Professione Montagna

Isopren: L’arte di crescere secondo la signora degli anelli

Incontro con Marcella Bergamini, presidente dell’azienda Isopren di Cusano Milanino fondata 65 anni fa  nel settore della lavorazione della gomma e protagonista sul mercato degli impianti a fune con i suoi  prodotti innovativi costantemente aggiornati e, soprattutto,  «calibrati» in relazione alle esigenze specifiche della clientela.

Incontro con una donna che vuole una svolta di modernità ed efficienza valorizzando il presente e guardando al futuro.


Il cavaliere del lavoro Marcella Bergamini non si nasconde («Sono molto competitiva e ambiziosa»). Con il piglio decisionista di chi ha le idee chiare («La nostra è un’azienda storica, okay, ma non voglio che diventi antica») è entrata in ditta in punta di piedi nel 2014 a capo di una storia che racconteremo  ma da un paio d’anni, accanto al cugino Mario, tecnologo e direttore della produzione, ha deciso di impegnarsi anima e corpo nella società di cui le famiglie Bergamini detengono la maggioranza come « come responsabile della crescita». La Isopren di Cusano Milanino nel 2019 ha compiuto 65 anni di vita nel mercato della lavorazione della gomma con la produzione  di articoli  tecnici   diversificati per molteplici settori di applicazione e all’avanguardia nella creazione di mescole  elastometriche di propria progettazione . L’hanno fondata nel 1954 in un piccolo capannone dell’ hinterland milanese i fratelli Giancarlo e Pierfederico Bergamini con il socio Carlo Rossi; è cresciuta con il costante impegno di sviluppare, perfezionare e diversificare i suoi prodotti indispensabili nei mondi più diversi, dai giunti di compensazione per il settore navale agli anelli di gomma di diverse misure che servono per contenere l’attrito tra le pulegge e le funi degli impianti di risalita della montagna bianca e del turismo invernale, il mondo dove Isopren è di casa praticamente fin dall’inizio della sua storia « e che oggi rappresenta circa il 15% del nostro fatturato arrivato a superare i 5 milioni di Euro nel 2019 con un incremento del 30% negli ultimi tre anni e con il 5% destinato agli investimenti per la ricerca e lo sviluppo dei prodotti». Sulla neve c’è un mercato da far crescere («Siamo molto bene posizionati in Italia e stiamo lavorando per incrementare la nostra presenza all’estero») e il filo di una passione che accomuna il cugino Mario, 62 anni, figlio di Giancarlo (uno dei fondatori recentemente scomparso, campione olimpico e mondiale di scherma), agonista amatoriale in gioventù, e lei, Marcella, 57 anni, nata nel 1962 nel segno della Vergine con ascendente Leone (Terra e Fuoco, una miscela esplosiva…), figlia unica di Pierfederico («Io ero letteralmente innamorata di mio padre») che ha imparato a sciare da bambina sulle piste estive dello Stelvio, da Pirovano.

Tra laboratori, presse …e pittori del Novecento

Oggi Isopren occupa 42 dipendenti, è una matura signora che però non può sedersi sugli allori, che vuole mantenersi giovane, aggiornarsi, agganciarsi alle impellenti esigenze di un mondo in vorticoso cambiamento, trasformarsi da realtà artigianale a realtà industriale. «C’è bisogno di una svolta – dice Marcella –  di una evoluzione che mantenga tutto il buono, ed è tanto, della nostra storia ma proiettandolo in più efficaci e moderne modalità operative nell’organizzazione del lavoro, nei rapporti commerciali con le consolidate e le nuove clientele, nella comunicazione e nel marketing. Vogliamoo implementare un vero ed efficiente lavoro di squadra recuperando quella sintonia delle origini che esisteva tra mio padre e mio zio oltre il cambio generazionale della dirigenza». È di questa energica donna con gli occhi verdi e il sorriso contagioso che gioca a golf con 19 di handicap sul campo di Tolcinasco («Ho cominciato a 15 anni a Lanzo d’Intelvi dove andavamo in vacanza e dove mio nonno Alberto era tra i soci fondatori di un golf club»)  il volto nuovo della Isopren di Cusano Milanino. Ha chiamato il suo figlio diciannovenne Alessandro Federico in onore della sua più cara amica Alessandra Gennari, della società di consulenza aziendale WeOne che da pochissimo è stata coinvolta in azienda per collaborare ad una «riarchitettura del genio collettivo» e che definisce Marcella «un genio senza sregolatezza», e in onore del padre, morto nel 2010 lasciando dietro di sé una persistente aura di signorilità ed eleganza che si respira ancora oggi tra gli uffici e i corridoi dello stabilimento di Cusano trasformati dalla sua passione di collezionista in una sorta galleria d’arte («Da ragazza non so quante mostre ho visitato con lui»). Ai muri sono appese dovunque, perfino negli interstizi più impensabili, decine e decine  di riproduzioni di opere di molti artisti  del Novecento italiano, dalle bottiglie universali di Giorgio Morandi («A casa abbiamo un suo disegno originale») all’acceso realismo di Giuseppe Migneco («Il preferito di mio padre»), da Cantatore a Purificato a Cassinari, tanto per citarne soltanto alcuni.  Nell’ufficio di papà Federico non vuole stare «perché ci sono troppi ricordi»; nel suo ha alle spalle due riproduzioni di opere metafisiche ma è autentica e autografa la dedica «a Marcella» del maestro Giorgio De Chirico. La signora si muove  tra uffici e reparti  («Qui ,insieme a mio cugino Mario, stiamo facendo un grande cambiamento; qui vedrà tra qualche mese… ») tallonata come un’ombra dalla sua amatissima «Goccia», una barboncina nera di sette anni, e in compagnia di Antonella Bonissi, una delle sue più preziose collaboratrici, da 24 anni in azienda, responsabile della comunicazione. Quando si siede è il tempo di raccontare e di spiegare qualcosa del passato e molto del futuro.

Una vita di studi e di lavoro

«Ho fatto il Liceo Classico, sono stata quattro mesi in Francia a studiare alla HEC di Parigi  (L’école des hautes études Commerciales ), mi sono laureata alla Bocconi con una tesi di marketing, sono entrata nella divisione pubblicità del Corriere della Sera dove ho conosciuto la mia amica Alessandra, poi sono diventata responsabile Marketing alla Rusconi e nel 1998 direttore media e  comunicazione  del gruppo Danone, dove sono stata per 15  anni». E intanto la Isopren di famiglia? «Studiavo ancora quando, ricordo benissimo,  ragionando sull’ipotesi di un mio impegno in azienda mio padre mi disse no, adesso no perché potresti imparare da quello che facciamo di bene ma anche dai nostri errori. Stai fuori, fai altre esperienze e un giorno, magari…». Quel giorno, quei giorni sono arrivati. Forte delle esperienze professionali maturate altrove, prima part time ed ora a tempo pieno, Marcella Bergamini ha preso in mano il destino di Isopren nei suoi aspetti organizzativi e commerciali partendo da solide certezze produttive che suo cugino Mario ha saputo creare e mantenere. «Nel nostro campo sappiamo fare tutto e al meglio per molti mercati diversi. Abbiamo ricevuto il premio Open Innovative PMI promosso dal quotidiano economico-finanziario MF-Milano Finanza per le aziende eccellenti che si sono distinte nel 2019 per crescita del business e innovazione di prodotto. Nel nostro laboratorio progettiamo e creiamo mescole sempre più performanti, con inserti tessili che assicurano resistenza e durata superiori per giunti  ed anelli. Per un cliente prestigioso come Bulgari Gioielli abbiamo prodotto uno speciale piattello di sostegno per creazioni in 3D capace di resistere ad alte temperature. Partecipiamo e spesso ci aggiudichiamo gare dirette e indirette con grandi enti come ENI ed ENEL….».

Il rapporto privilegiato con la clientela

E allora cosa resta da fare? «Al nostro interno coordinare, ottimizzare e tracciare il processo produttivo  con un nuovo lavoro di digitalizzazione che ne governi integralmente programmazione e monitoraggio potendo così razionalizzare i costi di produzione;  migliorare ancora la nostra capacità di reagire con elasticità, versatilità e tempestività alla domanda del cliente diventandopiù  proattivi, trovandoci pronti per ogni esigenza e riducendo i tempi di consegna. Gli anelli di gomma per gli impianti di risalita hanno misure molto diverse tra loro anche per pochi millimetri, spesso arrivano ordini per numeri limitati di pezzi dalle società di gestione che quasi sempre hanno fretta. Vogliamo soddisfare le esigenze di tutti. Ebbene  noi vogliamo rispopndere in tempi più brevi, quindi abbiamo aumentato la gamma delle misure e scommettiamo sugli articoli più richiesti producendoli in anticipo; vogliamo prepararci prima, magari rischiando qualcosa, per non essere in ritardo dopo». Altro capitolo importante nella nuova saga della «signora degli anelli» è lo sviluppo del «customer care», l’assistenza  al cliente in un rapporto di stretta collaborazione, lealtà e trasparenza per quanto riguarda consulenza nel pre e nel post vendita ma anche sul fronte dei prezzi senza mai prescindere, naturalmente, dall’eccellenza qualitativa del prodotto proposto: «Siamo più che mai disponibili – conclude Marcella – a ordinativi personalizzati anche in piccoli lotti con cui si può consolidare il rapporto di fiducia con il cliente senza compromettere la redditività equa del nostro lavoro. Cerchiamo sempre di sviluppare una partnership e di valrizzare e farci riconoscere la qualità e il servizio che forniamo». Così si fa quando si hanno le idee chiare, gli occhi verdi e gli uffici foderati di opere d’arte, in un posto dove la bellezza della passione, dell’invenzione e della ricerca può avere la forma di un anello di gomma.