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Be Famous: Carole Agnelli: “Lo sci è uno sport strano ma bello”

Carole Agnelli, classe 2001 di Valtournanche, incalzata dal nostro “Be Famous”, non ha dubbi: “Lo sci è uno sport strano ma bello“. Impossibile andare a fondo della dichiarazione.

Carole, talento fin da piccola, è uno dei numerosi frutti pregiati dello sci agonistico valdostano entrati a far parte degli Osservati. Oltre a lei ci sono il carabiniere Giovanni Zazzaro, Annette Belfrond del Crammont, Elisa Pilar Lucchini dell’Azzurri del Cervino e Sophie Mathiou del Pila per quanto riguarda le discipline tecniche. Nelle prove veloci trovano spazio Carole Agnelli ed Héloïse Edifizi del Club de Ski Valtournenche, Sofia Brustia del La Thuile Rutor, Alice Calaba del Gressoney, Elisa Pilar Lucchini e Alice Mus dell’Azzurri del Cervino. Dieci su 34 vorrà pur significre qualcosa!

L’allenatore di Carole Agnelli è Manuel Carrozza, colonna tecnica del Club de Ski Valtorunenche, uno degli allenatori italiani più esperti soprattutto in fatto di giovani. Manuel ha visto nascere sciisticamente Carole. L’ha sempre seguita lui tranne quando è entrata nella categoria Allievi, quando la seguiva il papà di Manuel, ma nelle ultime tre stagioni Giovani non l’ha mollata un’istante. E di lei ci dice:

Solare, spensierata, energica e un po’ matta. In pratica non è su questo pianeta…” Naturalmente Manuel lo dice bonariamente e in senso positivo, per trasmetterci il fatto che è un tipo davvero particolare, sicuramente non omologata!

E poi continua: “E’ una sagoma, simpaticissima. La sua crescita tecnica è perfetta, nè in anticipo nè in ritardo. Le manca forse qualche risultato sportivo in più, ma a livello di fisico e di tecnica è coerente con ciò che è richiesto da un’atleta della sua categoria. In questa fascia di età si creano andamenti strani. Magari c’è una ragazzina più giovane che batte nettamente le più grandi ma poi la solfa cambia. Quindi la cosa importante è seguire l’ipotetica tabella di crescita stabilita. E con Carole ci siamo. Non ha mai avuto picchi pazzeschi”.

Nel primo anno Ragazzi è esplosa, vinceva slalom, si è fatta proprio notare. Ha alzato la mano per dire, ecco sto facendo il salto di qualità. “Esatto e da lì è partita incrementando senza follie ma con costanza. Fisicamente è bravissima, sicuramente predisposta. Ha superato qualche problemino fisico legato alla crescita l’anno scorso, quando aveva preso qualche chiletto in più, ma ora è tornata agile e… è una cannonata, a livello di forza e di elasticità. E non ha paura di lavorare“.

I risultati migliori li ha ottenuti in slalom: “Ma ora è stata messa con le velociste. Non è facile decifrare se è più portata per una o l’altra specialità. Un anno è andata bene in slalom, poi in gigante ma la stagione scorsa ha portato a casa due medaglie agli Aspiranti nella velocità. Ecco perché Carole Agnelli dice che lo sci è uno sport strano ma bello!

Personalmente credo sia più portata per le discipline tecniche che anche lei predilige. Ma è bravina anche in superG grazie a una buona tecnica sviluppata tra le porte larghe. Usa bene le inclinazioni, riesce a star bene sullo sci ed è una che fa scorrere gli sci. Anzi, diciamo che non li blocca mai.

Questo grande dono a volte diventa uno svantaggio soprattutto in slalom. E’ una che tira dritto e prende una velocità incredibile. Ottima cosa, per carità, ma tra i rapid gates poi il problema è stare dentro!”

Agli Aspiranti, decima dopo la prima manche, nella seconda è esplosa a pochissime prote dal traguardo. E’ accaduto proprio per il motivo che dicevo. Se l’avesse superato sul podio probabilmente ci sarebbe salita. Infatti la sto allenando proprio su questo aspetto tecnico che è un po’ il suo tallone d’Achille”.

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).