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Vancouver: Defago è oro in discesa su Svindal e Bode

Doveva vincere Didier e così è stato. Solo che nessuno si attendeva il cognome di Defago! Eppure è tutto vero, l’elvetico ha preso il posto di Cuche, finito oltre i premi.  Defago l’ha spuntata sul norvegese Svindal che ha concluso al secondo posto per soli 3 centesimi. Ma che felicità per il terzo posto di Bode Miller! E’ vero è americano, ma tra gli stranieri è l’atleta che più di tutti gli italiani amano.  Su una pista priva di un passaggio particolarmente terribile, ma molto impegnativa per la continua ricerca delle linee ideali e per l’impegno fisico-muscolare impressionante a causa di una neve poco veloce, l’americano ha fatto la differenza, sfruttando un numero basso di pettorale che forse ha giocato a suo favore. Ha sciato con molta  elasticità, sempre morbido e sciolto su tutto il percorso, il modo migliore per portar via la velocità sui piani. Poi il suo skiman ha fatto la differenza. Ma a Bode non va tolto nulla. Entriamo in cronaca per comprendere l’emozione di una gara poco spettacolare ma emozionante per i continui capovolgimenti di fronte, intermedio dopo intermedio.
Aksel Lund Svindal: arriva al primo intermedio a 24 centesimi da Bode, ma è il secondo intertempo che dice qualcosa di vero: e il ritardo sale a 79 centesimi. Il norvegese scia bene senza errori, ma la fatica si fa sentire anche se l’intermedio successivo dice solo +04, per poi salire a +06. Un duello fantastico: un po’ì lungo sukl salto finale ma al traguardo saranno due centesimi in meno! Una felicità incontenibile. Ma la gara è appena iniziata. Tocca a Michael Walchhofer che parte come una furia e infatti arriva al primo intermedio con 14 centesimi di vantaggio su Svindal. In pista aumenta anche un pochino la luminosità e Walchhofer mantiene un esiguo vantaggio: +06 al terzo intermedio. Lascia correre ma arriva lungop fuori dalla compressione e perde 44 centesimi. Una gara imprevedibile metro dopo metro. Lo svantaggio sale a 55 centesimi e al traguardo perderà mezzo secondo. Lontanissimo. Ecco l’elvetico Didier Defago che assieme a Janka e Cuche fa felice la Svizzera. Arriva al primo intermedio con 26 centesimi di vantaggio. Sempre belle le sue linee e lo dimostra l’ìintermedio successivo: – 23 centesimi. Sente la fatica l’elvetico e perde mezzo secondo perché ora è a + 23. Ma non è finita: attacca Didier, e scende ancora a -3. bellissimo il salto finale e vola a sette centesimi meno di Svindal. Grande Defago. La svizzera inizia a sognare. Una gara tiratissima dove il canadese Osborne-Paradise vuole un ruolo da protagonista. Il canacks è lì a soli 12 centesimi di ritardo al primo intermedio. Sembra una furia, attacca a testa bassa pennellando le linee: al secondo intermedio ha lo stesso tempo di Defago ma poi commette un errorino che paga con 37 centesimi. Deve premere sull’acceleratore perché se si vince è per pochissimo. Continua a perfdere Osborne e arriva sull’ultimo salto stanchissimo. Perderà 1 e 13 da Didier. Una vera delusione per i tifosi di Casa. Ha pagato caro un errore a metà pista. Ci prova Carlo Janka, grande tecnico. Paga 31 centesimi al primo rilevamento, ma Carlo c’è anche se al secondo tempo il ritardo sale a mezzo secondo. Soffre nelle curve più strette: strano! Allora attacca di nuovo e scende a 42 centesimi da Didier. Niente da fare commette micro errori sulle linee. Non è riuscito a interpretare bene la discesa che pèerde 71 centesimi dal compagno di squadra. E’ il momento di Werner Hell, tre vittorie in carriera, terzo a Kitz e tutte le nostre speranze caricate sulle sue spalle. C’è il sole e affronta la prima parte molto bene. Al primo intermedio perde 25 centesimi. Non è male ma si spersva che all’inizio andasse meglio. Ecco sul tecnico: si fa sorprendere sul salto ma c’è perde solo 38 centesimi. Deve cambiare marcia  e lo fa mantenendosi a + 32 centesimi. Manca pochissimo ma sembra un’eternità: ma paga Werner, paga 77 centesimi e conclude col tempo di 1.55 e 19. a 88 centesimi da Defago: è solo dodicesimo. La gara non è finita: c’è un altro Didier. Didier Cuche che esce dal cancelletto come una furia. All’intermedio perde cinque centesimi. Il sole lo accompagna sulle linee perfette e i 5 centesimi si mantengono anche al terzo intermedio. I due Didier stanno facendo una gara foptocopia. Ancora per molto? No ora sono solo 3 i centesimi. E’ altissimo sulla curva del quarto intermedio, ma perde 6 centesimi. Mancano pochi metri. una sfida testa a testa ma alla fine perde 36 centesimi sul traguardo: significa sesto posto. Defago, Svindal Bode Miller. E’ finità? Forse no. No perché a metà pidsta Christof Innerhofer ha lo stesso tempo di Defago. Poi scende a -4. Forse il miracolo si sta costruendo. Benissimo nella curva finale ma poi è costretto a frenare nel tratto all’ombra e il ritardo sale a +50. Sul traguardo perderà 1 e 27. Una situazione stranissima che solo l’analisi potrà spiegare. Innerhofer fino a metà gara è stato medaglia d’oro. Peter Fill? Perde 44 centesimi a metà gara. Troppi. poi lo svantaggio sale a 55 centesimi, che oggi sono troppi su questa pista. Non si capisce la tecnicità del problema perché non si vedono. Solo gli attrezzi forse hanno fatto la differenza. Fill conclude con 98 centesimi di ritardo. 

Bravo Didier Defago: ha riportato l’oro a casa dopo Zurbriggen che vinse la discesa olimpiaca a Calgary nel 1988. Il destino!

 

Medallists

Alpine SkiingMedallists

  • Start Time: Feb. 15, 10:30 AM PST
  • Last Updated: Feb. 15, 1:41 PM PST
  • Venue: Whistler Creekside
 
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1 18 Switzerland DEFAGO Didier 1:54.31 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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