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Complimenti agli otto neolaureati maestri valdostani. C’è anche Henri Battilani

L’Associazione Maestri Sci valdostani comunica che oggi si sono laureati maestri 8 ragazzi ai quali vanno i nostri complimenti. E tra loro c’è anche il velocista Azzurro Henri Battilani che a fine luglio aveva annunciato l’abbandono alle competizioni.

A Breuil-Cervinia hanno ricevuto l’abilitazione Raphael Buchan, Giovanni Chiolini, Jean Claude Daudry, Massimo Donelli, Emanuele Rodolfo, Matilde Pettiti, Matteo Casiraghi e, appunto, Henri. Che in realtà aveva iniziato il corso diverso tempo fa.

È stata una stagione estiva diversa e particolare per il Collegio regionale che ha dovuto riprogrammare una serie di attività che si sarebbero dovute svolgere in primavera.

Il primo blocco di esami finali (biennio di formazione 2019/2020) sono stati spostati a luglio, oggi si è chiuso anche il secondo blocco, dopo il periodo di recupero organizzato per conferire il titolo ad alcuni giovani professionisti che altrimenti avrebbero dovuto saltare una stagione lavorativa intera.

Gli sforzi dell’Avms si aggiungono a quelli messi in atto dagli istruttori nazionali valdostani che stanno adottando un nuovo metodo che si ispira all’università.

Henri Battilani nella discesa di Bormio dello scorso 27 dicembre

È una novità in Italia ed è nata dall’idea di Silvio Guedoz, direttore tecnico dello sci alpino di Avms.

Ognuno dei tredici moduli tecnici è incentrato su un tema ben preciso e al termine di ogni sessione è previsto un esame, il cui punteggio entra nel curriculum dell’aspirante maestro.

Per accedere alle prove conclusive i futuri professionisti devono aver raggiunto la sufficienza in ogni tappa del percorso. L’esame finale – formato da 1 prova pratica a scelta del candidato, 1 esercizio assegnato dalla commissione. 1 tema in cui si valuta la tecnica e 1 correzione al video – serve solo per migliorare il voto complessivo.

Inoltre per la prima volta è stato organizzato un corso di BLSD che abilita i futuri professionisti a operare in caso di emergenza sulle piste e nella vita di tutti i giorni.

Beppe Cuc (nella foto con Julien Gens), presidente Avms: «Nonostante la pandemia siamo riusciti a concludere questo corso di formazione. Cercando di andare incontro anche alle esigenze di quei ragazzi che erano arrivati a un passo dall’esame finale. E che per alcune assenze non erano riusciti ad acquisire la qualifica a luglio».

Silvio Guedoz, direttore tecnico sci alpino: «Ho proposto un rinnovamento del sistema che funziona e che piace ai ragazzi. In questo modo evitiamo cali di tensione durante i 90 giorni e responsabilizziamo i giovani. Questo perché in caso di insufficienza dovranno continuare a lavorare anche in autonomia per ripresentarsi agli esami di recupero».

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).