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Asja Zenere, lacrime di gioia: “Che felicità, la mia carriera ricomincia da qui!”

Asja Zenere, lacrime di gioia: “Che felicità, la mia carriera ricomincia da qui!”
Scorrono lacrime di felicità sul bellissimo viso di Asja Zenere, 25 anni dei Carabinieri, che oggi ha sicuramente vissuto il giorno più bello della sua vita da sciatrice. Perché quando riesci a uscire dall’inferno dal quale sei rimasta intrappolata per tre anni, con un risultato del genere, è impossibile rimanere impassibili. L’undicesimo posto ottenuto nel gigante di Sestriere segna una svolta importante per la 25enne vicentina, ma trasferita nel lecchese dopo il matrimonio con l’Istruttore nazionale e allenatore Giuseppe Alborghetti. Perché non scendi dalla Kandahar con quel terreno difficilissimo e insidioso in entrambe le manche così bene se non sai sciare bene. Probabilmente il risultato non è sufficiente per entrare subito nelle top 30, ma continuando ad affrontare i tracciati con questo temperamento la strada non può che essere in ascesa.

Sono contentissima – dice Asja con la voce strozzata dal pianto – anche per tutte le persone che mi sono state dietro in tutti questi anni. E sono tante. Il primo infortunio quando ho rotto il crociato, poi, dopo essere rientrata dopo oltre nove mesi, mi salta il piatto tibiale e di nuovo il crociato. Ricomincio da capo nel febbraio successivo con delle buone gare Fis ma a settembre mi rompo l’astragalo che mi ha fermato per altri quattro mesi. Direi che ho già dato e posso vivere la ia carriera come fosse il primo anno.

Mi ha aiutato tanto aver cambiato i materiali (ora scia con Salomon) con i quali mi sono trovato subito benissimo. Quelli che avevo prima (Fischer) non erano affatto male, ma questo cambi evidentemente si sta rivelando decisivo. Mi sono detta, devi provarci, potrebbe essere l’ultimo anno  e invece eccomi qua… “. Ancora una sosta perché il magone tocca il suo apice, poi Asja riprende: “Devo ringraziare di cuore tutte le persone che mi sono state vicino, ma prego di credermi, non sono le solite parole che si recitano come un copione già scritto. Loro, probabilmente, ci hanno creduto ancora più di me“.

Adesso vado a Pontedilegno perché ci sono due giganti di Coppa Europa altrettanto importanti (ha vinto quello di Zinal settimana scorsa), poi vorrei riprendere anche il discorso della discesa partecipando a qualche Fis. L’obiettivo è quello di vincere la Generale di Coppa Europa e ottenere il posto fisso in tutte le discipline l’anno prossimo.”

Ora spero di essere convocata ancora in Coppa del Mondo.” Ah, bella questa!Asja Zenere lacrime di

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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