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Giuseppe Romele ne vince un’altra, sua la 5 Km di Soldier Hollow davanti al SuperMan Cameron

Giuseppe Romele ne vince un’altra, sua la 5 Km di Soldier Hollow davanti al SuperMan Cameron
Quest’anno Giuseppe Romele è semplicemente imbattibile nelle gare distance. Dopo aver dominato la tappa inaugurale di Coppa del Mondo lo scorso dicembre e essersi messo al collo due medaglie d’oro ai recenti Mondiali di Östersund il fondista della nazionale italiana targata FISIP e della Polisportiva Disabili Valcamonica ha sfoderato un’altra prestazione regale a Soldier Hollow.

Nella località statunitense, teatro delle sfide olimpiche di Salt Lake City 1992, l’azzurro ha conquistato il successo nella 5 km valevole per le Finali della Coppa del Mondo di sci nordico paralimpico.

Romele ha tagliato il traguardo dopo 14:49.2 (crono compensato di 13:46.9) precedendo il rivale di sempre, il canedese Collin Cameron (13:58.9 la sua prestazione cronometrica compensata). Quest’ultimo dopo il successo di ieri nella gara sprint è ormai destinato a trionfare nella classifica generale di Coppa proprio davanti all’italiano. Sul terzo gradino del podio è salito l’ucraino Taras Rad (14:23.), capace di vincere il duello in famiglia con il connazionale Pavlo Bal, quarto all’arrivo.

Il successo del bicampione iridato, classe 1992, acquista ancora maggior risalto se si pensa alla disavventura accorsa alla nazionale italiana come spiegato dall’allenatore responsabile Paolo Marchetti: “Oggi tutto il team, in primis Beppe e lo skiman Fabio Tosello, si è veramente superato. Lunedì eravamo a Parigi e gran parte dei nostri bagagli priority, a causa della negligenza della compagnia aerea, non sono ancora arrivati qui. Parliamo di due cassoni con i seggiolini (gli ausili per disabili), quattro sacche di sci e la borsa con il materiale di skiman. Nonostante queste difficoltà estreme i ragazzi questa mattina si sono allacciati gli scarponi e ancora una volta si sono dimostrati più forti di tutto”.

“Io mi sentivo veramente bene però le varie disavventure capitateci e le difficoltà di gareggiare a 1800 m d’altitudine non sono stati degli avversari semplici da sconfiggere. Tuttavia ho pensato solamente a sciare e ad andare forte. Il risultato pieno è arrivato e sono proprio soddisfatto”, le parole a caldo di Giuseppe.

Ora il team italiano rifiaterà qualche giorno prima di tuffarsi nell’ultima fatica di questa stagione, la Long Distance (20 km) di mercoledì 8 marzo. Giuseppe Romele ne vince

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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