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Moreno Pesce e il Team 3Gambe alla “DXT inclusiva” e la prima volta di Valeria Masala

Moreno Pesce e il Team 3Gambe alla “DXT inclusiva” e la prima volta di Valeria Masala
Guardando al significato delle parole, il verbo “includere” porta con sé quello di “comprendere in un insieme di cose o persone, far rientrare”. Ecco, la Dolomiti Extreme Trail Inclusiva vuole trasmettere questo valore e punta a quest’obiettivo.  È il vero traguardo di cui si fa portavoce nell’ormai prossima edizione della DXT – Dolomiti Extreme Trail 2022 in versione Inclusiva – in programma in Val di Zoldo (Belluno) dal 10 al 12 giugno – l’atleta paralimpico Moreno Pesce insieme a tredici compagni pronti ad affrontare tutte le asperità del percorso.

Si tratta di una “gara nella gara” che si svolgerà nell’ambito della DXT, una delle competizioni di trail running più apprezzate d’Italia per organizzazione, accoglienza e fascino dei percorsi. Quest’anno prevede complessivamente la partecipazione di oltre 1500 concorrenti, provenienti da 48 nazioni.

Il progetto della DXT Inclusiva è supportato da SCARPA, azienda italiana leader nella produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, che aderendo all’iniziativa di Moreno Pesce vuole sottolineare il proprio impegno nella promozione di una montagna inclusiva e accessibile per chiunque.

Salvatore Cutaia, atleta amputato del Team 3Gambe, sarà impegnato sul percorso da 55 km competitivo, mentre gli altri tredici affronteranno tutti insieme il percorso EXPERIENCE, 10 km da Zoppè di Cadore – Rifugio Talamini – Monte Rite per un dislivello totale di +699 m.

Gli atleti del Team 3Gambe che accompagneranno Moreno Pesce nella DXT Inclusiva saranno: Alessandro Vianello, Cesare Galli, Filippo Scarpa, Lino Cianciotto, Loris Miloni, Luca Mazzola, Luca Palla, Massimo Cavenago, Maurizio Zoldan, Salvatore Trebbi, Valeria Masala, Zelindo Vitali.

Valeria Masala è la prima donna pluriamputata (gamba e braccio) a partecipare ed un evento come la DXT.

L’obiettivo di Moreno Pesce sarà quello di aiutarla ad andare più avanti possibile, standole accanto in fondo al gruppo. L’evento si svolgerà comunque in massima sicurezza e con assistenza continua da parte dell’organizzazione.

Tengo tantissimo alla DXT Inclusiva, l’idea di renderla tale mi è venuta immergendomi nella bellezza e forza delle Dolomiti di Zoldo. Lì ho capito che dovevano essere per tutti.  Su questo sentire ho messo le basi con l’organizzazione, non a caso il Comitato Paralimpico Italiano è partner dell’evento. Quei luoghi così belli ed unici al mondo devono essere accessibili.

Partecipare come squadra è di per sé un successo, l’esempio di come la montagna contrariamente alla sua conformazione possa diventare l’ambiente perfetto anche per chi come noi abbia subito una o più amputazioni.

Superare il concetto di limite ed impossibilità per disabilità è una vetta già raggiunta. Poter essere protagonisti di un trail come la DXT, dove per noi non conta il risultato agonistico ma esserci, ognuno con la sua forza e capacità, un esempio per tutti. Sarà l’occasione per mostrare la tempra del gruppo, motivazione, preparazione, sportività inclusiva, nel vero senso della parola.

Chi ama la montagna non deve privarsene per disabilità ma deve imparare che può diventare ambiente assolutamente accogliente, non un luogo proibito. Questo è il vero obiettivo e la dimostrazione che daremo”.

La DXT Inclusiva, lanciata lo scorso anno, nasce dalla visione di Andrea Cicini – origini zoldane, Amministratore dell’agenzia di comunicazione Gruppo Matches – assieme a Moreno Pesce. “Il mio sogno era quello di creare segmenti accessibili tra le Dolomiti, proprio come stiamo sviluppando con Moreno” afferma Cicini. “Una montagna per tutti anche per disabili in carrozzina.

Proprio su questo punto si è avviato un progetto studiato e presentato lo scorso agosto in Val di Zoldo, in sinergia con David Giozet delegato provinciale del Comitato italiano paralimpico e capitano della nazionale italiana di Wheelchair Rugby. Ora questo progetto acquista nuovo vigore e non possiamo che accogliere la cosa con grandissimo entusiasmo”. Moreno Pesce e il  Moreno Pesce e il 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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