Turismo

Michelle Hunziker a lezione da Giorgio Rocca: “Accidente se scia!”

Michelle Hunziker a lezione da Giorgio Rocca: “Accidente se scia!”.
Allora Michelle, busto un po’ più verso valle e tira su quel sedere a fine curva!“. Sarà andata più o meno così la giornata che si è consumata sulle nevi di Andermatt tra Giorgio Rocca e Michelle Hunziker? Neanche per idea! La nota conduttrice televisiva, nonché showgirl di un sacco di programmi, scia alla grande!

Dai Giorgio, racconta bene
Non scia per niente male, gliel’ho anche detto, hey Michelle, si vede che sei svizzera! 

Riusciva a starti dietro?
Ecco, dietro-dietro direi di no, va su qualsiasi pista e soprattutto non frena! Le piace la velocità, ma non è certo una scavezzacollo! Ha trovato il suo ritmo di curva e sa gestire bene l’azione. 

In cosa l’hai corretta?
Più che altro è lei che mi chiedeva. Ha iniziato fin da subito a farmi domande su quello che dovesse fare per migliorare.

Qualche volo?
Eh, la prima discesa si è sdraiata! Ma niente di che, ci siamo fatti una bella risata e abbiamo continuato

Ma che ci facevi sulla neve con lei?
Michelle è ambassador del turismo elvetico e come sai con la Giorgio Rocca Ski Academy è molto presente sul territorio svizzero tra St. Mortiz, Crans Montana… Dunque non è che abbia telefonato alla scuola per prenotare qualche ora, Svizzera Turismo ci ha fatto incontrare per dar vita a un momento di promozione. Però non è che ci siamo trovati sulla neve per scattare qualche foto e arrivederci. Abbiamo iniziato a sciare e non voleva più smettere!

Che tipo è?
Non se la tira per niente, è simpaticissima, così come la vediamo in tivù. Le viene bene perché non finge, è naturale.

Sembra anche ben equipaggiata…
Ha voluto sapere tutto anche sull’attrezzatura. Non lascia nulla al caso, e ha dimostrato di conoscere molto bene alcuni sistemi costruttivi di base. Sciare le piace proprio, sport che ha iniziato a conoscere fin da piccola.

Perché Andermatt?
Michelle è davvero appassionata e sta facendo un vero e proprio tour sulle Alpi svizzere. Mi ha fatto una testa così sulla tutela dell’ambiente e la sostenibilità. È bene informata su questo argomento e ci tiene molto. Mi ha raccontato che è da quest’estate che gira per le località elvetiche e che adora la montagna in generale. Usa molto il treno e da queste parti è molto sfruttato. C’è il Glacier Express, il Bernina Express e il Gotthard Panorama Express che collega Lucerna al Ticino attraversando il massiccio del Gottardo.

E Michelle cosa dice?
La Svizzera è piccola ma incredibilmente variegata. In pochi chilometri cambiano i paesaggi, i cantoni e perfino la lingua parlata. Ci sono tantissime proposte per ogni tipo di vacanza”. Mi piace la scelta che ha fatto il territorio con il progetto di Swisstainable, il manifesto di Svizzera Turismo per il turismo sostenibile, che sottolinea come viaggiare green.

Che non significa soltanto salvaguardare l’ambiente ma si tratta anche di una forma di arricchimento perché permette di scoprire un territorio con più consapevolezza, pienezza e intensità.

Qui ad Andermatt, ad esempio, promuovono un turismo sostenibile con tante iniziative concrete. Gli impianti di risalita e l’energia elettrica per la gestione degli immobili sono alimentati da fonti rinnovabili al 100%“.

Tutti i ristoranti e rifugi del gruppo Mountain Food sono “plastic-free” e specificano nei menù i piatti locali con l’etichetta KM Zero. È stato, inoltre, inventato un sistema per conservare la neve in modo da ridurre l’impiego dell’innevamento artificiale. È un esempio di come si possa coniugare lo sviluppo, necessario alla sopravvivenza dell’economia montana, alla tutela dell’ambiente.

Michelle poi ha salutato Giorgio e deposti gli sci si p infilata le racchette da neve.
Eh sì, equipaggiata di tutto punto, sono salita in cabinovia a 2’300 metri sul monte Gütsch e ho fatto un bellissimo percorso panoramico immersa nel silenzio” ha raccontato Michelle Hunziker, a suo agio anche in questa veste più contemplativa.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).