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Elena e Nadia Fanchini annunciano il ritiro assieme

Assieme fino alla fine, Elena e Nadia Fanchini annunciano il ritiro dalle gare. Non è certo una notizia-sorpresa, perché era nell’aria, ma prima di prendere questa decisione hanno voluto pensarci fino all’ultimo. Così, a poche settimane dal ritiro di Johanna Schnarf, la squadra femminile di Coppa del mondo e il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle perdono altre due pedine importanti.

Nadia, diventata mamma di Alessandro nello scorso mese di dicembre, ha conquistato due vittorie in carriera in Coppa del mondo e due medaglie mondiali. “Vivo questa nuova fase della mia vita in modo particolare per quanto sta succedendo in Italia e nel mondo, racconta Nadia.

Ho cominciato a gareggiare con Elena e insieme finiamo. Il momento del ritiro dalle competizioni è comunque difficile, da atlete sappiamo che prima o poi arriva. Però quando hai vissuto così tanti anni la attività che ami, ti rimane un po’ di tristezza nel cuore.

È stata una carriera ostacolata da troppi infortuni, che mi hanno impedito di raggiungere i traguardi che mi ero prefissata, dobbiamo accettare ciò che il destino ci ha dato.

Olympics winter games PyeongChang 2018. Italy’sNadia Fanchini in Ladie’s Super-g. Jeongseon (KOR) Alpine Centre,17/02/2018 Photo: Pentaphoto/Alessandro Trovati.

Adesso stiamo entrambe bene e ci riteniamo fortunate. Qualsiasi gara mi ha regalato qualcosa di diverso, ogni podio mi ha lasciato emozioni particolari, è chiaro che quando raggiungi una medaglia in un Mondiale rimani colpita.

La storica tripletta Azzurra a Bad Kleinkirchheim il 14 gennaio 2018. Nadia sul podio assieme a Sofia Goggia e Federica Brignone.

Diciamo che la mia attività è stata costellata comunque da tante belle giornate, così come quando sono tornata fra le migliori sette nel gigante di Coppa del mondo.

Fortunatamente nel mio cuore conservo tanti bei ricordi. Sicuramente mi lascia l’amaro in bocca il quarto posto nel gigante olimpico di Sochi, e l’ultima gara disputata a Soldeu nel 2019 conclusa al quarto posto.

Ma in quella giornata c’era scritto il mio destino: indossai il pettorale numero 17, lo stesso giorno in cui è nato mio figlio Alessandro. Credo sia stato un segnale del destino.

Del mio ambiente mi mancherà tutto: l’adrenalina, le compagne di squadra, lo staff, gli allenatori e tutto l’ambiente federale che ringrazio. Sono stata veramente bene con tutti. Il mio prossimo futuro è fare la mamma, rimarrò nel Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, mi piacerebbe molto rimanere nel mondo dello sci“.

Fis Alpine World Ski Championships 2019. Nadia Fanchini (ITA) Are, 05 febbraio 2019.
Photo: Marco Trovati/Pentaphoto

C’è grande commozione anche nelle parole di Elena, uscita oltretutto vincitrice nel suo recentissimo passato dalla battaglia con il cancro. “Cominciai la carriera nel 2005 con quei bellissimi Mondiali di Bormio nel 2005 in cui vinsi un po’ a sorpresa l’argento in discesa. Sembra lontano ma in realtà è passato tutto con grande velocità.

Rimane tanto rammarico per non avere chiuso la mia vita agonistica in pista. È stata una scelta sofferta, ma non ho potuto fare altrimenti, perché ho dovuto concentrarmi sulla mia salute.

Non riuscirò più a tornare ad alto livello, non dimenticherò mai niente di tutto ciò che ho vissuto, rifarei tutto mille volte, errori compresi. Ho gioito, ho sofferto, tutte emozioni che porterò sempre dentro di me, così come porterò questa sacra fiamma che mi tiene viva.

I controlli relativi alla mia salute stanno andando bene. Gli ultimi due anni sono stati difficili, spero di continuare a vivere una vita normale, sicuramente rimarrò nelle Fiame Gialle e nel nostro mondo.

Il giorno della medaglia iridata è stata la più bella della mia vita. E il rammarico più grande è quello di non essere mai riuscita a fare una stagione intera senza incidenti. Però la gioia di rientrare in pista mi ha sempre avuto la meglio“.

Il Presidente Flavio Roda ha voluto ringraziare le due ragazze per il contributo dato in tutti questi anni: “Il ringraziamento mio e di tutta la federazione va a tutta la famiglia Fanchini per quanto è riuscita a trasmetterci in questi anni.

La loro passione ha fatto breccia nei nostri cuori, i ripetuti infortuni patiti in carriera da Elena e Nadia hanno restituito loro maggiore carica e attaccamento allo sci anziché indebolirle.

Rimangono per tutti noi un esempio da seguire, avrebbero meritato maggiore fortuna nella vita sportiva, auguro a entrambe il meglio per il futuro“.

Entrambe le sorelle Fanchini saranno oggi ospiti alle ore 15 del terzo appuntamento con “FISI Private Room”, il salotto virtuale sul canale Facebook federale in cui gli appassionati possono interagire con i protagonisti degli sport invernali.

LA SCHEDA DI NADIA FANCHINI
Nata a Lovere 25 giugno 1986
Gruppo Sportivo: Gruppo Sciatori Fiamme Gialle
Presenze complessive in Cdm: 253
Esordio in Coppa del mondo: GS Alta Badia (Ita) del 13/12/2003
Ultima gara in Coppa del mondo: SG Soldeu (And) del 14/03/2019
Podi complessivi in Coppa del mondo: 13
Vittorie in Coppa del mondo: 2 (SG Lake Luoise 2008, DH La Thuile 2016)
Miglior piazzamento finale in classifica generale Cdm: 9a nel 2008/09
Miglior piazzamento in classifica di specialità Cdm: 2a in SG nel 2008/09
Partecipazioni Olimpiadi: 3 (Torino 2006, Sochi 2014 e PyeongChang 2018), con un 4° posto nel GS di Sochi
Medaglie Mondiali: 2 (argento DH Schladming 2013, bronzo DH Val d’Isère 2009)
Partecipazioni Mondiali: 6 (Bormio 2005, Are 2007, Val d’Isère 2009, Schladming 2013, Vail 2015 e Are 2019)
Medaglie Mondiali juniores: 4 (oro GS Bardonecchia 2015, oro DH Bardonecchia 2015, oro SG Maribor 2004, argento SG Bardonecchia 2015)
Titoli italiani: 13 (1 GS, 7 SG, 4 DH, 1 K)
Principali infortuni in carriera: nel 2006 trauma cranico e rottura polso a Val d’Isère, nel 2007 aritmia cardiaca e rottura del legamento crociato del ginocchio destro, nel 2010 rottura del legamento crociato anteriore, posteriore e collaterale di entrambe le ginocchia a St. Moritz, nel gennaio 2011 a Cortina rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, nel gennaio 2017 frattura omero braccio destro.   

LA SCHEDA DI ELENA FANCHINI
Nata a Lovere (Bs) il 30 aprile 1985
Gruppo Sportivo: Gruppo Sciatori Fiamme Gialle
Presenze complessive in Cdm: 183
Esordio in Coppa del mondo: DH Santa Caterina Valfurva (Ita) del 06/01/2005
Ultima gara in Coppa del mondo: SG Val d’Isère (Fra) del 17/12/2017
Podi complessivi in Coppa del mondo: 4
Vittorie in Coppa del mondo: 2 (DH Lake Louise 2005, Cortina d’Ampezzo 2015)
Miglior piazzamento finale in classifica generale Cdm: 17a nel 2014/15
Miglior piazzamento in classifica di specialità Cdm: 5a in DH nel 2014/2015
Partecipazioni Olimpiadi: 3 (Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014), con un 12° posto nel SG di Sochi 2014
Partecipazioni Mondiali: 6 (Bormio 2005, Are 2007, Garmisch 2011, Schladming 2013, Vail 2015 e St. Moritz 2017)
Medaglie Mondiali: 1 (argento Mondiali Bormio 2005)
Medaglie Mondiali juniores: 2 (argento DH BArdonecchia 2015, bronzo SG Bardonecchia 2015)
Titoli italiani: 7 (7 DH)
Principali infortuni in carriera: nel 2004 lesione al legamento crociato del ginocchio destro, nel 2008 rottura del legamento crociato e frattura piatto tibiale laterale del ginocchio sinistro, nel 2018 frattura della testa perone e frattura piatto tibiale
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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).