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Olimpiadi di Tokyo a porte chiuse. Il debutto dell’arrampicata sportiva

In Giappone i contagi hanno ripreso ad aumentare negli ultimi giorni e come si temeva, ecco la decisione di inibire le gare al pubblico. Olimpiadi di Tokyo dal 23 luglio all’8 agosto confermate ma dunque a parte chiuse. È ciò che ha annunciato Tamayo Marukawa,  ministro nipponico per le Olimpiadi, dopo averne discusso con gli organizzatori.

Inizialmente si era andati verso una sorte di compromesso, ovvero accogliere solo un numero limitato di spettatori. Ma oggi questa ipotesi è stata abbandonata dopo che il governo giapponese ha posto Tokyo in stato di emergenza fino al 22 agosto per motivi sanitari.

Ieri sono stati confermati 920 casi contro i 714 di una settimana fa. Si tratta del numero di nuovi positivi più alto da maggio, quando furono superati i mille casi.

Intanto il presidente del Cio, il Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach è arrivato in Giappone. Bach ha salutato i giornalisti al suo arrivo in hotel dove dovrà osservare una quarantena di tre giorni.

Ci sarà un po’ di montagna ai giochi estivi poiché è pronta al suo debutto l’Arrampicata sportiva. Naturalmente l’Italia sarà rappresentata e anche molto bene. Su tutti la stellina Laura Rogora, romana, campionessa italiana a soli 15 anni  in lead e boulder e due bronzi ai Mondiali giovanili.

Scalerà le pareti di Tokyo a soli 18 anni! Poi Ludovico Fossali (24 anni), detentore del record italiano nella speed di 5.73 secondi effettuato a Wujiang, in Cina durante la Coppa del Mondo 2019. Il terzo è Michael Piccolruaz, 25 anni, bravo a guadagnarsi un biglietto per i Giochi col 16posto ottenuto ai Mondiali del 2019.

La competizione si articola su tre specialità, lead, boulder e speed ma saranno assegnate le medaglie solo per la combinata. Ovvero la somma dei punti ottenuti nelle tre gare. Decisione che ha creato non poche polemiche nell’ambiente come racconta l’articolo pubblicato dalla testata “Sesto grado”
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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).