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La Sportiva vola: incremento a doppia cifra del fatturato nelle principali aree geografiche

La Sportiva vola: incremento a doppia cifra del fatturato nelle principali aree geografiche
La Sportiva, azienda trentina nata novantacinque anni fa nel cuore delle Dolomiti, ha saputo da sempre cogliere le sfide globali trasformandole in progresso e miglioramento. Adattando il proprio stile inconfondibile ai cambiamenti del tempo e mantenendo immutati i valori fondanti, il modus operandi della famiglia Delladio, che oggi vede la terza generazione in carica con Lorenzo Delladio nel ruolo di Presidente e AD, si è tradotto in obiettivi di sviluppo e nel raggiungimento di una crescita costante nel mercato internazionale, dove oggi La Sportiva si colloca come uno dei principali player capaci di distinguersi e di innovare il settore outdoor.

Il 2022 è stato un anno di grandi investimenti e di processi trasformativi, nonostante questo l’azienda ha registrato una crescita superiore al 30% del fatturato consolidato che raggiunge la cifra di 216 milioni di Euro.

Guardando alla prospettiva di media, il fatturato è più che raddoppiato negli ultimi 5 anni, tutto risultato di crescita organica, senza acquisizioni e a parità di presenza geografica. Il mercato estero pesa oltre l’80% e le principali aree geografiche (Europa e USA) hanno avuto un incremento a doppia cifra, dovuto a scelte strategiche molto mirate da parte dell’azienda, che ha saputo soddisfare il crescente interesse dei consumatori per le attività outdoor.

Questi mercati sono sviluppati e tra i più importanti, ma l’azienda riconosce ancora un ampio margine di espansione, così come i mercati orientali dove esiste una notevole attenzione per gli sport di montagna; qui i consumatori finali cercano tecnicità, artigianalità e quel valore aggiunto che possiede un’azienda italiana come La Sportiva.

La profittabilità dell’azienda ha visto un netto miglioramento rispetto all’anno precedente, quasi del +50%, nonostante il 2022 sia stato un anno di forti investimenti. Ed è questa la parola chiave anche per il 2023: investimenti, rivolti al consolidamento dell’azienda in un anno che sarà più incerto per il settore outdoor secondo le stime di mercato.

Negli ultimi due anni, infatti, a causa degli stravolgimenti provocati dalla Pandemia, abbiamo assistito ad una trasformazione delle abitudini di vita, con il forte desiderio delle persone di trascorrere più tempo all’aria aperta, approcciando la montagna con maggior frequenza con prodotti tecnici e performanti.

Si stima che i consumatori saranno più attenti alle spese e opteranno per una strategia di risparmio nel corso del 2023, tuttavia le previsioni di lungo periodo vedono ancora spazi di crescita della domanda verso prodotto di grande qualità e con una filosofia centrata su massima tecnicità degli attrezzi.

Questa oscillazione implica scelte più attente per l’anno corrente, ma non per questo meno fiduciose. La visione di La Sportiva è da sempre lungimirante e ambiziosa: Lorenzo Delladio e il board direttivo continuano a intravedere possibilità e margini di miglioramento che, per un’azienda che ha nel proprio DNA l’innovazione, sono aspetti intrinseci e che varcano i confini dell’anno corrente.

Considerevoli investimenti sono previsti sul personale, oltre 3 milioni di euro, per puntare ad un incremento significativo del welfare aziendale, costruendo principalmente un rapporto di lungo periodo con i dipendenti grazie a percorsi di eccellenza e professionalizzazione in azienda. Questo impegno rafforza la cultura di appartenenza e orgoglio che è insita in La Sportiva, con l’intento massimo di rafforzare un rapporto già consolidato con la popolazione aziendale, anche attraverso attività e formazione tecnica sugli sport di montagna.

Inoltre, le azioni previste per il 2023 sono dirette a concentrare la produzione di calzature in aree limitrofe a Ziano di Fiemme, cuore nevralgico dell’azienda, e a mantenere focale questo elemento originario di affezione al territorio che contraddistingue a livello globale La Sportiva; dall’altro lato l’azienda sta rendendo ancora più strategici i rapporti con gli storici partner esteri che garantiscono massima qualità produttiva.

Il rapporto con l’ambiente e con il territorio è chiave per comprendere pienamente anche l’impegno nel tutelare il patrimonio che circonda La Sportiva. Lorenzo Delladio afferma: “Sentiamo sulle nostre spalle la responsabilità di minimizzare il nostro impatto: è una responsabilità che deriva dalla realtà a cui siamo fortemente connessi, che è la nostra origine, il nostro presente e il nostro divenire” e prosegue “Con la consapevolezza della straordinaria complessità del tema sostenibilità e cambiamento climatico, abbiamo nel tempo portato avanti scelte consapevoli: la nostra sede a Ziano di Fiemme funziona al 100% con energie rinnovabili e con energia termica che reperiamo dal termovalorizzatore della Magnifica Comunità di Fiemme”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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