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Henrik Kristoffersen, praticamente… un fulmine!

Velocità, istantaneità ed energia, in una parola: un fulmine… come Henrik Kristoffersen che ieri ha potuto indossare l’ambita “maglia” della 3-Tre. Ormai adottata dal Grande Sci come quella Rosa per il Giro d’Italia o quella gialla del tour de France.

Solo per ispirazione perché, il valore è molto differente, almeno lo è per chi ama lo sci e conosce il valore di questo impareggiabile teatro di gara. La maglia Freccia è il simbolo di chi nella vita vuole sempre arrivare alla vetta.

@Alessandro Polla

Per questo Falconeri ha voluto rieditare l’iconica Maglia Fulmine, assegnata al vincitore della 3Tre Madonna di Campiglio 2020. Lo sport come passione così come per Falconeri passione è l’amore verso la montagna.

L’azienda, che è anche sponsor Fisi, l’ha rielaborata lasciando i tratti che l’hanno resa celebre nel tempo come i colori e la scritta 3Tre. Ma mettendo il proprio nome nelle bande a contrasto rosso sulle maniche.

Oltre al vincitore della gara, anche Giorgio Rocca ha potuto indossarla. Lui che, ambassador del brand, nel 2005 proprio su questa pista costruì le fondamenta della conquista della Coppa di Specialità.

L’azione di Giorgio Rocca, apripista ieri sera sul Canalone Miramonti

Il celebre “Canalone Miramonti” rappresenta da sempre per gli appassionati del circo bianco, un luogo di culto, fin dagli anni cinquanta, quando la manifestazione sportiva si svolgeva sulla distanza delle tre discipline classiche. Lo slalom speciale, lo slalom gigante e la discesa libera, al leader della classifica combinata veniva assegnata la maglia gialla con richiami di rosso e blu.

Indossarla significava dunque essere il primo e la vittoria dava diritto ad ottenerla per sempre. Negli anni è stata conquistata dai più grandi campioni dello sci alpino come gli austriaci Karl Schranz e Tony Sailer e gli azzurri Paride Milianti e Bruno Alberti.

Quella di ieri per l’Asso norvegese detentore della Coppa di Slalom e gigante, si è trattata della 22esima vittoria in Coppa del mondo, la 18esima in slalom. Tre di queste sul Canalone Miramonti! Henrik kristoffersen praticamente un

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).