Professione Montagna

Tendenze ed indicatori per il re e le regine del turismo invernale

Il re è sempre lo sci alpino, la disciplina dominante e trainante accanto ad alcune emergenti e ad altre «stagnanti».

Le regine sono le stazioni invernali tra le quali alcune emergono come star per una serie di fattori che ne precisano «il valore».

Se ne parla nello studio dal titolo «Situazione congiunturale della Montagna Bianca Italiana per l’inverno 2019/20» prodotto dall’agenzia JFC che realizza ogni anno accurate indagini tra 61 località per conto del centro di ricerca del turismo e degli sport invernali.


Skipass Panorama Turismo segnala, anche per l’inverno 2019/2020, alcuni indicatori tendenziali, facendo riferimento alle discipline sportive che si praticano in montagna.

Tra quelli più significativi che si manifesteranno in questa stagione invernale si segnalano i seguenti:

● pow dare: più che una disciplina, una sfida. Aumenta la quota di coloro che vogliono «osare sulla neve», ed in tal caso la sfida non è tanto nella scelta di effettuare dei fuoripista quanto, invece, di provare nuovi percorsi ad alta tensione;

● winter running: spinta dall’incremento dei runner e degli ironman, la corsa invernale sulla neve – generalmente in dislivello – rappresenta la nuova sfida per tutti coloro che intendono mettere alla prova il proprio fisico;

● snowfeet: una nuova disciplina, appena nata, che permette di scivolare sulle piste come se si avessero dei rollerblade. Leggerissimi e compatti, si agganciano allo scarpone come si usa fare con le ciaspole, per poi scendere lungo le piste;

● skitour: una formula, questa, sempre molto richiesta dagli appassionati di sci alpino, perché permette di trascorrere una giornata attraversando vari passi. L’evoluzione è ora data dalla possibilità di un soggiorno itinerante, lungo un percorso ancora più ampio;

● night walk: la passeggiata sulla neve, in notturna, è un’ulteriore tendenza dell’inverno 2019/2020. Aumenteranno non solo le richieste ma anche gli italiani e gli stranieri che vorranno vivere un’esperienza di questo tipo, con ciaspole o scarponi chiodati;

● slittino notturno: dopo una salita con la motoslitta o trascorsa la serata in un rifugio, è forte il desiderio – e la richiesta – di scendere a valle con gli slittini (o gli sci), lungo percorsi innevati che, generalmente, sono quelli delle motoslitte.

Si conferma, inoltre, come tutte le destinazioni montane – siano esse alpine o appenniniche – stiano investendo sempre di più per garantire agli ospiti una serie di servizi, oramai imprescindibili per un soggiorno invernale in montagna:

● la garanzia dell’innevamento perfetto, che deve essere tale anche in condizioni meteo negative. Quindi impianti di innevamento programmato;

● una molteplicità di opzioni di svago e scoperta rivolte a coloro che, all’interno di un nucleo familiare, non praticano discipline sulla neve, come pure per coloro che non sciano ma sono semplicemente attirati a trascorrere qualche ora sulla neve, in maniera lenta (gli Slons).

L’attenzione primaria di tutte le destinazioni italiane si rivolge – per quanto riguarda gli investimenti sulle piste – verso due principali tipologie di interventi (oltre al costante miglioramento delle infrastrutture impiantistiche):

● da un lato il rinnovamento e/o la creazione di nuovi «spazi» per le discipline non primarie: dalle aree di allenamento per il biathlon ai palazzetti dello sport, dall’ampliamento degli snowpark al perfezionamento delle piste, etc.;

● dall’altro l’ulteriore specializzazione verso il target «baby», con la creazione di nuovi impianti dedicati esclusivamente ai bambini, ampliamento dei kinderheim e creazione di ulteriori parchi neve, scuole sci «tematizzate baby», etc.

Oltre a questi investimenti dedicati propriamente alla pratica delle discipline sportive, ve ne sono altri che possiamo definire «di contorno» ma che, comunque, interessano sempre la sfera di coloro che praticano una disciplina sportiva sulla neve, vale a dire:

● servizi ad hoc per gli sciatori, per la loro comodità: noleggio attrezzature top di gamma, servizio per il deposito degli sci e spogliatoi, eventi e festival musicale sulle piste e/o nei rifugi ad alta quota, etc.

● location ad hoc per gli sciatori, per il loro godimento: rifugi che diventano wine bar (Masi Wine Bar a Cortina) o luoghi dove degustare l’eccellenza delle birre artigianali (SnowAle a Pejo), etc.

Quattro milioni di italiani in attività sulla neve

Oltre alle tendenze, l’analisi di Skipass Panorama Turismo punta a cogliere i «numeri» dei praticanti delle varie discipline, come pure gli indicatori tendenziali, utili per comprendere in quale direzione stanno andando le preferenze degli sciatori italiani1, quali sono le discipline in crescita e quelle, invece, che vedono ridurre il numero dei praticanti. Il primo dato di rilievo è quello relativo al numero complessivo degli «sportivi sulla neve»: occorre sempre precisare che trattasi degli Italiani che praticano la disciplina sportiva in maniera attiva, con una periodicità costante negli anni e durante l’inverno. Altro elemento importante è quello relativo a coloro che praticano più discipline, definiti gli «swingers», i cosiddetti «scambisti delle discipline» in quanto praticano – in maniera indifferenziata – almeno due discipline sportive sulla neve. Questi provetti sciatori sono stati calcolati solo all’interno di quella che per loro è la «disciplina primaria». Pertanto, nell’inverno 2019/2020 il numero complessivo degli Italiani che praticano almeno una disciplina sportiva sulla neve rimarrà superiore alla quota dei 4 Milioni: dato, però, che vede la sola crescita sostanziale dei praticanti dello sci alpino. Infatti, chi pratica una disciplina sportiva «ritorna all’antico», allo sci alpino tradizionale che, infatti, vede

incrementare la quota degli Italiani praticanti di oltre il 3%, a discapito delle altre discipline meno «classiche». Occorre però considerare che, nell’inverno 2019/2020, l’incremento dei praticanti delle discipline sportive non avrà una parallela incidenza sul numero delle presenze nelle località: questo è dovuto all’aumento degli sciatori day user, quindi escursionisti giornalieri.


Quindi, rispetto allo scorso anno, Skipass Panorama Turismo segnala un incremento dei praticanti delle discipline sportive sulla neve del +1,7% complessivo. Invece, con riferimento alle singole discipline, si indicano le seguenti variazioni:

● lo sci alpino: cresce il numero dei praticanti dello sci alpino, con un numero di nuovi praticanti pari a 73.000 ed un incremento percentuale, rispetto allo scorso anno, del +3,1%;

● lo sci di fondo: la quota dei praticanti si riduce, in questo caso, di circa 7.000 unità (-2,3%), ritornando ai livelli dell’inverno 2012/2013;

● lo snowboard: dopo la crescita degli ultimi due anni, si assiste quest’anno ad una stabilizzazione dei praticanti, che rimangono attorno a quota 547mila;

● lo sci alpinismo: dopo oltre dieci anni di impetuosa crescita (passati dai 33mila dell’inverno 2010/2011 ai 93.200 dello scorso inverno), quest’anno il numero dei praticanti si assesta, perdendo lo 0,7%;

● il freestyle: vale quanto affermato per lo sci alpinismo, in quanto i praticanti di questa disciplina, dopo anni di crescita, nell’inverno 2019/2020 si assestano e perdono lo 0,4%;

● le ciaspole: in questo caso, dopo la riduzione drastica dei praticanti vissuta lo scorso inverno, la disciplina segna un leggero incremento (pari al +1,7%);

● le altre discipline: gli Italiani continuano a «provare» nuove discipline, ma in maniera minore rispetto al passato (-2,8%).

Pertanto, lo sci alpino detiene ben il 59,2% dell’intero sistema sportivo sulla neve, mentre la quota degli Italiani snowboarders è pari al 13,4%. Coloro che utilizzano le ciaspole rappresentano una percentuale dell’11,1%, mentre lo sci di fondo conquista una quota del 7,1%. Freestyle e scialpinismo rappresentano, rispettivamente, il 3,3% ed il 2,3%, sul totale degli Italiani che praticano sport sulla neve, mentre una quota del 3,7% di Italiani si dedicano ad altre discipline sportive.

Il «paniere di spesa» delle vacanze in montagna

Anche per l’inverno 2019/2020 Skipass Panorama Turismo ha analizzato il «paniere di spesa» degli Italiani, scendendo non solo nello specifico di quanto gli Italiani devono spendere per una settimana di vacanza in montagna, ma anche per trascorrere un week end. Infatti, oltre il dato legato al «desiderio» di vacanza ed all’ipotetico budget, è interessante vedere quale sia il costo medio per persona ed il costo che deve sostenere un nucleo familiare (padre, madre ed un figlio, quindi con varie agevolazioni) per fare una settimana bianca. Nel caso, invece, del week end, il dato fa riferimento ad un soggiorno di tre giorni/due notti in hotel, con una media prezzo dalla quale è stato escluso il periodo delle festività natalizie e di fine anno. I dati sono calcolati al netto delle attrezzature e dell’abbigliamento che gli Italiani acquistano prima della loro partenza per le vacanze in montagna.

Il «Paniere di Spesa delle Vacanze in Montagna» identifica quindi con chiarezza quanto gli Italiani spenderanno per un soggiorno in montagna, anche breve, in occasione della stagione invernale 2019/2020. Per trascorrere una settimana di vacanza in montagna, l’Italiano spenderà:

● 1.096,50 Euro a persona adulta, spesa media, per trascorrere una settimana bianca in Italia; spesa che diventa pari ad Euro 2.724,00 per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni;

● 402,00 Euro, invece, la spesa media a persona adulta per trascorrere un fine settimana sulla neve in Italia; spesa che diventa pari ad Euro 982,00 per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni.

Rispetto alla passata stagione invernale i costi della settimana bianca subiscono un incremento del +2,3%, con un incremento di 16,50 Euro a persona, che diventa per il nucleo pari a 61,00 Euro. Occorre specificare che non si tratta della spesa per la classica «settimana bianca», che viene offerta con formula promozionale e comprende soggiorno+skipass (il cui costo è decisamente inferiore), ma del costo reale di 7 giorni in montagna, comprensivo di viaggio a/r, acquisti vari, ristorazione, hotel, skipass, scuola di sci, divertimento, benessere, utilizzo e/o noleggio attrezzature, etc. Per quanto riguarda i week end, l’aumento sarà invece decisamente più alto, in quanto si calcola un +8,1%, che si traduce in 14,00 Euro di maggiori spese a persona ed in 74,00 Euro per il nucleo familiare, con un incremento decisamente consistente per il figlio. Si alza, in queste voci complessive, quella relativa al budget dedicato alla pratica sportiva, sia per i week end, raggiungendo la quota del 51,3% del budget complessivo, sia per i soggiorni lunghi (settimana bianca o altri soggiorni superiori a 5 notti). In questo caso la percentuale di budget dedicato alle pratiche sportive si assesta al 44,6% del budget complessivo.

Aumento dei prezzi moderato

Skipass Panorama Turismo conferma come l’analisi del fattore prezzo risulti essere assai complesso, in quanto sono molteplici i fattori che incidono sulla composizione del medesimo: dalla periodicità alla tipologia di offerta – di ogni servizio della filiera, dalla localizzazione alla destinazione di consumo, sinanche a fattori di politiche aziendali che esulano, sempre, da valutazioni puramente di mercato. Vi sono infatti periodi nei quali vi è l’esplosione di offerte e promozioni e, al contrario, vi sono altri periodi – ad esempio il Capodanno ed il Carnevale – nei quali i prezzi salgono ai loro

massimi e non sono assolutamente trattabili. Per questi ed altri motivi (politiche aziendali, gestione del proprietario o meno, presenza sui portali di booking on line, etc.) vi è davvero una forte divaricazione tra i vari prezzi delle strutture ed, in parte, anche dei servizi ancillary. Analizzando l’intera stagione invernale nel suo complesso, Skipass Panorama Turismo segnala come l’intero «sistema neve Italia» abbia prestato attenzione a non incrementare troppo i prezzi: nell’inverno 2019/2020, pertanto, i prezzi di alberghi, scuole di sci, impianti, etc. subiscono incrementi mai troppo rilevanti, ed è inoltre sempre molto alta la possibilità di trovare agevolazioni, promozioni, sconti. Queste le variazioni apportate, per il prossimo inverno, ai prezzi deivari servizi della filiera della montagna bianca Italiana.

Per quanto riguarda gli alberghi, questa è la situazione:

● i prezzi delle camere e dei servizi sono aumentati – a livello nazionale – del +1,8% rispetto a quelli praticati nella passata stagione invernale;

● i prezzi delle settimane bianche: per questa tipologia di offerta si rileva un incremento minore dei prezzi rispetto al valore complessivo, quantificabile in un +1,6% rispetto ai prezzi della passata stagione invernale;

● per quanto riguarda i week end, invece, l’aumento dei prezzi, è più rilevante e raggiunge il +4,1%, sempre a livello nazionale, al fine di massimizzare al massimo gli incassi, in tali periodi di alta richiesta.

Per quanto riguarda le scuole di sci, questa è la situazione:

● incremento moderato anche per i prezzi praticati dalle scuole di sci nazionali. L’incremento complessivo si assesterà attorno al +0,4%.

Per quanto riguarda gli impianti di risalita, questa è la situazione:

● buoni gli investimenti nel settore, che continua a sostenere il sistema della montagna bianca italiana. Nell’inverno 2019/2020 le tariffe degli skipass – su base nazionale – aumenteranno del +1,9% rispetto ai prezzi dell’ultima stagione.

Una parata di stelle nei paradisi della neve

Anche per l’inverno 2019/2020 Skipass Panorama Turismo, oltre ad una valutazione sul «desiderio» degli Italiani – nella sua accezione più ampia – di trascorrere una vacanza in montagna durante la stagione invernale, ha inteso ascoltare i nostri connazionali che, invece, conoscono bene le destinazioni montane in quanto le frequentano, proprio per praticare una o più discipline sportive. Si conferma la modalità utilizzata lo scorso anno: il range delle destinazioni potenzialmente vincitrici delle varie classifiche, nonché di quella generale, è stata variata nella sua formula di selezione delle destinazioni: in sostanza, oltre alle 14 località da sempre analizzate – considerate quindi di riferimento nel panorama nazionale – si è lasciata l’opportunità agli Italiani di indicare anche altre località: questo è avvenuto in ogni sezione/classifica. Le località che, nell’anno in corso, entrano in una qualsiasi classifica tra le prime 10, andranno poi a costituire il panel di partenza per le votazioni del prossimo anno. Al fine di rendere più palesi anche i punteggi, Skipass Panorama Turismo ha modificato anche il sistema di valutazione, riportando i valori assoluti in termini di punteggi ottenuti sulla base delle diverse modalità di rilevazione adottata. Il ranking che ne emerge permette in tal modo di stilare la classifica generale e specifiche classifiche su varie tematiche: la località più famosa, quella più trendy, quella family friendly, la località con più servizi e quella con i migliori alberghi e con le migliori piste. Skipass Panorama Turismo ha inteso, in sostanza, mantenere la valutazione sui fattori individuati negli anni passati come quelli più rilevanti, ma ha altresì ampliato il proprio sistema di valutazione, differenziato e moltiplicato le rilevazioni ed esteso il panel delle destinazioni in competizione. L’analisi ha preso pertanto in considerazione sei fattori:

● tre fattori legati all’immagine: l’essere una località famosa, l’essere trendy ed essere considerata una destinazione a misura di famiglia;

● tre fattori legati ai servizi: vale a dire la qualità delle piste, la qualità degli alberghi e la quantità dei servizi presenti.

L’integrazione di questi fattori ha portato alla costruzione di un ranking di posizionamento mentale, che poi corrisponde al rispettivo valore del brand della località. L’insieme delle valutazioni relative ai singoli elementi sottoposti a valutazione portano alla classifica generale, con l’indicazione delle prime 25 destinazioni. Una classifica che vede confermata la vittoria di Madonna di Campiglio con un punteggio complessivo di 2.363 voti. Pertanto, Madonna di Campiglio si conferma anche per quest’anno in vetta alla classifica generale.

Al secondo posto si conferma Cortina d’Ampezzo con 2.156 voti: queste due località, poste in vetta alla classifica, segnano anche quest’anno una marcata distanza da altre tre destinazioni. A seguire, infatti, si trova Livigno con 1.378 voti (conquistando due posizioni rispetto allo scorso anno e salendo sul podio), seguita da Corvara con 1.246 voti e Ortisei con 910 (ambedue perdono una posizione rispetto alla passata stagione invernale). Vi sono poi tutta una serie di altre località: Folgarida e Marilleva con 602 voti, Courmayeur con 531 voti, San Candido con 526 voti, Cervinia con 456 voti, Sestriere (390 voti) e Ponte di Legno/Passo del Tonale (368 voti). A seguire, nella classifica generale si collocano Bormio (204 voti), Andalo (146), Canazei (137), Bardonecchia (95), San Martino di Castrozza (88), Brunico (73), etc.

E’ interessante, oltre alla classifica generale, prendere in esame i singoli fattori per avere un quadro più completo dei giudizi degli Italiani e dell’idea che i nostri connazionali hanno per quanto riguarda l’immagine ed i servizi delle località montane italiane. La prima valutazione che Skipass Panorama Turismo effettua è quella relativa proprio al fatto di essere considerata località family friendly, quindi ideale per famiglie con bambini. Questo top ten ranking dedicato alle località più attente alle esigenze delle famiglie con bambini vede la conferma di Folgarida e Marilleva con 360 voti, seguita da Livigno con 266 voti (conquista una posizione rispetto allo scorso anno) e Madonna di Campiglio con 253 voti, conquistando anch’essa una posizione. A seguire: Ponte di Legno/Passo del Tonale con 213 voti, San Candido con 165 voti, Corvara con 113 voti, Ortisei con 112, Andalo con 89. Al 9° posto si colloca Cortina d’Ampezzo con 54 voti e chiude la top ten Courmayeur con 35 voti.

In merito al fatto di essere famosa, quindi riconosciuta e riconoscibile, la località che ottiene il migliore punteggio si conferma essere Cortina d’Ampezzo con 730 voti, seguita da Madonna di Campiglio con 410 voti, Cervinia con 165 voti (ed una posizione conquistata rispetto alla passata stagione invernale), Courmayeur con 142 voti, Livigno con 121 voti, Corvara con 100 voti, Ortisei con 88 voti, Sestriere con 79 voti. Chiudono la top ten Bormio e San Candido, rispettivamente con 44 e 33 voti.

«Essere famosi» è una cosa, ma l’essere «trendy, alla moda»  altro: in questa classifica il fattore preso in considerazione è relativo alla capacità delle destinazioni di essere “alla moda”, quindi considerate luogo desiderato perché lì, in quella destinazione, il valore è legato all’essere presenti. In questa classifica vince ancora – anche per l’inverno 2019/2020 – Cortina d’Ampezzo con 930 voti, seguita da Madonna di Campiglio con 540 voti e Courmayeur con 230 voti. Queste prime tre posizioni rimangono invariate rispetto allo scorso anno. Stesse posizioni anche per Livigno con 198 voti e Corvara con 39 voti. A seguire, invece, troviamo Cervinia con 33 voti, Ortisei con 29 voti, San Candido con 21 voti, mentre chiudono la classifica Sestriere con 19 voti e Brunico con 10 voti. Per quanto riguarda invece l’analisi dei servizi, il primo fattore analizzato è quello relativo al giudizio espresso dagli Italiani in merito alle località considerate con i migliori alberghi. In questa specifica classifica emerge anche quest’anno Ortisei con 369 voti, seguita da Madonna di Campiglio con 350 voti e Corvara con 310; quest’ultima conquista una posizione a discapito di Cortina d’Ampezzo, che totalizza 260 voti. A seguire Livigno con 227 voti, San Candido con 133 voti, Cervinia con 88 voti, Courmayeur con 78 voti, Sestriere con 48 voti. Chiude questa classifica delle top ten Folgarida e Marilleva con 46 voti.

Un altro fattore di rilievo è quello legato alle discipline sportive: viene di seguito indicato il giudizio relativo a quelle che sono considerate le località con le piste migliori. In questa classificavince anche quest’anno Corvara con 450 voti, seguita da Madonna di Campiglio con 390 voti e Livigno con 156, che conquista una posizione a discapito di Ortisei con 133 voti. A seguire Sestriere con 121 voti, Cervinia con 113 voti, Cortina d’Ampezzo con 78 voti, San Candido con 77 voti. Chiudono la classifica delle top ten Folgarida e Marilleva con 68 voti e Bormio con 67 voti.

Infine, la classifica sui valori più generali, legati alla quantità dei servizi presenti nella località. In questo caso emerge Madonna di Campiglio con 420 voti, seguita da Livigno con 410 voti e Corvara con 234 voti: queste due località si cambiano posizione rispetto allo scorso inverno. Seguono Ortisei con 179 voti, Folgarida e Marilleva con 112 voti, Cortina d’Ampezzo con 104 voti, San Candido con 97 voti, Sestriere con 89 voti, Ponte di Legno/Passo del Tonale con 68 voti. Chiude la classifica delle top ten Bormio con 59 voti.

In sostanza, dai risultati emersi da questa rilevazione di Skipass Panorama Turismo si nota che nulla cambia rispetto ai vincitori deivari ranking dello scorso inverno, in quanto:

● la località in vetta alla classifica complessiva – Madonna di Campiglio – vince la sotto-classifica dedicata alla località con «più servizi»;

● la località che giunge al secondo posto nella classifica generale – vale a dire Cortina d’Ampezzo – vince in due sotto-classifiche, vale a dire in quelle della località «famosa» e «trendy»;

● vincono una sotto-classifica tre ulteriori località:

■ Folgarida e Marilleva quella dedicata alla località più«family friendly»;

■ Ortisei quella delle località considerata con i «migliori alberghi»;

■ Corvara vince, invece, nella sezione delle località con le «migliori piste»

Il confronto tra i grandi «demani sciabili»

Seguendo la stessa impostazione utilizzata per definire il Top 10 Ranking delle destinazioni montane Italiane, Skipass Panorama Turismo ha esteso la rilevazione ai comprensori sciabili italiani, invitando quindi i rispondenti a dare un voto ai demani sciabili Italiani con almeno 100 km di piste da discesa. Anche per la determinazione di questa classifica si è seguito il medesimo nuovo schema metodologico, vale a dire:

● il panel è composto dai nostri connazionali che conoscono bene le destinazioni montane in quanto le frequentano,

● oltre ai 14 demani da sempre analizzati – considerati quindi di riferimento nel panorama nazionale – si è lasciata l’opportunità agli Italiani di indicare anche altri comprensori;

● i demani che entrano in una qualsiasi classifica tra le prime 10, andranno poi a costituire il panel di partenza per le votazioni del prossimo anno.

Pertanto, anche per la definizione di questo ranking, vengono di seguito riportati i valori assoluti in termini di punteggi ottenuti sulla base delle diverse modalità di rilevazione adottata, mantenendo la valutazione sui fattori individuati negli anni passati come quelli più rilevanti, ma al tempo stesso ampliando il sistema di valutazione, differenziando e moltiplicando le rilevazioni (ben 8.831 voti utili) ed estendendo il panel dei demani in competizione.

E’ stata pertanto stilata una classifica generale ed ulteriori classifiche tematiche, con le quali è stato identificato il demanio che, secondo i nostri connazionali, è quello con le piste migliori, con i migliori impianti di risalita, con il miglior livello di sicurezza, con la migliore garanzia di innevamento e con i migliori prezzi.

Nell’inverno 2019/2020 il demanio sciabile che, secondo gli Italiani, si posiziona in vetta alla classifica generale – con l’indicazione dei primi 15 comprensori – si conferma essere Plan de Corones con 1.332 voti, distaccando di appena 12 voti complessivi altri due demani, che si posizionano al secondo posto: l’Alta Badia e la Val di Fassa, ambedue con 1.320 voti. In quarta posizione si colloca Madonna di Campiglio-Pinzolo con 992 voti, poi troviamo la Val Gardena con 857 voti e il demanio sciabile di Livigno con 648 voti. A seguire, il comprensorio dell’Adamello Ski (577 voti), quello di Cervinia con 406 voti, la Via Lattea con 356 voti, il comprensorio di Bardonecchia con 212 voti, il Monterosa Ski con 203, il comprensorio de la Thuile con 184 voti e quello di Cortina d’Ampezzo con 136 voti. Chiudono la classifica Mondolè Ski con 121 voti ed il demanio del Cimone con 49 voti.

Tuttavia, è altresì interessante vedere le variazioni che sono emerse rispetto alla classifica dello scorso inverno. Ma oltre a questa classifica generale, è utile prendere in esame i singoli fattori per avere un quadro più completo dei giudizi degli Italiani e dell’idea che i nostri connazionali hanno per quanto riguarda i demani sciabili dell’arco alpino ed appenninico. Il primo elemento valutato in maniera singola è quello relativo alle piste considerate le migliori: in questo ambito il demanio sciabile che ottiene il migliore punteggio è l’Alta Badia con 334 voti, seguita dalla Val di Fassa con 320 voti e Plan de Corones con 289 voti. Ambedue questi comprensori hanno conquistato una posizione rispetto allo scorso inverno. Segue la Val Gardena con 251 voti, il comprensorio di Madonna di Campiglio-Pinzolo con 221 voti, Adamello Ski con 132 voti, Bardonecchia con 123 voti, Livigno con 113 voti e la Via Lattea con 89 voti. Chiude la classifica dei primi dieci comprensori con le migliori piste Cervinia, con 78 voti.

Un altro elemento sottoposto a giudizio da Skipass Panorama Turismo è stato quello relativo ai migliori impianti di risalita: in questa classifica il migliore punteggio è quello di Plan de Corones con 376 voti, seguita dall’Alta Badia con 312 voti: questi due comprensori si sono «scambiati» la posizione rispetto allo scorso inverno. A seguire troviamo la Val di Fassa con 265 voti, Madonna di Campiglio-Pinzolo con 234 voti, la Val Gardena con 222 voti, Adamello Ski con 99 voti, il comprensorio di Cervinia con 97 voti, quello di Livigno con 88 voti, la Via Lattea con 86 voti. Chiude questa classifica il demanio di Cortina d’Ampezzo con 45 voti.

Un altro fattore importante per gli sciatori è quello legato alla garanzia di poter trovare piste sempre innevate, anche con impianti di innevamento artificiale. Con questa classifica, pertanto, vengono indicati i demani sciabili che offrono la migliore garanzia di innevamento: vince Plan de Corones con 271 voti (ed una posizione conquistata), seguito dall’area di Livigno con 259 voti (tre posizioni conquistate) e dall’Alta Badia con 245 voti (due posizioni perse). A seguire troviamo la Val di Fassa con 174 voti, Madonna di Campiglio-Pinzolo con 161 voti, il comprensorio di Cervinia con 156 voti, la Val Gardena con 118 voti ed Adamello Ski con 79 voti. Chiudono la classifica Monterosa Ski e la Via Lattea (67 e 58 voti).

Vi è poi un fattore che, anche se a volte per il territorio e le società degli impianti può essere dato per scontato, non lo è per gli Italiani: si tratta del livello di sicurezza degli impianti e delle piste. In questo caso il comprensorio giudicato più sicuro è l’Alta Badia con 321 voti, seguita da Plan de Corones con 268 voti e da Madonna di Campiglio-Pinzolo con 231 voti. A seguire: la Val di Fassa con 220 voti, la Val Gardena con 178 voti, Adamello Ski con 118 voti, il comprensorio di Livigno con 103 voti, la Via Lattea con 67 voti, il comprensorio di Cervinia e di Cortina d’Ampezzo (56 e 38 punti).

Infine, l’ultimo elemento analizzato da Skipass Panorama Turismo, che è quello che fa riferimento ai demani sciabili che gli Italiani ritengono con i prezzi migliori, considerando l’insieme dei servizi della località. Skipass Panorama Turismo ha voluto quindi analizzare, attraverso il giudizio degli Italiani, quali sono considerati i demani col migliore rapporto prezzo/qualità, nella loro totalità dei servizi per gli sciatori (skipass, parcheggi, ristorazione sulle piste, noleggio attrezzature, maestri di sci, etc.). In questa classifica vince con netto distacco la Val di Fassa con 341 voti: si tratta di una new entry nelle top ten di questa specifica classifica. Al secondo ed al terzo posto si confermano Adamello Ski con 149 voti e Madonna di Campiglio-Pinzolo con 145 voti. A seguire Plan de Corones con 128 voti, il comprensorio di Livigno con 123 punti (era al primo posto lo scorso anno), l’Alta Badia con 108 voti, la Val Gardena con 88, la Via Lattea con 56 voti, il Cimone con 49 voti ed, infine, Bardonecchia con 44 voti.

Dai risultati emersi da questa rilevazione di Skipass Panorama Turismo si nota che:

● il demanio sciabile in vetta alla classifica complessiva – Plan de Corones – vince anche altre due sotto-classifiche: i «migliori impianti di risalita» e le «maggiori garanzie di innevamento»;

● per quanto riguarda le altre sotto-classifiche, emergono:

■ l’Alta Badia vince ben due sotto-classifiche. Quella dedicata agli ambiti territoriali con le “piste migliori “ e quella relativa al demanio sciabile col più alto livello di «sicurezza»;

■ la Val di Fassa è considerata quella con il miglior «prezzo», inteso anche come rapporto prezzo/qualità.

JFC, professionisti dell’indagine turistica

JFC è un’agenzia di indagini e consulenze in campo turistico che ha sede a Faenza (Ravenna). È nata nel febbraio 2006 grazie ad esperienze professionali sviluppate in ambito turistico in oltre vent’anni di attività. JFC si occupa di consulenza turistica e marketing territoriale offrendo il proprio sapere al servizio ed allo sviluppo di imprese, istituzioni ed autonomie funzionali. L’agenzia si fonda sull’apporto delle capacità maturate nel management e marketing turistico, e la sua forza consiste proprio nell’unione di competenze diverse. Grazie anche ad una fitta rete di relazioni professionali e alla collaborazione già in atto con esperti italiani ed internazionali, JFC garantisce il giusto mix di conoscenze necessarie a trovare le migliori soluzioni per coloro che operano nei settori dell’ospitalità, del leisure e del marketing territoriale. Suo fondatore e amministratore unico è Massimo Feruzzi, un professionista che svolge attività nel campo del turismo in qualità di consulente di marketing, programmazione e pianificazione territoriale, è ricercatore e Project Manager Advisor a servizio di Enti Pubblici ed Aziende Private. Responsabile di Skipass Panorama Turismo (Osservatorio Italiano del Turismo Montano) e dell’Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno nonché di vari Osservatori Turistici di Destinazione. Giornalista,è direttore responsabile di Crescita Turismo Professional Tourism Book.