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L’intesa prende “Corpo”

Semplicemente un vero successo! Questo potrebbe essere il giudizio sintetico raccolto alla 21° edizione di Skipass – Fiera del turismo e degli sport invernali.
Quest’anno il Corpo Forestale dello Stato (CFS) e la nostra federazione hanno voluto dare un segnale forte e tangibile al sistema neve, presentandosi assieme in un unico stand e riscuotendo consensi positivi da parte degli operatori e visitatori, attenti alle dinamiche della montagna.
Già l’anno scorso avevo offerto ai lettori il punto di vista del Referente per il Servizio Nazionale Meteomont dott. Vincenzo Romeo, in particolare quando ci spiegò cosa intendeva per approccio “eco sistemico”, ovvero un approccio globale che non si limita solo ad alcuni aspetti del problema, ma si vanno a considerare tante componenti che interagiscono tra loro e tra loro convivono in modo armonioso, razionale ed efficace.
Dopo quelle parole siamo passati ai fatti. In un momento così difficile CFS e FISPS hanno certamente fornito numerosi spunti di riflessione, tra i quali far comprendere che bisogna cavalcare i tempi attuali ed accettare le nuove sfide che le circostanze ci presentano.
In questi giorni a Modena più volte ho avuto modo di dire a tutti gli enti ed organismi, ma anche alle aziende legate al mondo montano che ho incontrato, che devono decidere quale strada intraprendere: subire le decisioni altrui oppure gestire il cambiamento. Con la nostra cooperazione ed attraverso lo sviluppo delle sinergie vogliamo chiaramente optare per la seconda strada.
FISPS al proprio interno ha una serie di attività molto interessanti da poter offrire all’esterno, come per esempio la formazione gestita dalla Scuola Nazionale, ma ciò che ha catturato maggiormente l’attenzione è stata l’attrezzatura esposta da Emilio Moras che è uno dei padri fondatori della nostra federazione.
Allo stand erano esposti alcuni dei suoi prodotti che supportano l’attività dei soccorritori in pista, consentendo il trasporto del traumatizzato in sicurezza. Si tratta sicuramente di materiale che ci induce a riflettere sul «sistema soccorso» e soprattutto sulla responsabilità in capo a tutti coloro che si muovono in pista in caso di soccorso. C’è la necessità di protendere verso una sicurezza oggettiva, senza affidarsi esclusivamente alle abilità soggettive degli sciatori-soccorritori. Certamente un punto di vista su cui meditare per garantire una maggiore sicurezza in pista.
Un’area dello stand è stata completamente dedicata al Meteomont del CFS, con la simulazione di un «campo innevato» per i rilievi meteonivometrici e l’illustrazione di tutta la strumentazione e delle tecniche utilizzate dal personale per i rilievi giornalieri che consentono di valutare il pericolo di valanghe per i fuoripista ed il freeride. Il grado di pericolo valanghe nelle diverse catene montuose italiane può essere consultato sul sito del Meteomont (www.meteomont.org) dal quale possono essere scaricate le apposite App. per cellulare.
La collaborazione CFS-FISPS nei comprensori sciistici già in passato ha dato modo al personale di partecipare ad attività formative congiunte, per la ricerca dei dispersi in valanga, che hanno visto protagonisti uomini e donne che per vocazione lavorano in ambiente montano, sottolineando la fondamentale importanza del rafforzamento del coordinamento in attività operative di protezione civile e di pubblico soccorso, in un ambiente, come quello montano, che ormai è diventato meta di moltissime persone, siano esse sciatori o escursionisti o semplici turisti amanti delle passeggiate sulle cime innevate.
Un particolare ringraziamento alla parte istituzionale del CFS quali dott. Vincenzo Romeo, il Vice Ispettore Gianpietro Fedon, il Vice Questore Aggiunto Forestale dott. Ernesto Crescenzi ed il Commissario Capo dott.ssa Laura Guerrini ed ai colleghi appartenenti alla federazione dislocati nel Monte Cimone, in particolare il referente Oscar Santunione. Un ringraziamento anche a Fiera Modena e nello specifico Luigi Belluzzi e Francesca Moratti per aver creduto nel progetto e per aver dimostrato ancora una volta la validità del motto «concordia res parvae crescunt».

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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