Coletta e Dambruoso conquistano l'Inferno
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Coletta e Dambruoso conquistano l’Inferno

Alessandro Coletta e Francesca Dambruoso conquistano l’Inferno: il titolo di campioni italiani OCR.

Tra le colline e i vigneti del Chianti circa 2000 atleti si sono messi alla prova con Inferno Mud. La finalissima del Campionato Italiano, promosso dalla Federazione Italiana OCR, ha avuto luogo al Norcenni Girasole Village di Figline Valdarno. Nell’edizione fangosa della storica corsa a ostacoli fiorentina, giunta alla sua quinta stagione, ha conquistato il titolo di miglior obstacle runner italiano il 34enne torinese Alessandro Coletta. Questi ha superato il trentino Raffaele Depedri e il romano Alessandro Saba. Tra le donne vince l’outsider 35enne mantovana Francesca Dambruoso, che ha scalato la vetta della classifica strappando il titolo alla campionessa in carica, la torinese Carol Zenga. Bronzo per la promettente 18enne romana Rebecca Cardinali. Tra le squadre primo il Team Warrior Race Italia, seguito dall’Inferno Team e dal White Donkeys OCR Team.

I partecipanti hanno corso su un tracciato di 13 chilometri dovendo superare 30 ostacoli naturali e artificiali dai nomi di ispirazione dantesca con l’immancabile fango protagonista dell’edizione. Hanno incontrato sul percorso, tra le varie prove, Caronte, un lago da attraversare a nuoto, Limbo, il temutissimo quarter pipe, Malebolge, solo uno dei numerosi muri da scavalcare, Plutone, la corda da risalire, o Lucifero, il multirig finale da percorrere in sospensione appendendosi a bastoni, pioli e reti. Agilità, equilibrio, forza, resistenza, velocità le abilità da mettere in gioco e tanta voglia di divertirsi anche con la Lorda Pozza, sette dune e pozze di fango da guadare. Oltre all’adrenalinica gara competitiva, cuore pulsante della manifestazione è stata la contagiosa energia delle tantissime persone, di ogni età, che hanno scelto con Inferno di mettere alla prova la propria determinazione, affrontando con il sorriso piccoli o grandi limiti.

Coletta e Dambruoso conquistano l’Inferno, le dichiarazioni

Una grande rivincita per Alessandro Coletta, fermo fino a febbraio per un infortunio al ginocchio che lo ha costretto all’intervento. “Dopo lo stop forzato, mi ero posto proprio questo obiettivo.Tanti sacrifici ripagati da una soddisfazione immensa, come questa bellissima disciplina emergente, che consiglio a tutti di provare, è in grado di insegnare. La vita è proprio come una OCR: con determinazione si possono superare anche gli ostacoli più duri”.

Gli ostacoli infernali superati da Francesca Dambruoso, invece, non solo nulla in confronto a quelli che è solita affrontare come operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere. È seguito missioni al Cairo, proprio lo scorso aprile, Iraq, Grecia e Kenia occupandosi, presso i presidi ospedalieri della ONG, della salute e della riabilitazione delle vittime di guerra e dei rifugiati. “Uno dei tanti sogni che sono riuscita a coronare, essendo un medico fisiatra all’ospedale di Bozzolo. Dopo un passato nell’atletica, dove ero specializzata nei 100m e 200m, ho scoperto l’obstacle racing lo scorso autunno e mi sono subito appassionata tanto da iniziare ad allenarmi presso il Mantova OCR Park”.

Iscrizioni ancora aperte su www.infernorun.it

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About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...