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Dominik Paris: “Era una gara da tutto o niente, però, troppo cattivo su quel palo”

Dominik Paris: “Era una gara da tutto o niente, però, troppo cattivo su quel palo”
Non è andata bene agli uomini Jet Azzurri nel superG dei Mondiali. Ecco le dichiarazioni di paris, Casse, Bosca e Innerhofer

Dominik Paris:Era una gara da tutto o niente. Su di una pista così corta, bisognava rischiare il tutto per tutto oppure rimani indietro. Sono andato troppo cattivo su quel palo, volevo far velocità ma son andato troppo stretto. Ho preso una bella botta sul fondoschiena, ma posso recuperare. Adesso vediamo come starò pomeriggio, in vista della prova di domani, poi decideremo cosa fare

Per fortuna non ci sono state conseguenze particolari, certo è che Dominik Paris ha preso proprio una bella botta. Eccola nelle immagini di Eurosport

Mattia Casse:Un bel viatico per la discesa. Pista particolare, non facile andar forte e mollare gli sci. Mi sto adattando e vediamo i prossimi giorni con le due prove, per macinare informazioni per fare tutto bene da cima in fondo. Ho perso quei decimi nella parte centrale, e se vuoi vincere medaglia ai Mondiali devi fare bene tutta la pista. Piano piano sto crescendo, andando più avanti. La pista è bella, le condizioni di luce non danno troppo fastidio”.

Christof Innerhofer:Mi son sentito bene all’inizio, dove le pendenze sono meno ripide ed ero vicino. Poi sono entrato col piede destro sulla seconda lunga, dove c’erano molte ondulazioni e ho perso velocità. Poi ho sciato un po’ meglio prima dell’ultimo intermedio, ma da lì son stato un po’ sporco e anche negli ultimi intermedi ho sciato meno bene, un po’ sporco”.

Guglielmo Bosca:Son partito bene, avevo un buon ritmo., Sapevo di dover attaccare nella giusta maniera e penso di averlo fatto bene fino a metà. Poi, purtroppo, dove c’era quella lunga ho tagliato troppo la linea e son finito troppo fuori. Da lì in poi ero convinto di aver perso tanto tempo, e ho attaccato troppo andando fuori ritmo. Non è arrivato il risultato che speravo: peccato perché avevo un buon feeling con la pista e speravo in un risultato migliore . Son molto dispiaciuto

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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