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Diventa Skiman: come si regolano gli Attacchi

Diventa Skiman oggi si occupa di un argomento che alcuni danno per scontato ma sono in pochi a capirci qualcosa: come si regolano gli attacchi.
La regolazione degli attacchi da sci è l’argomento dove regna la maggior disinformazione e dove non viene data la necessaria importanza alla sicurezza.

La norma ISO 11088 determina sulla base di 5 parametri quale è la regolazione DIN da applicare sugli attacchi e sono: l’età; il livello tecnico; il peso; l’altezza; la lunghezza della suola dello scarpone in millimetri.

La norma è composta da 3 tabelle nelle quali devono collimare questi parametri. È  importante sapere che i numeri che compaiono sugli attacchi da sci non corrispondono in alcun modo al peso dello sciatore.

Questo è il primo dei problemi che causano disinformazione perché purtroppo molti addetti ai lavori utilizzano ancora questo metodo da incoscienti.

I numeri DIN riportati sugli attacchi corrispondono ai Newton che sono “peso dello sciatore più la velocità”.

Un esempio pratico: sciatore di 40 anni,  scia bene in conduzione su ogni pista, neve e velocità. Peso  70 Kg, altezza 175 cm. Suola dello carpone lunga 305 millimetri. Ebbene, avrà una regolazione pari a 8 DIN. Uno sciatore con le stesse caratteristiche fisiche ma di livello principiante avrà una regolazione pari a 4,5 DIN.

Si deduce facilmente che il livello dello sciatore modifica in modo sensibile la regolazione dell’attacco. Allo stesso modo uno sciatore con le caratteristiche del primo esaminato ma con uno scarpone con suola più lunga di 2,5 centimetri dovrà avere una regolazione DIN pari a 6,5 (invece di 8 DIN).

Quindi una regolazione fatta solo sulla base del peso dello sciatore determina una totale mancanza di competenza da parte di chi l’ha consigliata ed espone lo sciatore a gravi rischi in caso di incidente.

Un altro elemento della regolazione che deve essere preso in considerazione è la “spinta in avanti” . Tutte le talloniere hanno una seconda regolazione sulla capacità di spingere lo scarpone verso il puntale. Questa deve essere nella zona centrale per permettere un’elasticità che lasci arretrare la talloniera.

In mancanza di questa possibilità le forze si scaricano solo sulle viti che inevitabilmente con il tempo prendono gioco.

Quindi penetra acqua creando ruggine sia sulla vite che sul foro pregiudicandone la tenuta. Tale elemento di sicurezza la “spinta in avanti” è il più disatteso da coloro che fanno gare in quanto pensano che una maggiore spinta corrisponda ad una migliore risposta dello sci in termini di precisione.

È bene all’inizio della stagione sciistica far controllare gli attacchi e il relativo scarpone da laboratori in possesso di macchina elettronica a norma che fa il test degli attacchi con lo scarpone che si utilizzerà.

Questo perché l’usura della suola inevitabile quando si cammina senza utilizzare un proteggi suola in gomma, può falsare la regolazione anche di 2 numeri DIN.

LA REGOLAZIONE ELETTRONICA
Permette di regolare l’attacco con il proprio scarpone e di verificare l’esatta risposta delle molle del puntale sia per l’uscita dello scarpone a destra e a sinistra.

E sia lo sgancio della talloniera anche con eventuale modifica della spinta in avanti. Non è raro verificare attacchi in apparenza semi nuovi che hanno molle che hanno ceduto nel tempo. E che quindi necessitano di regolazioni diverse da quelle della norma ISO 11088.

Anche se la diversa regolazione DIN si rende necessaria per motivi di anzianità dell’attacco è importante che lo sciatore sia in possesso del documento che viene rilasciato dal laboratorio che ha eseguito la regolazione con macchina elettronica. Questo anche se l’attacco necessità di maggiori durezze per la competizione,

In caso di incidente in pista, gli addetti del pronto soccorso redigono un verbale dove compare anche il controllo degli attacchi con la relativa regolazione DIN . Questa potrebbe essere diversa da quella definita dalla norma, ma con valore legale solo in presenza del documento di cui sopra.

È evidente che l’onere della prova è a carico dello sciatore.

È bene che lo sciatore conosca le leggi che sono in vigore relative alla sicurezza in pista e la Scuola Skiman  è a disposizione degli sciatori per consigliare la corretta regolazione sulla base dei dati personali sopra descritti.

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).