Con quali sentimenti e quali motivazioni ha accolto l’incarico di sostituire Werner Amort alla presidenza della Prinoth?
«Conoscevo già PRINOTH dalle mie precedenti esperienze nell’ambiente dell’industria automobilistica e i suoi prodotti mi hanno sempre affascinato. I valori dell’azienda sono caratterizzati da sostenibilità, innovazione, qualità e tecnologia. Tutto ciò mi ha spinto a cogliere l’opportunità di diventarne il CEO. È un grande compito sviluppare ulteriormente un’azienda già di grande successo e adeguarla al meglio alle esigenze e ai contesti del futuro. La squadra è motivata e grazie all’entusiasmo e alla passione che esprime, ci sono le condizioni ideali per un’ulteriore crescita».
Quale bagaglio di esperienze derivate dalla sua storia e dai suoi precedenti incarichi porta nella sua nuova funzione?
«Nei primi anni di professione ho lavorato soprattutto nell’ambito tecnico, per poi intraprendere sempre più la via verso la gestione aziendale mantenendo sempre il focus sul cliente e sul mercato. All’insegna di un costante miglioramento, ho frequentato molti corsi di formazione e ottenuto qualifiche aggiuntive. Continuerò a farlo. Viviamo in un mondo in rapida evoluzione in cui è indispensabile sapere competere».
Quali sono le «dimensioni» e i numeri attuali di Prinoth, per quanto riguarda produzione e fatturato?
«PRINOTH è presente in quasi tutti i comprensori sciistici del mondo, garantendo piste perfette. Negli ultimi anni si è diversificata con successo in due ulteriori settori: veicoli cingolati multiuso e gestione della vegetazione. Produciamo oltre 1.000 veicoli all’anno e siamo presenti in tutto il mondo con oltre 750 dipendenti nei nostri stabilimenti di produzione a Vipiteno, in Canada e in Germania. La fiducia in PRINOTH e nella nostra qualità si riflette anche nelle cifre: insieme alle nostre società affiliate abbiamo realizzato negli ultimi due anni un fatturato di oltre un miliardo di euro».
Come si colloca attualmente il marchio sui mercati nazionale e internazionale? Più precisamente in quali misure si definisce oggi il rapporto d’incidenza sul fatturato tra il mercato interno e i mercati esteri e come prevede si possano evolvere nel futuro? E quali sono i mercati stranieri potenzialmente più interessanti?
«Il posizionamento del marchio è fortemente influenzato dall’industria dello sci e degli sport invernali, dove i nostri battipista giocano un ruolo di primo piano. È nostra intenzione affermare il marchio anche nei due nuovi settori dei veicoli cingolati multiuso e nella gestione della vegetazione. PRINOTH è sinonimo di tecnologia, innovazione, qualità, affidabilità e dedizione al cliente. I mercati più importanti sono ovunque sia attivo il settore dello sci, dove ci sono comprensori sciistici e dove c’è richiesta di battipista. Registriamo risultati molto soddisfacenti in Nord America con il settore dei veicoli cingolati multiuso e stiamo cercando di sviluppare il business anche in altre regioni. Di recente abbiamo ottenuto buoni risultati in Giappone. Il settore della gestione della vegetazione è internazionale e ampiamente diversificato, per cui siamo in grado di raggiungere destinazioni molto “esotiche” (ad es. Cuba, Etiopia) grazie alle varie possibilità di applicazione. Per quanto riguarda il settore della vegetazione, i mercati più interessanti sono quelli del Nord America. Tuttavia, vediamo anche qui un potenziale nel settore dello sci e riteniamo che vi sia un enorme potenziale di crescita per la nostra tecnologia cingolata attraverso lo sviluppo di applicazioni speciali».
Come e quanto ha inciso l’emergenza sanitaria della pandemia da coronavirus nell’attività produttiva? Ritiene che vi siano i margini per un recupero significativo?
«Abbiamo implementato le misure imposte dai vari Governi in ogni sede cercando di mantenere nel miglior modo possibile la continuità delle attività. Siamo riusciti a proseguire il lavoro in produzione nel rispetto delle norme previste. La maggior parte dei nostri dipendenti ha svolto il proprio lavoro da casa.
Essendo un’azienda attiva a livello internazionale, i meeting online già facevano parte del lavoro quotidiano. Abbiamo inoltre cercato di mantenere il filo diretto con i nostri clienti il meglio possibile. Durante il periodo del lockdown abbiamo cercato di allinearci agli sviluppi futuri. Ora siamo pronti per affrontare la stagione invernale con nuovo vigore ed energia. Continueremo comunque a seguire l’ulteriore sviluppo della pandemia internazionale che sarà decisivo in termini di orientamento dell’azienda».
Sulle questioni della sostenibilità ambientale e dei risparmi energetici quale contributo sta fornendo e può fornire Prinoth con la sua attività produttiva?
«La sostenibilità e la consapevolezza ambientale sono componenti essenziali delle attività e delle azioni della PRINOTH. In particolare, siamo molto concentrati sul tema delle emissioni di CO2. I nostri veicoli stanno diventando sempre più potenti, maneggevoli e versatili, soddisfano gli standard di emissione “Stage V” attualmente più severi e, grazie alle loro prestazioni, consentono la massima efficienza. Per garantire che questa potenza venga utilizzata in modo ideale e per ottimizzare l’utilizzo dei veicoli, nell’ambito della nostra PRINOTH Academy offriamo corsi di perfezionamento per autisti, tecnici e gestori di comprensori sciistici – e grazie a una moderna piattaforma di e-learning anche online. Il nostro software SNOW HOW è particolarmente importante proprio dal punto di vista della sostenibilità: tutti i dati del comprensorio sciistico, che si tratti della profondità della neve o del parco veicoli, possono essere visualizzati in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo semplicemente premendo un pulsante. Grazie alla misurazione della profondità della neve, i nostri battipista sono in grado di sfruttare al meglio questa preziosa risorsa e di creare pendii con un minimo di neve. Con l’aiuto del software di gestione della flotta, le operazioni possono essere analizzate e ottimizzate con l’ausilio di rapporti dettagliati. Grazie a SNOW HOW, la disponibilità dei materiali, del personale e delle risorse naturali viene utilizzata in modo più sostenibile, efficiente ed ecologico. In tutte le nostre aree di attività ci sforziamo di migliorare per ridurre al minimo l’impatto ambientale del nostro processo di produzione, ad esempio riutilizzando l’elettricità che siamo in grado di recuperare nella nostra linea di produzione. PRINOTH è certificata ISO 14001, a dimostrazione dell’efficacia dei nostri sforzi per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il nostro impegno in tal senso è sancito anche nel Codice Etico della nostra azienda. Inoltre, stiamo lavorando anche su sistemi di azionamento a riduzione delle emissioni, prima fra tutte la propulsione elettrica alimentata a idrogeno: in questo settore il nostro R&D sta preparando importantissime evoluzioni tecnologiche».
Con quali idee direttrici intende interpretare il suo ruolo per la crescita e lo sviluppo del marchio?
«La crescita nel settore sciistico è limitata e quindi PRINOTH ha iniziato a diversificarsi estendendo la propria attività nei settori dei veicoli cingolati multiuso e nella vegetazione. Vediamo un grande potenziale e si tratta ora di affermare il marchio PRINOTH anche in queste aree seguendo gli stessi principi: tecnologia, innovazione, qualità, affidabilità e orientamento al cliente».
Quando si dice Prinoth si pensa subito e soltanto ai «gatti» battipista per la montagna bianca e invece…
«L’azienda offre molto di più. Naturalmente gran parte della nostra attività si svolge sulle piste: in termini di tecnologie hardware e software (ad es. SNOW HOW), di perfezionamento per operatori e tecnici nel corso della nostra PRINOTH Academy o come partner per grandi eventi, siamo leader nel settore della neve. Se ci limitiamo alle nostre attività produttive, PRINOTH potrebbe essere meglio riassunta come “la vera Eccellenza sui cingoli”. I nostri veicoli utilitari cingolati sono prodotti nel nostro sito di produzione a Granby, Canada. Grazie alla loro bassa pressione al suolo, alla loro vasta gamma di applicazioni e all’enorme carico utile, stanno diventando sempre più popolari sul mercato altamente competitivo. I nostri veicoli vengono utilizzati, tra l’altro, nelle miniere di sale, nelle zone desertiche, nella costruzione di condutture e per la fornitura di energia elettrica. Il nostro centro di competenza per la gestione della vegetazione si trova a Herdwangen, vicino alla sponda tedesca del Lago di Costanza: attrezzature, trinciatrici, veicoli portanti e una serie di strumenti innovativi sono sviluppati qui. Per fare un esempio, siamo a Cuba con la gestione della biomassa nel ciclo di produzione di energia. Il portafoglio è ampio. Per i nostri clienti, PRINOTH è sinonimo di un eccellente servizio clienti in tutto il mondo».
Come intende organizzare lavoro suo e dei suoi collaboratori all’interno di un grande gruppo industriale come HTI?
«Con i tempi che corrono, è importante non perdere la capacità di essere flessibili e continuare a guidare un’organizzazione sempre pronta al cambiamento. PRINOTH continuerà a seguire la strada intrapresa e a usufruire delle potenzialità che una grande azienda offre, sia nel campo della ricerca e sviluppo che in quello finanziario».
In generale, quale orizzonte vede nel futuro per la montagna bianca e l’economia indotta dal turismo invernale alla luce dei mutamenti climatici e della recente crisi sanitaria? Quale è il suo atteggiamento di fronte a questa situazione?
«A livello globale, vedo uno sviluppo positivo nel settore del turismo invernale e sono dell’idea che l’attività sia decisamente stabile. Ci sono regioni con potenziale di crescita, ad esempio la Cina, dove si terranno le Olimpiadi invernali nel 2022. I comprensori sciistici più grandi in Europa e in Nord America investono costantemente nello sviluppo delle infrastrutture, come l’innevamento artificiale, gli impianti di risalita e la preparazione delle piste. Come già accennato, il nostro lavoro mette al centro lo sviluppo di un turismo invernale sostenibile. Da leader in innovazione e tecnologia, continuiamo a fornire ai nostri clienti le soluzioni più all’avanguardia. I nostri battipista gestiscono la neve con estrema cura: tecnologie come la misurazione della profondità della neve e la gestione della flotta di battipista consentono di preparare un numero notevolmente maggiore di piste, utilizzando meno neve rispetto a pochi anni fa».
Tra la neve e il fuoco
Sulla neve il nuovo CEO di Prinoth sta disegnando e disegnerà il suo futuro oltre che le parabole di ottime curve condotte da grande appassionato dello sci.
Ma col fuoco ha avuto molto a che fare nella sua precedente vita professionale e se gli chiedete dei suoi hobbies non esita a mettere accanto alla musica (non solo ascoltata ma anche suonata con lo strumento del basso tuba) l’attività di comandante dei vigili del fuoco della città austriaca di Leonding.
Non a caso Klaus Tonhäuser, nato a Linz il 31 luglio 1976 nel segno dominante del Leone, ha lavorato per circa vent’anni presso Rosenbauer International AG (azienda produttrice di tecnologia antincendio) in varie funzioni di gestione come amministratore delegato prima di trascorrere due anni presso Poloplast GmbH (Industria plastica) e, ora, di approdare alla guida di PRINOTH.
Laureato in ingegneria con un Master in Business Administration, sposato con la signora Birgit e padre di due figli (Lukas 8 anni, Elsa 5 anni), Tonhäuser è un manager dal volto umano che non disdegna un vigile interesse per le dinamiche della politica, particolarmente attento alle evoluzioni delle tecnologie e dei trend di sviluppo.
Aperto e curioso, conosce l’arte di guidare e la capacità di ascoltare, forte di una passione per il lavoro che arde come il fuoco e avvince come la neve.