Lo snowboarder svizzero Christoph Lorenz (34 anni), che ieri pomeriggio è stato travolto da una valanga sul Monte Garone, è deceduto ieri sera presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stato trasportato con l’eliambulanza.
L’incidente è avvenuto mentre il gruppo composto da 4 snowboarder e dalla Guida Alpina Matteo Galli praticavano una discesa di heliski. Durante la mattinata Matteo Galli aveva già accompagnato altri sciatori su un versante montuoso e, nelle vicinanze dell’accaduto, la Guardia di Finanza con i responsabili del Progetto Freeride di Livigno stavano svolgendo profili e campionature per monitorare le condizioni del manto nevoso di questi giorni.
Il bollettino neve e valanghe locale di ieri segnalava il grado di pericolo 3 (marcato).
In particolare, le raccomandazioni date dall’Organizzazione Europea dei Servizi di Previsione Valanghe per tale grado di pericolo dicono: le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. Il manto nevoso presenta un consolidamento da moderato a debole su molti pendii ripidi. Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe.
La Guida Alpina di Livigno, Matteo Galli, ha dichiarato:
“Stavamo approcciando la discesa nella sua parte più ripida e ho fermato il gruppo in una posizione sicura. A quel punto io sono sceso per primo e mi sono raccomandato con loro di scendere a mio comando, uno per volta e di seguire la mia linea.
I primi due sono scesi e si sono fermati accanto a me, quando è partito il terzo abbiamo sentito staccarsi la valanga da molto sopra rispetto a dove eravamo partiti. A quel punto ho urlato di seguirmi e di spostarsi tutti sulla destra, ma loro hanno proseguito dritti verso valle, dove, una volta arrivati su un tratto pianeggiante, sono stati raggiunti e travolti dalla valanga. Il quarto snowboarder non è rimasto coinvolto nell’incidente perché si trovava ancora nel punto individuato in precedenza come sicuro. Tutti erano dotati di Artva, pala, sonda e di zaino con ABS che hanno prontamente aperto. Ho avvertito immediatamente l’elicottero che ha attivato i soccorsi organizzati, quindi mi sono adoperato per liberarli dalla neve. Sono riuscito subito a localizzare e liberare il primo, il secondo l’ho trovato con l’Artva mentre per il terzo il lavoro è stato un po’ più lungo perché il deposito della valanga si era distribuito in due conche. Quest’ultimo ragazzo ha avuto maggiori complicazioni perché è rimasto più a lungo sotto la neve. Al momento dell’arrivo dei soccorsi organizzati, dopo circa 20 minuti dall’incidente, tutti e tre gli snowboarder erano fuori dalla valanga”.
Il gruppo di snowboarder era adeguatamente equipaggiato con i dispositivi di autosoccorso e si è avvalso della prestazione professionale di una Guida Alpina, come viene raccomandato a chi decide di praticare freeride a Livigno.
La valanga si è staccata circa 300 metri sopra il punto in cui si trovava il gruppo.
Apt Livigno si raccomanda di consultare il bollettino neve e valanghe locale che viene emesso ogni mattina ed è visibile sul sito https://www.livigno.eu/bollettino-valanghe, presso gli impianti di risalita con appositi monitor live, negli hotel e negli appartamenti della località. Oggi rimane il livello di pericolo 3 (marcato).
Fonte ufficio stampa Livigno)
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