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Uno skitour da sogno: dall’Alta Badia a Cortina in 4 ore con la Skyline

Uno skitour da sogno: dall’Alta Badia a Cortina in 4 ore con la Skyline
Un skitour da favola, dall’Alta Badia a Cortina per scoprire tutte le piste della Regina delle Dolomiti grazie alla nuova cabinovia Cortina Skyline. Un vero e proprio viaggio, con andata e ritorno in giornata.

Lo skitour, tra andata e ritorno, dura circa quattro ore, ma per potersi godere qualche sosta, un buon pranzo, o per ripetere alcune piste particolarmente emozionanti, è importante partire non appena aprono gli impianti.

Ipotizzando di partire da La Villa in Badia, alle 8.30 è già possibile salire sull’impianto Piz la Ila per poi percorrere la pista Bamby, risalire con la seggiovia La Fraina e scendere verso il collegamento La Fraina – Armentarola.

Da qui si prende il servizio di taxibus per il passo Falzarego, e inforcando gli sci si scende per la pista Falzarego fino ad arrivare al Col Gallina. Noto per essere il primo ad inaugurare la stagione invernale sulle piste di Cortina, il Col Gallina – con la sua pista e l’omonimo rifugio – è un punto panoramico e un concentrato di natura, divertimento e autentica ospitalità. L’ampia terrazza del rifugio si affaccia sulle piste da sci ed è il punto ideale per una breve colazione prima di continuare la giornata sugli sci. Con la giusta energia si prosegue in direzione Bai de Dones: chi non fosse riuscito a fermarsi al Rifugio Col Gallina può approfittare di un caffè nella Baita Bai de Dones proprio accanto alle piste, e per questo perfetta per una pausa.

Da Bai de Dones si prende la nuovissima cabinovia Cortina Skyline fino a Son dei Prade.

Inaugurata a Natale 2021, questo impianto è molto di più di un collegamento sciistico. Il viaggio, di circa quindici di minuti, è un’immersione nella natura maestosa della Regina delle Dolomiti, un volo d’angelo che copre un dislivello di 242 metri in un tragitto di oltre 4,5 chilometri. Giunti a Son dei Prade si scende verso la partenza della seggiovia Olympia e una volta in fondo si prende questa seggiovia per risalire a Son dei Prade. Scesi dall’impianto si va a destra con la pista Coston del Falco per poi prendere a Rumerlo la Tofana Express (seggiovia a sei posti).

Si scia quindi fino a Pié Tofana e si prosegue giù per il Muro de Ra Cioures in direzione Colfiere. Da qui, alla stazione intermedia, si sale sulla cabinovia Freccia nel Cielo. La prima e nuovissima cabinovia di Cortina, 47 cabine dotate di 10 posti a sedere, è stata inaugurata a dicembre 2019.

In parte riprende la linea della precedente funivia, ma la grande differenza è la stazione intermedia in località Colfiere che permette agli sciatori di “ricircolare” sulle piste in quota, senza necessariamente dover tornare a valle. La creazione della stazione intermedia ed il contestuale rinnovo delle piste Col Druscié A e Col Drusciè B ha dato nuovo vigore e interesse a questa zona della skiarea delle Tofane rendendola una delle più tecniche ma anche delle più glamour. Una volta arrivati nella zona delle Tofane, infatti, è il momento del pranzo.

Punto di riferimento eno gastronomico per sciatori e amanti della montagna è il Masi Wine Bar, ideale per fermarsi e godersi un ottimo bicchiere di Amarone affacciati sulle piste Druscié A e B, teatro delle gare della Coppa del Mondo di Sci e delle Olimpiadi. È il momento perfetto per testare le piste degli atleti: gli sciatori in cerca di sfide possono cimentarsi sulla pista Vertigine, una delle piste nere più selettive di tutto il comprensorio. La pista Stratofana Olimpica, conosciuta come Olympia delle Tofane, è una tra le più belle e famose d’Italia grazie al suo pendio e ai cambi di pendenza, alla lunghezza, alla qualità dell’innevamento e della manutenzione e non ultimo al contesto naturale in cui si trova.

In particolare, il tratto noto come Schuss di Pomedes è uno dei passaggi più spettacolari di tutta la Coppa del Mondo di sci. La pista Labirinti, invece, è un tracciato assai impegnativo, tanto da essere scelto come tracciato per lo slalom gigante maschile dei Mondiali di sci Cortina 2021.

In particolare, questa pista ha subito un recente restyling per ospitare la rassegna iridata (allargamento, livellamento e ammodernamento impianto innevamento programmato). Per chi lo desiderasse è possibile anche prendere il servizio skibus (linea 8 urbana) che collega la Freccia nel Cielo e la zona del Faloria, famosa per essere l’ultima a chiudere i suoi impianti, consentendo agli amanti della neve di sciare fino ai primi di maggio. Qui è possibile divertirsi sulle piste Faloria (dai Tondi a Pian de Ra Bigontina, Slittone, Stratondi, Canalone Franchetti, Monti-Zardini, Scoiattolo e Vitelli).

Continuando invece sulla linea dello ski tour e salendo da Col Druscié con la Freccia nel Cielo si arriva a Ra Valles. Qui si trova Capanna Ra Valles, fra le pizzerie più alte delle Dolomiti, circondata da una straordinaria terrazza panoramica sulla conca ampezzana, dove poter mangiare scaldati dal sole e scattare qualche foto.

Da Ra Valles si scende lungo la bellissima e impegnativa Forcella Rossa fino a Pié Tofana. Si tratta di una delle piste più difficili e straordinarie di Cortina, al punto che esiste un vero e proprio Club degli “All Blacks – I Virtuosi della Forcella Rossa”. Per entrare si devono raggiungere le 100 forcelle stagionali.

Una volta raggiunta Pié Tofana si prende la seggiovia Rumerlo Duca d’Aosta, e da qui si percorre un tratto dell’Olympia, poi a destra la Tofanina e ancora a destra lo skiweg per Son dei Prade. Qui si risale sulla Cortina Skyline questa volta in direzione Bai de Dones, e da qui la seggiovia 5 Torri.

Praticamente obbligatoria una sosta per fotografare le guglie spettacolari delle 5 Torri, uno scrigno di pura bellezza circondato da una corona di vette: Sasso di Stria, Lagazuoi, Tofana di Rozes, Averau, Cinque Torri, Nuvolau, Croda da Lago, Antelao. Da non perdere la pista dedicata alla memoria del grande alpinista Lino Lacedelli, una delle novità inaugurate in vista dei Mondiali 2021 e dei Giochi Olimpici del 2026. Variante della pista 5 Torri, è pensata per il training degli atleti e per l’attività agonistica, e costituisce un importante banco di prova per testare le proprie abilità.

Al rifugio Scoiattoli, dopo un caffè o una fetta di torta, si scende verso la seggiovia Potor, con la quale si raggiunge la forcella e si scende verso la seggiovia Croda Negra, che si prende per salire alla forcella. Da qui si scende lungo la pista omonima per raggiungere la seggiovia Falzarego. Si sale con la seggiovia Falzarego e si scende a destra con il collegamento verso il passo.

Con la funivia Lagazuoi si raggiunge il monte Lagazuoi, il suo omonimo rifugio, e il Lagazuoi Expo Dolomiti, luogo di cultura tra i più alti d’Europa, uno spazio espositivo a 2778 metri che vuole essere la casa di tutto ciò che di interessante accade nelle terre alte, dal punto di vista dell’innovazione, della gastronomia, della narrazione visiva. Situato proprio all’arrivo della funivia Lagazuoi, ospita frequentemente mostre temporanee.

Dalla scorsa estate, sulla terrazza presso la stazione a monte della funivia Lagazuoi, all’ingresso del Lagazuoi Expo Dolomiti ha aperto il nuovo bar gourmet Lagazuoi Terrace Bar by Embassy gestito dalla nota pasticceria di Cortina. Una garanzia di qualità sia per i dolci prodotti artigianalmente nel loro laboratorio sia per i prodotti salati, gustose merende o spuntini veloci.

Ma questo è anche un luogo ricco di storia: è infatti possibile visitare una postazione della Grande Guerra, la FW4, raggiungibile con gli sci e scavata nella cresta che gli italiani hanno chiamato Muraglia Rocciosa, un muro di roccia fortificata dai soldati austro-ungarici a difesa della forcella Lagazuoi. È sufficiente svoltare a destra subito dopo la partenza con gli sci dalla Funivia Lagazuoi.

Dalla cima del Lagazuoi si prende la pista Armentarola, fra le più famose ed apprezzate piste del comprensorio di Cortina. La discesa spettacolare che dal Lagazuoi termina al rifugio Capanna Alpina si snoda in uno scenario unico, tra cui le incredibili cascate di ghiaccio ai lati della pista e i cirmoli centenari.

Si tratta di 8,5 km di pista (la più lunga di Cortina) immersi nel Parco Naturale di Fanes, Sennes e Braies di fronte alle pareti della Cima Scotoni e del gruppo di Fanis e al maestoso Piz dles Conturines. Arrivati in fondo è possibile farsi trainare dai cavalli fino al ponte Sarè per poi entrare nell’area sciabile dell’Alta Badia. Tra cavalli e skilift si raggiunge nuovamente San Cassiano: da qui si prende l’impianto del Piz Sorega, si scende per la pista La Fraina e si chiude col collegamento Bamby – La Ila.

Partendo da La Villa e ritornando a La Villa questo percorso richiede meno di quattro ore, e consente di arrivare in tempo per prendere la cabinovia del Piz Sorega a San Cassiano che chiude alle 16.15.

Naturalmente lo skitour può anche essere fatto al contrario partendo dalla Freccia nel Cielo di Cortina per poi arrivare in Alta Badia, e rientrare nuovamente a Cortina. Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno Uno skitour da sogno

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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