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La Fiera di Sant’Orso, la bellezza e il fascino dell’artigianato della Valle d’Aosta

La Fiera di Sant’Orso, la bellezza e il fascino dell’artigianato della Valle d’Aosta.
La Fiera di Sant’Orso rappresenta la celebrazione dell’identità della Valle d’Aosta, dove l’arte manuale incontra la capacità di trasformare la materia viva, fulcro della tradizione della “gente di montagna” da migliaia di anni. È nell’artigianato tipico e nelle sue opere d’arte che si cela l’essenza più pura di questa regione e dei suoi abitanti.

Il fascino millenario tramandato nei secoli diventa, quindi, un’occasione unica per respirare l’atmosfera di una festa senza tempo: la più grande fiera dell’artigianato delle montagne della regione alpina e la scoperta della sua ricca appartenenza storico-culturale. Nata nell’anno 1000, da cui trae appunto il nome di “Millenaria”, la Fiera di Sant’Orso prende vita all’interno del Borgo Medioevale di Aosta, nell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Tutto ha inizio di fronte alla chiesa dove il Santo, vissuto precedentemente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e sabot, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.

Il programma delle attività di questa edizione prevede un ricco calendario, che prende vita già nel week-end di sabato 28 e domenica 29 gennaio, con l’Atelier des métiers, la grande mostra-mercato a cielo aperto che accoglie nella centrale piazza Chanoux i migliori artigiani professionisti della regione Valle d’Aosta. Fra gli stand, gli amanti del vintage potranno andare alla ricerca di veri oggetti da collezione: dai capi di abbigliamento realizzati con tessuti tradizionali alle sculture, ai mobili (dalle camere da letto alle cucine, alle librerie), fino a porte e vetri, complementi d’arredo, curiosità e tanto altro. I materiali rispettano rigorosamente la tradizione: tanto legno, ma anche pietra, rame e ferro battuto.

Nel filone dell’arte e dell’artigianato si prosegue nei giorni di fiera con la visita alla mostra “Andamenti sinuosi” a cura di Carlo Gadin con un’ottantina di opere, per la maggior parte lavori a tuttotondo. Uno spazio dedicato alla storia di un artista ancora oggi in attività, che rappresenta un vero punto di riferimento per il mondo dell’artigianato di tradizione.

Il centro di Aosta si animerà per l’ormai tradizionale veillà lunedì 30 gennaio. Dal “patois”, ovvero il dialetto valdostano, “Veillà” significa veglia: una grande festa che anima le vie del centro di cori che improvvisano concerti e gruppi folkoristici, i quali si esibiscono in brevi spettacoli, mentre ci si scalda sorseggiando del vin brulé o del brodo caldo.

E fra le attività e le proposte per i più piccoli, l’importante appuntamento dedicato alle tematiche ambientali, in collaborazione con l’Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition (Ivat), con il Centro “Europe Direct Vallée d’Aoste” e la partecipazione dell’attore Francesco Giorda del Teatro della Caduta di Torino.

Non poteva, inoltre, mancare il padiglione dedicato all’enogastronomia rivolto a tutti i foodlover, per assaporare i migliori prodotti regionali. In piazza Plouves, infatti, si potranno acquistare e assaggiare vini e prelibatezze locali, apprezzando i menu tipici proposti dalle pro-loco locali o dai ristoranti del centro cittadino.

La Fiera di Sant’Orso non è, dunque, solo l’occasione per fare acquisti fra i mercatini senza tempo di Aosta, ma è l’esperienza dal fascino millenario per rivivere l’atmosfera di un tempo passato, con la possibilità di apprezzare tutte le eccellenze del territorio in una quattro giorni all’insegna della voglia di ritrovarsi e stare insieme. La Fiera di Sant’Orso

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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