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Ieri sera a Campiglio, una magnifica “Valanga” ha travolto l’entourage della Coppa del Mondo

Ieri sera a Campiglio, una magnifica “Valanga” ha travolto l’entourage della Coppa del Mondo.
Quando un grande applauso ha accolto la salita di Piero Gros sul palco del Salone Hofer a Madonna di Campiglio, è stato come se il tempo si fosse fermato. La serata di benvenuto di mercoledì 21 Dicembre, come sempre alla vigilia della 3Tre, lo slalom notturno di Coppa del Mondo in programma quest’oggi giovedì 22 dicembre (prima manche 17.45, seconda manche 20.45), ha regalato sorrisi ed emozioni, trasmettendo anche ai più giovani il fascino di uno sport più romantico, e dal volto forse più autentico.

Auguro a un giovane di provare le stesse emozioni che ho provato io.” Così ha esordito Piero Gros primo e unico atleta a conquistare due vittorie nelle sue prime due gare di Coppa del Mondo, nel 1972, la prima in gigante in Val d’Isère e la seconda nello slalom di Campiglio di cui ricorre il 50° anniversario. Un record difficile da battere, soprattutto in un’epoca così diversa.

Non si possono fare paragoni col passato” – ha ammesso Gros. – “Vincere in Coppa del Mondo a 18 anni è ovviamente bellissimo, ti cambia la vita ma questo sci è profondamente diverso. Inoltre, io ho avuto la fortuna di far parte di una squadra incredibile. Gustav Thoeni ha trascinato tutti noi, era il nostro punto di riferimento”.

Quando il Presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci ha chiamato sul palco anche Gustav Thoeni e Paolo De Chiesa,

compagni di squadra di Gros, il pubblico del Salone Hofer è definitivamente salito sulla macchina del tempo.

Per Gros, tuttavia, le sorprese non sono finite qui: da casa ha voluto lasciare un video messaggio il grande Oreste Peccedi, storico tecnico azzurro che assieme al compianto Mario Cotelli ha portato gli atleti della Valanga Azzurra a fare la storia di questa disciplina. “Noi non eravamo più bravi degli altri, ma ci allenavamo come squadra per andare più forte degli altri”.

Accompagnata dalle bollicine TrentoDOC di Ferrari Trento e dalle delizie offerte dallo staff del ristorante Gallo Cedrone di Madonna di Campiglio (1 stella Michelin) e della scuola alberghiera di Tione, la serata ha visto la partecipazione di altre personalità dello sci, come Marc Girardelli ed Ivano Edalini, e dello sport, come il podista Yeman Crippa e il ciclista Daniel Oss. Presenti inoltre numerose autorità locali, a cominciare dal Presidente di APT Madonna di Campiglio Tullio Serafini e dall’Assessore Provinciale al Turismo e allo Sport Roberto Failoni, che ha portato i saluti del governatore del Trentino Maurizio Fugatti e di tutta la giunta provinciale.

Questa sera a Madonna di Campiglio toccherà invece agli azzurri di oggi salire sul palco della Scala dello sci: per Vinatzer e compagni, il duro compito di interrompere un digiuno azzurro che dura da 17 anni sul pendio di casa, esattamente dalla magica notte di Giorgio Rocca nell’ormai lontano 2005.

La serata è stata condotta con tanta emozione da Claudia Morandini che sarà, come in gardena, speaker dello slalom. Brividi anche per il patron della 3Tre, Lorenzo Conci, autore, regista e sceneggiatore di questo indimenticabile momento da brividi!

ph: Paolo Luconi BistiIeri sera a Campiglio una Ieri sera a Campiglio una

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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