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È partito il programma Fisi per il Futuro: il “Flipper” con Marsaglia, il “Gran Gigante” con Biavaschi

E’ cominciata su larga scala, nello scorso week-end, l’applicazione dei nuovi format di gara del progetto FISI PER IL FUTURO, frutto della collaborazione fra la Direzione Agonistica dello Sci Alpino, la Scuola Tecnici Federali e la Commissione Giovani della disciplina, con l’indispensabile supporto dei territori e dei Club.

Matteo Marsaglia, in veste di referente del progetto ha assistito ai format Flipper per Allievi e Ragazzi andati in scena a Bardonecchia. Betty Biavaschi si trovava invece a Livigno per un Gran Gigante per Baby e Cuccioli. Tanti altri nuovi format sono stati realizzati in altre Province e Comitati in questi ultimi giorni.

“I primi feedback sono molto positivi – ha detto Marsaglia -, e anche chi in un primo momento era scettico si è ricreduto. Ci possono sicuramente essere particolari che possono essere aggiustati, ma come abbiamo sempre detto si tratta di un progetto a lungo termine, in costante divenire, essendo all’anno zero”.

“Fondamentale è l’aiuto e il supporto del territorio perché tutto possa svolgersi nel migliore dei modi: a Bardonecchia abbiamo avuto numeri grossi, con più di 400 giovani atleti fra Ragazzi e Allievi, ma le tre gare si sono disputate fra le 9 e le 14. Questo è stato possibile grazie all’aiuto del comitato organizzatore, che ha fatto correre i ragazzi di sabato e gli allievi di domenica, altrimenti non avrebbe funzionato tutto alla perfezione.

“Già durante le vacanze di Natale si erano visti tracciati di allenamento un po’ diversi dal solito: gli obiettivi che speravamo di raggiungere sono avviati nel modo corretto, e possiamo dire di essere partiti bene”.

“Come referente del progetto, ero in Piemonte. Nei prossimi tempi, però, girerò in tutti i comitati per avere il polso della situazione nelle diverse zone”.

“Ritengo che un aspetto fondamentale è il modo in cui l’esperienza è stata vissuta dai ragazzi. Uno degli obiettivi del Flipper era proprio quello di permettere loro di scaricare la pressione dalle gare, e far sì che potessero alzare l’asticella, avendo tre gare a disposizione. Ho visto molta più leggerezza nei ragazzi in gara ed è un aspetto molto importante”.

“A questa nota viene allegata una versione aggiornata della presentazione, perché è intervenuta qualche piccola modifica realizzata nel tour di illustrazione del progetto ai Comitati Regionali. In più, è stata aggiunta una sezione legata all’aspetto psicologico, grazie al contributo del gruppo di lavoro di Beppe Vercelli, psicologo federale”.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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