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Snowboard: il team Italia sbanca anche a Pamporovo con Bagozza e Coratti

Il parallelo italiano continua a dettare legge ed il primo dei due slalom paralleli di Pamporovo, in Bulgaria, regala una finale tutta azzurra con Daniele Bagozza che supera di 62 centesimi di secondo Edwin Coratti.

Per il ventottenne gardenese di Ortisei si tratta del secondo successo stagionale dopo il trionfo nello slalom di Davos, la quarta in carriera tutte nella medesima specialità. Alle sue spalle Coratti può brindare all’ottavo podio in carriera in slalom, il diciannovesimo nel complesso allargando lo sguardo anche al gigante.

Dopo aver siglato il miglior tempo nelle qualificazioni, Coratti ha raggiunto la finale superando il canadese Gaudet negli ottavi e lo sloveno Kosir nel quarti; mentre in semifinale la caduta del bulgaro Yankov gli ha spalancato la via verso il confronto con Bagozza.

Nella parte bassa del tabellone Bagozza ha superato nell’ordine gli austriaci Payer e Prommegger per poi avere la meglio in semifinale del coreano Lee.

Semaforo rosso nei quarti quindi per Aaron March (ottavo) contro lo stesso Yankov, poi terzo, e per Ronald Fischnaller (settimo), caduto nel confronto con Lee; nono posto quindi per Maurizio Bormolini, out negli ottavi.

E’ stato un giorno speciale – sono state le parole di Daniele Bagozza – le condizioni non erano facili con questa nevicata. Sono entusiasta di questa seconda vittoria. La finale tutta italiana con Edwin è stata davvero divertente: stiamo facendo un inverno spaziale”.

Proprio ai quarti di finale si era fermata Lucia Dalmasso (quinto posto), superata dalla ceca Zuzana Maderova che negli ottavi aveva già messo fine alla gara di Jasmin Coratti, decima. La vittoria è poi andata alla rientrante ceca Ester Ledecka che ha superato la tedesca Ramona Hofmeister.

Per il team azzurro quello di Pamporovo è il quinto successo stagionale mentre il bottino dei podi sale a quota 14 nelle sette gare sin disputate.

Il direttore tecnico Cesare Pisoni fatica a trattenere l’entusiasmo. “Si tratta dell’ennesima doppietta di una squadra capace di vincere in ogni condizione e su ogni pista. Dispiace per l’errore di Bormolini perchè c’erano i presupposti giusti per provare a fare tripletta. Peccato anche per Lucia Dalmasso che in qualifica è stata l’unica a restare aggrappata a Ledecka. Questa squadra dimostra ogni giorno di essere sempre più forte e non posso che estendere i complimenti a tutto lo staff”.

Domenica 21 gennaio sullo stesso tracciato è in programma un secondo slalom parallelo.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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