Attrezzatura

Head Raptor WCR, perfezionato dagli atleti per sciatori di buon livello

Head Raptor WCR, perfezionato dagli atleti per sciatori di buon livello.
In Head ricerca e sviluppo non si fermano mai. E così, stagione dopo stagione, vengono messi a punto attrezzi in grado di far sciare meglio, con maggiori performance e divertimento.

È il caso del  Raptor WCR, il nuovo scarpone che da pochi giorni fa bella mostra di sé nei negozi.

«Il progetto di questo scarpone – ci dice Stefano Silvestri, Category Manager di Head Italia – è stato sviluppato nel corso di tre anni, partendo dai modelli utilizzati in Coppa del Mondo. Da lì è nato uno scarpone che conserva le qualità legate alla performance, rendendole però disponibili a un’utenza di alto livello. Comunque non necessariamente focalizzata sulle competizioni.

Il progetto della scarpa Raptor di Head nasce addirittura nel 2005 e in tutti questi anni si è sviluppato con l’evoluzione delle piste, dei tracciati di gara, degli sci e di conseguenza della tecnica.

Alla base di questa evoluzione ci sono in primis le esigenze e le richieste che gli atleti di Coppa del Mondo trasmettono al dipartimento Ricerca & Sviluppo.

Queste «richieste» vengono poi realizzate e migliorate dai feedback degli atleti stessi. Quindi quello di messa a punto di uno sci o, come in questo caso, di uno scarpone di Coppa del Mondo è un processo in continuo divenire.

Sicuramente – continua Stefano – i punti fermi non mancano. E i tecnici, quando individuano sistemi in grado di portare benefici agli sciatori, li applicano anche ai prodotti più commerciali». E questo anche a chi non gareggia in Coppa del Mondo.

Questo è appunto il processo che ha portato alla nascita del Raptor 140 WCR (acronimo di World Cup Rebels).

Uno scarpone che racchiude in sé tutte le migliorie individuate e utilizzate negli scarponi degli atleti del Circo Bianco. Ovviamente adattate a sciate meno esasperate.

Il nuovo Raptor WCR 140, disponibile anche nella versione Pro e nella versione con flex 120, è realizzato in TPU. Si tratta di un polimero plastico che ha il pregio di mantenere costante la sua rigidità da +5 a – 20°. Offrendo quindi prestazioni identiche in qualsiasi condizione ambientale in cui, ovviamente, si utilizzano gli scarponi.

Stefano Silvestri, Category Manager di Head Italia, mentre ci spiega le particolarità del nuovo Raptor WCR

Per questo progetto il reparto Ricerca e Sviluppo ha lavorato in due direzioni. Cercare di aumentare la rigidità laterale e torsionale. Rendere più progressiva la flessione del gambetto.

Per migliorare la rigidità torsionale e la tenuta laterale i tecnici Head hanno lavorato sulla forma dello scafo, aumentando gli spessori della suola.

Raptor WCR 120 presenta le stesse caratteristiche costruttive dei fratelli maggiori ma è disponibile con un flex 120 che può essere portato a 130 con l’inserimento della seconda boccola.

Altra novità: ridisegnata la parte anteriore dello scarpone (Extended Toe Box) che permette di ottenere, una sorta di «tubo chiuso» che implementa ulteriormente le prestazioni di tenuta torsionale e trasmissione dei movimenti.

Allungando il Toe Box, ovvero la parte anteriore dello scafo, lo scarpone acquista in rigidità laterale e in resistenza alla torsione. Di conseguenza si accorcia la lunghezza dei lembi di chiusura.

Tra l’altro, grazie ai feedback degli atleti di Coppa del Mondo, con questa nuova configurazione le dita dei piedi sono più libere di muoversi.

Per dare ancora più rigidità, nel nuovo Raptor WCR lo scafo si estende maggiormente all’interno del gambetto. Inoltre l’alloggiamento del tallone è più profondo in modo da avere un bloccaggio maggiore dello stresso.

Per quanto riguarda invece la progressività della flessione, nel meccanismo di snodo, si utilizzano boccole ellittiche in sostituzione del meccanismo canting tradizionale. In questo modo occorre meno forza  di serraggio e di conseguenza meno attrito nella rotazione.

Con questo nuovo sistema è possibile modificare l’inclinazione laterale del gambetto (canting) di 0.5° grazie a boccole con eccentrico di 1,2 mm.

Nella versione precedente al precedente, Raptor RS, la durezza si regola mediate un’interfaccia metallica. Il nuovo WCR, invece, presenta un sistema di regolazione del flex applicato direttamente sullo scafo per garantire una flessione più omogenea e graduale.


Particolare del meccanismo Flex Tuning che, grazie all’inserimento nella parte posteriore dello scarpone  di una o due boccole, consente di modificare la resistenza alla flessione 

La scarpetta utilizzata è la WCR Pro LF e, solo nel caso fosse necessario, è possibile anche personalizzarla con la tecnologia Liquid fit.

Le leve dei ganci Spineflex Racing sono posizionati più alte sull’avampiede, in modo da consentire inclinazioni maggiori, senza il pericolo di un contatto con la neve.

Le leve dei ganci sono state alzate di 10 millimetri. Questo particolare consente inclinazioni maggiori e diminuisce la possibilità di un contatto scafo/neve

I Raptor WCR  sono tra gli scarponi più vincenti in Coppa del Mondo e se campioni del calibro di Alexis Pinturault, Matthias Mayer, Mathieu Faivre. Lara Gut Berhami, Atle Lie Macgrath. Ryan Cochran Siegle, Elena Curtoni, Mattia Casse, Emanuele Buzzi. Marta Rossetti e Laura Pirovano li utilizzano è un motivo in più perché possano diventare i nostri fedeli compagni delle nostre giornate in pista! Head Raptor WCR atleti Head Raptor WCR atleti Head Raptor WCR atleti

About the author

Geremia Vannetti

Capo redattore di Sciare, lavora per la testata dal 1986. Maestro di sci di fondo, è nato a Varese dove tuttora risiede. È responsabile di tutto il comparto attrezzatura e moda e gestisce la Guida Tecnica all’Acquisto oltre a organizzare tutte le prove materiali. Per la testata Sciare si occupa anche dell’Agonismo Giovanile