI Daniela

 

ITA

1:26.32 +0.90
8 24 HUETTER Cornelia

 

AUT

1:26.63 +1.21
9 11 GISIN Dominique

 

SUI

1:26.89 Tags

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment