Professione Montagna

Progetti e nuove idee per scivolare nel divertimento

La GEA di Langhirano (Parma) inventa soluzioni originali per animare le piste da sci rendendole ancora più attraenti per i piccoli e per i grandi.

Giovanna Della Cagnoletta e Matteo Pulli la guidano da quasi vent’anni con crescente successo in Italia e all’estero, forti di una creatività e di una intraprendenza declinate sempre verso le richieste e i bisogno della committenza.


Si conoscono nel 2003 tra i padiglioni della fiera di Bolzano durante un’edizione di Prowinter. Lei è Giovanna Della Cagnoletta, di nascita milanese e di famiglia valtellinese, la prima dei tre figli di Mario Della Cagnoletta, negli anni Ottanta intraprendente pioniere dell’innevamento tecnico. Lui è Matteo Pulli, emiliano di Langhirano, un tiro di schioppo da Parma, agente per il Nord Italia di un’attività di noleggio di articoli sportivi. Lei nel 2000 avvia una sua attività e fonda la GEA  puntando sul mercato appena nascente delle attrezzature e delle installazioni per lo svago e il tempo libero. Lui, con il suo sviluppato talento imprenditoriale e  commerciale, è il partner ideale. Un’unione felice da cui nascono due ragazzi stupendi (Pietro, 15 anni, Liceo Scientifico e una passione per la storia; Giacomo,14 anni, terza media e una predilezione per il disegno tecnico) e da cui parte un’attività che cresce , decolla («Nei momenti produttivi di punta occupiamo più di trenta persone») e porta la GEA a diventare  leader nel settore degli allestimenti ludici per l’inverno e per l’estate («Il nostro fatturato, cresciuto di oltre il 30%  sugli ultimi tre anni, si divide al 50% tra una e l’altra stagione») con un catalogo articolato in quattro dipartimenti «che propone circa 400 articoli solo per la linea invernale» ma soprattutto con l’impegno costante a inventare, a creare nuove idee da realizzare sul campo, ad affermare una nuova filosofia sulla neve, quella che sposa il divertimento con la possibilità di  imparare a sciare grazie alla proposta di percorsi e sussidi didattici.  Sagome, archi, percorsi a tema, articoli in legno: tutto quello che serve per allestire un parco giochi, un kinderheim, un campo scuola a misura di bambino ma anche le proposte per qualcosa di più, per convincere ad esempio le stazioni invernali che su certe piste, allestite in un certo modo, per il semplice piacere di scivolare senza restare schiavi dell’ossessione tecnica e stilistica, gli adulti e i loro cuccioli possono scendere insieme, divertendosi insieme. Infatti le piste “superSLOPE” di GEA stanno diventando un must per molte località e i «boomerang» di GEA stanno conquistando il mercato.

Scivolare e divertirsi insieme a…un boomerang

«Non è più soltanto il bambino il cliente ideale. Il nostro cliente è una persona che vuole divertirsi – dice Matteo – Il bambino che impara a sciare dopo essere uscito dal parco giochi e dallo snowtubing si annoia facilmente su piste sempre uguali,  si diverte se sulle piste incontra qualcosa di speciale . Su quelle stesse piste possono scendere con lui anche i suoi genitori».  Le “superSLOPE” , discese attrezzate con attrazioni diverse, sono una proposta che cresce. «Sono piste  divertenti e utili, che aumentano i passaggi – dice Matteo – attrezzate secondo le indicazioni della nostra progettazione formulata in collaborazione con la committenza e che tiene conto delle esigenze tecniche della battitura e delle problematiche legate alla progressione tecnico didattica dello sci».Le “superSLOPE” non hanno una lunghezza definita a priori, si possono adattare anche a lunghi percorsi ma dipende dalla situazione ambientale, dalle condizioni orografiche e allora «noi diciamo alle stazioni: se avete una pista di 1 km che è banale e alla fine stanca e stufa perché non  attrezzate su quel tracciato tre segmenti “superSLOPE”  che danno per 300/400 metri una bella botta di adrenalina e di divertimento?». Il «boomerang» è l’altro prodotto «forte» e innovativo di GEA. Ed è  già un successo «che ormai identifica GEA e con il quale le località possono identificare se stesse». È quella struttura a forma di banana rivestita di gomma piuma  che , targata Audi, si è vista all’arrivo della Gran Risa e della Saslong nelle gare della Coppa del Mondo e che serve per promuovere loghi, per accogliere gli ospiti sulle piste, per consentire agli ospiti di ricordare la località dove stanno sciando in un selfie da mandare agli amici. «È nato da un gruppo di lavoro che in un pomeriggio del 2014 si è chiuso in un ufficio di Brescia per fare la pensata – ricorda Matteo –  C’erano Chicca Bugatti, allenatrice e direttrice di scuola, e il designer Alessandro Bugatti. Volevamo una “cosa importante” da mettere in pista in modo permanente, che non creasse problemi ai gatti durante la battitura delle piste, che ricordasse la traiettoria della curva, che fosse funzionale e bella».  Facile da montare («Datemi un bravo gattista e lo installiamo in mezz’ora») la struttura, alta 3 metri e mezzo e pesante tra i 70 e gli 80 chili, viene incernierata e poi fissata con quattro bulloni di sicurezza su una base in acciaio di  circa un quintale e mezzo da sistemare a bolla sulla neve. Il gioco studiato dell’equilibrio e dei pesi («Calcolato da uno staff di ingegneri») garantisce la sua stabilità. «Naturalmente garantiamo la assistenza al montaggio. Ne abbiamo già venduti una cinquantina in giro per le Alpi, tutti personalizzati: a parte quelli per Audi non ne abbiamo mai venduto uno uguale all’altro». Il prodotto si è affermato e  sarà ulteriormente sviluppato con nuove idee.

Un successo pazzesco tra i fiordi della Norvegia

Fatta l’idea ci sarà da mettere al lavoro i disegnatori dell’ufficio grafico e i vari fornitori («Tutte aziende specializzate del nostro territorio») che fanno confluire PVC, gomma piuma, legno e tutto il necessario nel capannone stabilimento dove avviene l’assemblaggio  dei prodotti. «La nostra elasticità è massima – dice Giovanna  – il cliente chiede e noi eseguiamo; personalizziamo tanto e lavoriamo molto con i prodotti extracatalogo. Recentemente abbiamo realizzato…una valanga, sì ci hanno chiesto di realizzare un pupazzo che ricordasse una valanga e noi l’abbiamo fatto». E la clientela si allarga a macchia d’olio. Oggi si incontra la presenza di GEA In Val Badia, in Val di Fassa, a Livigno, a Bormio, all’Aprica, a San Vigilio di Marebbe, a Pila, La Thuile , Chamois, Torgnon…tanto per fare qualche nome. La località chiama e Matteo Pulli risponde, arriva sul posto (sulla neve), ascolta e propone, mentre nella sede di Langhirano («La prima sede però era a Bussero, in provincia di Milano») Giovanna segue l’amministrazione e le (pubbliche) relazioni. Intanto cresce anche il mercato straniero tra la Spagna, la Slovenia, altre Nazioni e soprattutto la Norvegia dove si è sviluppato un grande legame con la società Antra che importa nel Paese scandivano anche i battipista Kässbohrer e i prodotti della Liski di Brembate a cui GEA si appoggia per i rapporti con l’estero. «In Norvegia non c’era il mondo del gioco – dice Giovanna – erano molto cauti, orientati sulo su prodotti basici.». Poi tre rappresentanti della Antra sono venuti a Langhirano per vedere, per verificare le competenze e le conoscenze di GEA nel mercato legato al mondo del divertimento e hanno concluso un accordo . «Quest’anno  nella località di Norefjell – conclude Matteo – abbiamo inaugurato un pacchetto demo “superSLOPE” ed è stato un successo!».