Professione Montagna

Bartholet: Si chiama «Rossa» la star di Prato Nevoso

La prima telecabina Bartholet 10 posti in Italia ha visto la luce nella prestigiosa stazione sciistica di Prato Nevoso, in provincia di Cuneo.

È stata inaugurata in pompa magna sabato 11 gennaio 2020, salutando come meglio non si potrebbe il nuovo decennio e regalando a tutti gli appassionati frequentatori del comprensorio del Mondolè un vero gioiello della tecnologia funiviaria «made in Switzerland».

Al taglio del nastro, c’erano un po’ tutti.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio insieme al suo vice Fabio Carosso, i parlamentari del Cuneese Enrico Costa e Monica Ciaburro, le due Fondazioni bancarie con i presidenti Giovanni Quaglia per la CRT e Giandomenico Genta per la CRC e il consigliere regionale, Paolo Bongioanni. Commossi i padroni di casa, i manager della Prato Nevoso, Gian Luca Oliva e Andrea Biasotti.

«Quando siamo arrivati qui – ha raccontato l’amministratore della società – c’era una situazione drammatica. In vent’anni siamo riusciti a creare entusiasmo. E a dare il giusto valore a queste montagne. Oggi per noi si concretizza un sogno. E un nuovo punto di partenza per ripensare lo sci in chiave moderna».

Reduce da un inizio di stagione più che mai scoppiettante, con numero di presenze e di passaggi record durante le festività natalizie, la Prato Nevoso S.p.A. ha voluto alzare ancora una volta l’asticella, realizzando un impianto di primo livello in termini di prestazioni e di accessibilità.

Per raggiungere questo obiettivo ha scelto di affidarsi a Bartholet Machinenbau GmbH.

La nuova telecabina è denominata «Rossa» (nome più che mai evocativo della passione sportiva) e sostituisce una vecchia seggiovia biposto, andando così ad aumentare notevolmente la potenzialità di collegamento con le piste della vicina Artesina.

Il nuovo impianto costituisce un sistema di trasporto veloce e sicuro per raggiungere il punto più alto del comprensorio e potenziare l’offerta estiva dedicata agli appassionati di trekking e ai bikers.

La telecabina Rossa, infatti, è autorizzata al trasporto di biciclette. Finalmente vengono accontentati anche i più esigenti gourmand, assidui frequentatori della località monregalese.

A breve distanza dalla stazione di monte, infatti, si trova lo chalet ristorante Rosso, che è stato recentemente ristrutturato e vanta un’offerta gastronomica di prim’ordine.

Attualmente sono previste 33 vetture Porsche Design e si prevede a regime di impiegare 53 vetture, per una portata oraria di 3000 persone all’ora.

La velocità massima di esercizio è 6 m/s, ottenuta grazie ad un motore elettrico asincrono trifase da 636 kW. I sostegni sono 13 per una lunghezza inclinata di 1464 metri.

Degna di nota la campata compresa tra i sostegni 8 e 9 che misura circa 374 metri di lunghezza, con un’altezza massima delle cabine dal suolo di 60 metri.

È previsto anche il servizio notturno, grazie alla presenza di efficaci proiettori a led posizionati sui sostegni e con la garanzia di due potenti gruppi elettrogeni ricoverati presso le stazioni.

Dice il direttore d’esercizio ingegner Paolo Degioanni: «La nuova Rossa ricopre un ruolo cruciale all’interno del comprensorio del Mondolé e rappresenta un punto di svolta per la Prato Nevoso. La scelta della società e ricaduta su questa tipologia di impianto proprio per la sua grande versatilità ed accessibilità. Abbiamo programmato un esercizio bi-stagionale ad ampio spettro, anche ed eventualmente in orario serale, e siamo lieti di poter accogliere tutte le fasce di utenza, compresi i diversamente abili. Ringrazio i tecnici Bartholet e Nidec che hanno operato fianco a fianco con il nostro personale, lavorando duramente e letteralmente senza sosta per il raggiungimento di questo importante risultato».