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La ripartenza del fondo Azzurro con il cittì Alfred Stauder e Markus Cramer

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Il Comune di Bobbio (PC), con la collaborazione della Scuola Tecnici Federali FISI, ha ospitato presso l’Abbazia di San Colombano il convegno “Il fondo italiano verso il futuro”.

Alla giornata hanno preso parte, oltre al sindaco Roberto Pasquali, le più alte cariche dello sport e degli sport invernali italiane: la vicepresidente del Coni, Claudia Giordani, il Presidente della FISI Flavio Roda, il vicepresidente Pietro Marocco e il consigliere federale Gabriella Paruzzi.

In collegamento dal Passo del Lavazè, è intervenuto anche Federico Pellegrino, impegnato in raduno, presenti anche i tecnici delle squadre nazionali.

L’incontro di Bobbio segna l’avvio di una nuova strada per il movimento fondistico nazionale, sia nell’alto livello, che nella base.

I nuovi quadri tecnici delle Nazionali, insediati da pochi mesi, stanno impostando un lavoro che dovrà portare l’Italia degli sci stretti nelle migliori condizioni all’appuntamento olimpico della prossima stagione a Pechino, ma dovrà porre le basi per la crescita complessiva del movimento in vista dei Giochi italiani di Milano-Cortina 2026.

Il Presidente FISI Flavio Roda ha dato fiducia al progetto presentato dal nuovo direttore tecnico, Alfred Stauder, e dai suoi collaboratori, che ha già portato alcune significative novità.

Innanzitutto, la collaborazione con la Federazione russa e con il tecnico internazionale Markus Cramer, che già da anni allena una parte del Team Russia.

Con Cramer, quest’estate, si allenano anche Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, le due punte del fondismo azzurro, che preparano l’avvicinamento alle gare cinesi del prossimo febbraio.

Abbiamo vissuto una giornata importante – sottolinea il Presidente Roda -, lo sci di fondo approfondisce molto di più quella che è la ricerca scientifica, ma se non c’è interscambio continuo fra i tecnici è difficile far crescere un settore.

L’insegnamento di oggi è quello di ascoltare e capire quale sia la cosa migliore per aiutare gli atleti, che rimangono al centro di tutto.

Il reclutamento rimane l’obiettivo prioritario, i temi sviscerati sono stati molteplici e andranno approfonditi, auspico che chiunque possa dare il proprio contributo, metta la sua esperienza a disposizione di tutta la disciplina.

Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti, da questo convegno sono state poste le basi per il futuro dello sci di fondo”.

Nello sport moderno è necessaria una strutturazione da parte dello Stato – ha detto nel corso del proprio intervento il coordinatore della preparazione atletica delle squadre nazionali Enrico Perri -, che permetta una adeguata formazione non solo dell’atleta, ma anche dell’intero staff, da qui nasce la necessità di ottimizzare la performance.

La nostra attenzione è rivolta alla preparazione dell’allenamento attraverso l’attivazione dell’organismo, il miglioramento della flessibilità e degli schemi motori attraverso la prevenzione degli infortuni e la tolleranza al carico meccanico.

Da qui l’importanza del monitoraggio dello stato fisico dell’atleta, unito ad una valutazione fisiologica e dei carichi di allenamento”.

Federico Pellegrino ha invece tracciato un bilancio della nuova esperienza di allenamento: “Il progetto intrapreso quest’anno è stato possibile grazie alla disponibilità del Presidente Roda e del nuovo direttore tecnico Alfred Stauder.

Allenandoci insieme a russi e tedeschi stiamo attuando delle modalità di allenamento diverse.

La preparazione sta andando bene, è stata una bella scoperta soprattutto vivere la quotidianità con un altro team, scopriamo quotidianamente un modo diverso di lavorare, sicuramente il nostro bagaglio di esperienza si sta arricchendo.

E ci consente di avere un’idea diversa di quello che è il nostro mondo, cercando di capire dove possiamo migliorare e come lavorare in futuro per crescere dal punto di vista delle prestazioni.

Cramer è un allenatore con una certa esperienza e che conoscevamo, è stato facile riporre fiducia in lui, coltivando un rapporto umano e non solo di lavoro”.

Cramer ha tenuto un intervento particolarmente apprezzato dalla platea: l’allenatore ha illustrato i metodi di lavoro da lui utilizzati e su quali basi si ispirano i propri principi della preparazione: “Ma al di là dell’elemento sportivo – ha sottolineato l’allenatore -, ciò che conta veramente sono la semplicità di fare le cose e il ruolo centrale dell’atleta, con il quale il tecnico deve essere bravo sia di allenare che ascoltare ogni sua esigenza”. La ripartenza del fondo La ripartenza del fondo La ripartenza del fondo

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).