Dai una, dai due, dai tre e finalmente ecco una Federica Brignone da impazzire! La Federica che finalmente conquista la vittoria (numero 11) che aveva sfiorato per ben due volte quest’anno. Prima dietro a Bassino a Killington, poi dietro a Goggia a St. Moritz. Oggi il trionfo, avvenuto nello slalom gigante di Courchevel che l’Azzurra conquista davanti alla norvegese Mina Fuerst Holtmann sorpresa di giornata e all’elvetica Wendy Holdener. Peccato solo per Marta Bassino che, seconda dopo la prima manche, non si ripete nella seconda e conclude al settimo posto.
Brava Wendy Hodener a raccogliere l’assist offerto da Petra Vlhova che combina un piccolo pasticcio nella parte finale di gara, finendole alle spalle di 4 centesimi. Nessuna traccia di Mikaela Shiffrin e Tessa Worley, a disagio su una neve che i loro piedi non amano.
Fuori dai premi anche Viktoria Rebensburg che si è limitata a sciare bene. Per salire sul podio oggi bisognava fare di più, superarsi, con 8 ragazze in mezzo secondo. È’ quinta alle sue spalle la svedese Sara Hector e alla norvegese Maria Therese Tviberg.
E come diceva Ninna Quario nel video pubblicato oggi qui su Sciaremag, “vincere è possibile ma confermarsi è molto più difficile“, Alice Robinson (decima) non è riuscita a ripetere l’exploit di Sölden. Un passettino indietro, pur sciando bene.
Ma torniamo all’impresa di Federica Brignone che tra l’altro accorcia la differenza in classifica generale su Mikaela Shiffrin. Nessun’altra scia come lei quest’anno. Poi può commettere qualche errorino, ma vederla sciare è proprio uno spettacolo. Non frena mai, e non dimostra incertezze in alcuna occasione, indipendentemente del tipo di neve, di specialità e di tracciato.
Mina Fuerst Holtmann seconda? È una sorpresa fino a un certo punto. È vero, non è mai salita sul podio (quarta a Sölden), però è il frutto di una squadra destinata a segnare le classifiche per diversi anni. Oltre a lei ci sono Maria Therese Tviberg , Kaja Norbye, Kristin Lysdahl e Therese Stjernesynd, cinque ragazze qualificate per la seconda manche.
Mikaela Shiffrin, solo 19esima dopo la prima manche, si è ripresentata in pista senza cambiare nulla. La peggiore gara delle ultime stagioni. Quasi incomprensibile perché di errori non ne ha proprio fatti. Cos’è accaduto? Problemi di materiali? La fuga da St. Moritz era proprio per prepararsi meglio per questo gigante e per le gare della val d’Isère? Forse solo una giornata storta. Rimaniamo con questo mistero fino al week end. Intanto lascia Courchevel con un 17esimo posto.
Tra le belle notizie ne scegliamo una non a caso: la bella manche di Sofia Goggia. Non è stata impeccabile ma difficilmente la vedremo elegante sontuosa in pista. Appartiene a quel rarissimo gruppetto di atlete che scende con il senso puro della velocità.
Se per raggiungere le punte massime deve alzare un po’ il braccio o scodare, chi se ne importa. Se nel primo tratto ha patito un poco il tracciato, nella parte conclusiva ha tirato una riga incredibilmente dritta.
Questo le ha consentito di rimanere nella postazione del leader corner per parecchio tempo. Fino alla discesa della tedesca Mariene Schmotz, uno dei migliori nuovi “prodotti” di casa Rebensburg. Tanto è vero che ha fatto segnare il miglior tempo di manche!
Sofia ha concluso in 16esima posizione (26esima dopo la prima), recuperando dunque 10 posizioni, ma ricordiamoci che a Sölden è partita col pettorale 64! Detto questo…
In conclusione in classifica c’è anche Irene Curtoni che ha chiuso al 28esimo posto. Per rendere al meglio la valtellinese ha bisogno del duro. E qui oggi si pattinava non poco su quel sale.