Turismo

La seconda casa vietata!

Il pensiero di un maestro di sci di oggi si intitola: “La seconda casa vietata!”
Quasi tutta Italia è in zona rossa. E chi non lo è, come la Valle d’Aosta, notizia di oggi, ha deciso di vietare gli ingressi nella propria Regione ai proprietari delle seconde case (Tranne che

Per le località che ancora ospitano gare di sci, una bella mazzata, così come per quegli esercenti che hanno deciso di tenere aperto nonostante le limitazioni dettate dai colori.

Una decisione presa dal Presidente Erik Lavevaz e dalla sua Giunta destinata a sollevare non poche polemiche, anche perché il flusso turistico di questo periodo non è certo paragonabile a quello dei mesi invernali.

Dove peraltro è sempre stato permesso di raggiungere la seconda abitazione (proprietari e affittuari), anche da chi proveniva da fuori Regione. Un fatto è certo: è l’unico Governatore in tutta Italia a dire ai possessori delle seconde case “qui non vi vogliamo”.

Questi ultimi felici e contenti di avere scelto la Valle d’Aosta. Peccato che la Valle d’Aosta (come tutta la montagna del resto) non stia attraversando bei momenti e questa ordinanza di certo non aiuta il comparto turismo, in grande sofferenza aspettando l’estate.

Voltiamo pagina, e a proposito di estate, c’è chi dà per scontato il via libera per tutti (o quasi), in virtù delle forti pressioni politiche che il mare (più della montagna) sa esercitare nei confronti del Governo.

Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia parla di un turismo diverso, “più all’aria aperta”, ribadendo che i contagi nei luoghi all’aperto avvengono in maniera ridotta.

(era ora che qualcuno lo dicesse!)

Se così fosse, un punto guadagnato, dopo un intero inverno fatto di chiusure a oltranza.

E noi maestri sappiamo benissimo cosa ha voluto dire.
Intanto per le vacanze estive già si parla, oltre che di un passaporto europeo immunitario (ma i tempi sono lunghi), dell’introduzione di tamponi rapidi per chi soggiorna nelle diverse strutture alberghiere. Ottimo. Per la sicurezza questo e altro.

Però, permettete due banalissime osservazioni da sottoporre al signor Ministro: chi pagherà il costo degli eventuali tamponi e chi avrà il compito di farli a chi è in vacanza? Garavaglia propone pure le vaccinazioni per tutti gli operatori del settore. Vale anche per i maestri di sci? L’estate è vicinissima.

L’inverno pure. Collegio Nazionale e Amsi, già impegnati nell’ottenere i tanto attesi ristori (per giugno?), avranno anche il compito di salvaguardare la professione di maestro di sci, prima dell’inizio della prossima stagione.

Mettendo come primo punto il diritto all’insegnamento. Il Governo, su questo argomento, dovrà rispondere velocemente, non come il precedente.

Dal Collegio Nazionale e dall’Amsi sono state fatte precise richieste attraverso protocolli che attendono di essere messi in pratica. Nessuno dei 15.000 maestri accetterebbe un’altra stagione come questa. Senza poter lavorare.

Walter Galli
P.S. L’obiettivo è poter lavorare. Anche perché secondo il Ministro Garavaglia il turismo “sarà più all’aria aperta”. Noi maestri come aule usiamo le piste. La seconda casa vietata

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).