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Sicurezza in montagna: la startup valdostana che aiuta dispersi, feriti e persone in difficoltà

Sicurezza in montagna: la startup valdostana che aiuta dispersi, feriti e persone in difficoltà. Si chiama Save Your Life e nasce dall’idea di Marco Jans, valdostano con più di trent’anni di esperienza in ambito elicotteristico e nel recupero sul campo di persone in difficoltà.

Due sono gli strumenti che propone la startup: un dispositivo meccanico, che consente ad un soggetto bisognoso di aiuto di liberare un pallone segnalatore di soccorso con la scritta SOS, e uno satellitare che consente di inviare ai soccorsi un messaggio con le coordinate della persona in difficoltà.

Si è ormai conclusa la stagione invernale e sciistica 2023 – 2024, che – soprattutto nella sua ultima parte, con tutta la neve caduta tra i mesi di Febbraio e Marzo – ha permesso a sciatori, scialpinisti ma anche appassionati di trekking invernale di passare il tempo libero sulla neve, per molti una vera e propria passione che accompagna durante tutto l’inverno.

Non sono mancati però anche quest’anno tristi notizie di persone disperse proprio in montagna, tra valanghe, maltempo e – a volte – poca consapevolezza e preparazione.

Se si ama la montagna in questa stagione, ci sono tantissimi modi per viverla in maniera più sicura: controllare fino all’ultimo le previsioni meteo, portare con sè l’Arva, GPS e pala ma anche accertarsi di essere vestiti nella maniera più adeguata possibile. Capita infatti ogni anno che il soccorso alpino debba mobilitarsi per escursionisti con semplici scarpe da trekking, e spesso senza ramponi, che si fermano in zone ghiacciate senza riuscire più a muoversi.

A questi stratagemmi, per vivere la montagna in maniera più sicura, si aggiunge una soluzione ideata dalla startup valdostana Save Your Life, nata proprio per dare voce a chi si trova in ambienti ostili, ad esempio in montagna.

SYL nasce nel 2021 dall’idea del suo fondatore, Marco Jans, esperto di elicotteri e titolare di 4 brevetti relativi a 2 dispositivi utili nell’ambito del soccorso

Nei miei trent’anni di lavoro in ambito elicotteristico ho potuto assistere alla nascita del Soccorso Alpino Valdostano e al recupero di centinaia di persone che si trovavano in difficoltà.

Spesso, purtroppo, mi è anche capitato di dover recuperare corpi di persone senza vitaracconta Marco JansSono quindi arrivato alla conclusione che il rischio di trasformarsi da persona in difficoltà a disperso è elevato quando ci si avventura in aree ostili e in tre particolari condizioni: aree con assenza di campo per i dispositivi cellulari, distanze ampie di percorrenza e distanza rispetto al proprio autoveicolo.

Ed è proprio da questa consapevolezza che è nata la voglia di creare qualcosa per aiutare le persone che si trovano in ambienti ostili, primo tra tutti la montagna. L’acronimo SYL sta per “Save Your Life” ed è stato scelto perché sintetizza l’obiettivo che vogliamo perseguire con questo progetto”.

Ogni anno si spendono quasi 8.000.000 di euro solo per le ricerche dei dispersi

Il Soccorso Alpino è una macchina quasi perfetta eppure, ancora oggi, il tasso di fallimento sul recupero di una persona dispersa dopo una settimana è ancora alto, troppo alto.

Per contrarre questi tempi, SYL ha brevettato due dispositivi in grado di dare voce ai dispersi ed aiutare il Soccorso Alpino a ritrovarli non dopo settimane o mesi, bensì nella stessa giornata, che siano vivi oppure deceduti. La startup ha brevettato quattro brevetti: due riguardano un modello meccanico e due riguardano un modello satellitare.

Il modello meccanico: SYL Meccanico

“SYL” è un’apparecchiatura meccanica innovativa che consente ad un soggetto bisognoso di aiuto di liberare un pallone segnalatore di soccorso con la scritta SOS.

In caso di persona dispersa con stato di coscienza compromesso per coma o morte, dopo 12 ore il dispositivo si attiva autonomamente liberando un pallone di segnalazione che si illumina in modo da garantire al drone e all’elicottero di soccorso una facile individuazione.

Il dispositivo, che non necessita di qualsivoglia abbonamento in quanto totalmente meccanico, attiva l’emissione di un richiamo acustico percepibile dai cani da ricerca in dotazione alle forze di terra.

Il modello satellitare: SYL satellitare

“SYL” è un’apparecchiatura satellitare innovativa che consente di inviare un messaggio che, oltre alle coordinate geografiche, segnala uno dei 3 possibili eventi che hanno determinato lo stato di emergenza: smarrimento, frattura oppure problema cardiaco.

Grazie alla scheda da compilare all’atto dell’acquisto, il dispositivo può indicare ai medici di soccorso, oltre ai dati anagrafici, il gruppo sanguigno ed eventuali allergie e/o intolleranze gravi.

In caso di persona dispersa con stato di coscienza compromesso per coma o morte, anche in questo caso dopo 12 ore il dispositivo si attiva per inviare autonomamente un messaggio con le coordinate geografiche.

Infine, il dispositivo attiva un’emissione di un richiamo sonoro, percepibile dai cani da ricerca in dotazione alle forze di terra ed un fascio di luce a supporto per i droni. Anche questa tipologia non necessita del costoso abbonamento satellitare in quanto munito di scheda/e prepagate.

L’utilizzo molto semplice, l’assenza di un abbonamento con canone mensile e il basso costo d’acquisto rendono questo modello alla portata di tutti e adatto ad un’ampia gamma di persone, ad esempio turisti (di prossimità, ospiti in hotel o di case in affitto, ecc), locali (funghisti, cacciatori, pescatori, runners ecc), professionisti (alpinisti, Guide alpine, istruttori di mountain bike ecc) ma anche sportivi dilettanti, amatoriali o professionisti” spiega Jans.

La startup, che nel corso di questi anni ha vinto vari premi e riconoscimenti, solo pochi giorni fa ha partecipato alla tappa di Parigi del roadshow estero di SMAU 2024, l’aggregatore internazionale di opportunità per l’ecosistema dell’innovazione.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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