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Ghiacciaio Presena, i teloni geotessili salvano 4 metri di ghiaccio

Via i teloni geotessili dal ghiacciaio Presena Tonale stesi a giungo che salvano dai 3 ai 4 metri di ghiaccio.
È un evento che ormai contraddistingue ogni passaggio dalla tarda estate all’autunno sul ghiacciaio Presena, a cavallo tra Lombardia e Trentino.

Gli operai della Carosello, società impiantistica che fa parte del Consorzio Pontedilegno-Tonale, hanno iniziato la rimozione della immensa coperta di teloni geotessili.

Era stata stesa a giugno, per proteggere lo strato di ghiaccio dai raggi solari. Anche questa volta, il risultato è incoraggiante: lo strato di ghiaccio che si è salvato dallo scioglimento è di tutto rispetto, con uno spessore che va dai 3 ai 4 metri!

Anno dopo anno, la superficie di ghiaccio coperta dai teli è cresciuta: dai 40mila m² del 2014 si sono superati i 100mila m² di quest’anno.

“Siamo felici degli ottimi risultati che i teli geotessili stanno dando” commenta il presidente della società Carosello, Davide Panizza. “L’idea è nata nel 2008 a partire da un programma sperimentale con la Provincia autonoma di Trento e le università di Trento e di Milano. Lo scopo era quello di ridurre o comunque diminuire l’ablazione.

Grazie ai teli riusciamo a mantenere una temperatura inferiore, perché riflettendo la luce solare riescono a ridurre la temperatura della neve. Da un confronto tra la condizione del ghiacciaio registrata nel 2008 e quella attuale, emerge che oltre 50 metri di ghiaccio sono stati salvati dallo scioglimento”.

La conferma della validità del progetto non è di oggi ma già del 2014.  Questa l’analisi che realizzarono i ricercatori universitari. “Il settore coperto con il geotessile ha evidenziato valori medi di albedo (l’unità di misura del potere riflettente di una superficie) di 0,64.

Contro un valore medio di 0,43 per il resto della superficie glaciale. Il settore coperto in media ha un assorbimento di energia solare del 36%. Mentre la superficie non coperta ha assorbito il 57% dell’energia solare.

Complessivamente l’azione del telo nel modulare i flussi energetici radiativi assorbiti dal ghiacciaio porta, per il periodo di sperimentazione, ad una riduzione dell’ablazione del 52%”.

Nel tempo, la tecnica per realizzare la “coperta” geotessile si è peraltro perfezionata. I teli (che misurano ciascuno 5 metri di larghezza per 70 di lunghezza) non sono più termosaldati ma cuciti. In questo modo non c’è scarto di materiale. Gli operai devono solo “scucire” il filo e riavvolgere i teli con l’aiuto dei gatti delle nevi. Per poi riporli in un deposito fino a primavera. I lavori di svestizione del ghiacciaio sono iniziati questa settimana e proseguiranno sicuramente per tutto il mese di settembre. Ghiacciaio Presena i teloni

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).