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Roberto Manzoni, il “filosofo” della Fisi

Roberto Manzoni, certamente è il coordinatore della preparazione atletica federale della direzione agonistica di sci alpino, ma è anche un po’ il filosofo della Fisi. Non mette lì teorie del pensiero tanto per. Costruisce programmi e verità attingendo da una profonda conoscenza dell’essere umano. E non solo sportivo.

Non è depositario della verità, ma la va a cercare. Scopre i perché e i percome delle cose per le quali prova interesse. E solo alla fine di un lungo percorso intellettuale costruisce i progetti. A colazione mangia sport, a pranzo atletismo e a cena competizione. C’è anche la merenda del pomeriggio: uno spuntino a base di anatomia. Eppure non ha un grammo di più!

È evidente che sa come una persona deve stare in piedi. È per questo che sa tirare su chi cade. O ricade. Prima fa in modo che all’atleta non accada nulla e che renda al massimo nell’espressione agonistica. Poi, se l’imprevedibile si è accanito su un “suo” ragazzo, gli costruisce un percorso rapido ed efficace per tornare più forte di prima.

Roberto Manzoni è così. Non dice balle, non lascia in sospeso le cose. Dice poco, anzi, l’essenziale eliminando preamboli inutili e false promesse. Non lo fa da solo perché si è circondato di professionisti che sceglie lui con i mezzi che ha a disposizione. Non fa il professorone perché sa ascoltare chiunque, indipendentemente dal grado. Poi decide e così è, se vi pare!

Naturalmente recita un ruolo nevralgico nel progetto Talent Team. In particolare quando i Giovani, Osservati compresi, si incontrano per le sessioni di raduno atletico, secondo un programma da lui sviluppato. E proprio a uno di questi, a Formia a fine luglio scorso, lo abbiamo incontrato perché ci spiegasse come ha impostato il lavoro di crescita fisico-atletica dei ragazzi.

Assieme a Cristina Brunelli e a Marco Bergamo, ad Asti amministra Hastafisio, un centro di Recupero e Rieducazione Funzionale di I° Livello autorizzato dalla Regione Piemonte.

Il poliambulatorio possiede uno spazio dedicato a sale mediche, box di trattamento individuale, vasca riabilitativa (12×6 m), palestra di riabilitazione (400 mq) dotata delle più moderne attrezzature e tecnologie per il recupero funzionale del paziente. Il team di lavoro è composto da 13 medici, 7 fisioterapisti, 7 esperti di scienze motorie, più il personale che organizza.

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Marco Maffei (Squadra B) – Luca Rosi (Squadra C maschile) – Andrea Gabella (Squadra C femminile)

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).