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GS Soelden – Bassino: “Non lo dimenticherò mai”

Sono felicissima, ancora non so in che mondo sono – dice Marta con il sorriso -. Dopo la prima manche il podio c’era già, sono rimasta tranquilla e mi sono detta che avrei dovuto sciare come so fare anche nella seconda manche. Così ho fatto ed è arrivato il primo podio della mia vita. Una situazione bellissima, che mi dà una fiducia incredibile e una gran voglia di far festa“.
Infatti, la festa è cominciata sul palco delle premiazioni, quando Marta ha deciso di stappare la bottiglia di spumante offerta dall’organizzazione e “annaffiare Michaela Shiffrin e Lara Gut”. “Loro non volevano bagnarsi, ma io avevo deciso di fare un po’ di festa e ho stappato lo stesso“.
Poi la prima volta delle interviste internazionali e un lungo abbraccio con il padre Maurizio, fuori dal parterre. “È un’emozione fortissima – prosegue Marta – e sono sicura che mi ricorderò per sempre ogni momento di questa giornata da sogno: come mi sono svegliata, cosa ho mangiato a colazione, la ricognizione, la prima manche, il tempo di attesa, il traguardo, il boato… bellissimo!“. Marta vuole condividere questo suo primo successo con le compagne di squadra: “È chiaro che lo sci è uno sport individuale, però stare in una squadra forte come questa aiuta molto. Ed è molto importante vivere bene con le proprie compagne“.
La dedica è per “tutte le persone che mi vogliono bene e che mi seguono“.

Settimo podio
Il terzo posto di Marta Bassino arricchisce il bilancio della squadra italiana sul ghiacciaio del Rettenbach di Soelden, dove la Coppa del mondo femminile ha corso in diciannove occasioni (contro le diciotto maschili, vista la cancellazione a causa della nebbia nel 2010). La piemontese va a fare compagnia a Denise Karbon e Federica Brignone che si sono imposte nel 2007 e nel 2015, mentre la stessa Karbon fu terza nel 2009, così come Manuela Moelgg nel 2010 e Deborah Compagnoni seconda e terza nel 1996 e 1998. Più magro il bilancio in campo maschile con il secondo posto di Max Blardone nel 2004 e il secondo posto di Manfred Moelgg nel 2012.
Da fisi.org

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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