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Il super Team multisport di Livigno

Un sole nel proprio marchio per Livigno che da qualche anno segue un progetto, quello del team sportivo, ricco di soddisfazione. L’idea è quella di raccontare la località attraverso le storie degli atleti. La volontà di raccontare lo sport sentendosi vicini al campo. A Livigno sport dilettantistico e agonistico vivono a braccetto e la distanza tra gli sportivi è azzerato aiutando a far sfociare la passione.

Luca Moretti, presidente APT Livigno, è stato tra gli artefici della creazione del team di atleti invernali. “Sono stati gli atleti ad unirsi, ho solo creato l’aggregatore che ci ha dato tante soddisfazioni – racconta con la consueta modestia – È una soddisfazione e un onore essere rappresentati da degli alfieri come questi che hanno portato il nostro nome in giro per il mondo”. Moretti ha affiancato campioni affermati a giovani speranze: “La nostra visione è legata sicuramente al ritorno d’immagine per la località ma anche un ritorno sociale per la comunità aiutando i nostri ragazzi ad ispirarsi avendo al proprio fianco dei grandi campioni”.

Visto le difficoltà che lo sport tutto sta incontrando, il modello creato a Livigno potrebbe essere d’ispirazione. Sport e turismo vanno a braccetto e, proprio grazie alle competizioni alle quali prendono parte gli atleti del team, la località è oggi nota in tutto il mondo. Le discipline rappresentate sono tantissime, proprio come quelle che si possono praticare nella località dell’Alta Valtellina.

Gli atleti del team Livigno

Una delle atlete di spicco del team di Livigno è Michela Moioli. La bergamasca spesso si rifugia a Livigno per la preparazione ma non solo… “Frequento Livigno sia d’estate che d’inverno perché ho la possibilità di allenarmi sia nella preparazione fisica che sulla neve. Io adoro la montagna tutta e Livigno mi offre un gran senso di libertà. Per me è un modo di rigenerarmi e potermi allenare in un ambiente straordinario. I Giochi Olimpici in Italia sono ancora molto lontani, nel 2026, e prima ci sono importanti appuntamenti intermedi”. Il riferimento è la Coppa del Mondo di snowboard cross che lei ha già vinto nel 2016, 18 e 20. “Avere un faro che ci guida nella destinazione è fondamentale nella vita di un atleta, così come avere vicino persone che ci aiutano. Per raggiungere gli obiettivi ci possono essere step intermedi costellati di soddisfazioni ma anche cadute. L’importante è avere un obiettivo finale al quale pensare per andare avanti sempre con forza”.

A Livigno lo sport è totale, lo sa bene Elisa Nakab, che ha ottenuto il secondo posto in Coppa Europa generale slopestyle e big air. Lei pratica corsa, bici, surf senza alcun freno. In fondo come potrebbe averlo un’atleta spesso a diversi metri dal suolo! “Spesso ci dicono che siamo dei matti! Quando le pratichi, sole style e big air non è impressionanti come vederle dall’esterno. Io sin da piccola ho fatto ginnastica artistica e saltato dappertutto, quindi il freeski è stata una naturale conseguenza”.

Gli infortuni non fermano i campioni

Ha vissuto una stagione particolare Jole Galli divisa tra lo sci alpino e la nuova avventura nello ski cross che le ha già dato parecchie soddisfazioni: “In passato mi hanno paragonata a Ester Ledecká e la cosa mi ha fatto una piacevole impressione. Ora però sono una skicrossista ufficiale e qualificata per Pechino. Quest’anno è stato condito da tanto istinto, non solo quello di sopravvivenza. Avevo sicuramente sottovalutato il tanto lavoro che c’era da fare nel cambiare disciplina ma sono già arrivate grandi soddisfazioni. Scendere in quattro è diverso dal farlo da solo, c’è da sgomitare un po’ ma sono certa che ci sarà da divertirsi”.

Così come Jole anche Maurizio Bormolini ha conosciuto la sofferenza dell’infortunio. “Come si torna dopo un infortunio? Lo stare fermo è di per sé una grossa motivazione per tornare ad allenarsi e recuperare – racconta il livignasco – In paese abbiamo molteplici possibilità di allenamento. Ho potuto utilizzare la palestra e così, sebbene pensassi di aver compromesso l’intera stagione, sono riuscito a tornare sulla tavola a gennaio. Da livignasco poter pensare di giocarmi una medaglia sulle mie piste sarebbe la soddisfazione dell’intera carriera”.

La stagione non è mai finita per Thomas Bormolini, atleta del biathlon che ha appena tolto gli sci ed si appresta già a ricominciare. Quest’anno per lui qualcosa è cambiato nell’approccio che gli ha permesso di guardare con una prospettiva nuova alcune delusioni arrivate dopo lo splendido terzo posto nella staffetta a Oberhof.  “La serenità che ho trovato negli ultimi anni ha fatto una grande differenza. Sento che sto crescendo sia come atleta che come essere umano vedendo le cose con una luce differente. Quella appena conclusa è stata una stagione con alcune difficoltà ma aver sempre vissuto con positività mi ha permesso di portare a termine l’anno in modo molto positivo”.

Avanti i giovani

Come detto il team di Livigno affianca a campioni affermati anche tanti giovani. Uno di questi è Giacomo Bormolini, vincitore dei mondiali junior di Telemark. Se volete incontrarlo durante l’estate potete andare all’Acquagranda, il centro sportivo di Livigno che da quest’anno annovera un campo di beachvolley, sport che lo appassiona. Livignasco DOC adora il Telemark, sport che seppur di nicchia, è molto vivo nella località valtellinese. Skieda docet.

Sono giovanissimi anche Veronica Silvestri e Nicolò Cusini, che hanno preso parte per la prima volta ai mondiali junior di sci fondo. “Mi sono resa conto nella stagione appena conclusa che le attenzioni che vengono ricevute alzando il livello sono tante. Gli allenatori e la famiglia sono due componenti fondamentali nel districarsi tra le gare, gli allenamenti e la scuola!” Veronica adora correre mentre Nicolò ama andare in bici e correre il giro Stralivigno: tutti sport funzionali all’allenamento per il fondo. “Qui a Livigno si trova proprio tutto, compresa la nuova pista di atletica. inoltre aver un anello di fondo già pronto a ottobre è un’opportunità importante nella preparazione”

Non solo neve nel Team Livigno

Il team di Livigno annovera anche atleti dell’acqua, come l’ambassador Federica Pellegrini impegnata agli europei di nuoto, e delle due ruote, tra i quali figura Elia Viviani nel pieno del Giro d’Italia. Si sta allenando in altura Letizia Paternoster in vista dei prossimi giochi olimpici. “Sono a Livigno a preparare il primo blocco in altitudine alternando strada a pista. A breve arriveranno i campionati europei e poi, prima di Tokyo, tornerò ancora a Livigno per un altra fase di allenamento”. Anche la Paternoster nella scorsa stagione è stata vittima di un grande infortunio che però non l’ha fermata: “Lo stop di sei mesi dovuto all’infortunio mi ha fatto riscoprire un grande amore per la bici e dato tanta voglia di stare in sella. Penso che per gli sportivi essere costretti a fermarsi costituisca, oltre a un grande dolore, voglia di riscatto e nuova motivazione”.

Ma Livigno è anche “ruote grasse”. La località annovera infatti due prestigiosi bike park e un’infinità di sentieri sui quali si allena Gioele Bertolini, ciclo crossare di professione e appassionati di cavalli. Il ventiseienne di Morbegno è al quinto titolo italiano in sei anni e grande fonte d’ispirazione per tutto il movimento. “Ci sono tanti giovani che stanno crescendo e facendo tanto. Penso che lavorare in un ambiente positivo aiuti a raggiungere risultati ancora migliori. Livigno è molto conosciuta e qui si possono trovare tanti sportivi con i quali condividere la propria passione”.

A breve ci sarà una nuova collezione di abbigliamento per Livigno con uno stilista che sta lavorando. Una cosa è certa, continuerà a splendervi il sole.

About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...