Gare

L’urlo di Michela Moioli è per l’Italia!

Nella tappa conclusiva dello snowboardacross in corsa a Veysonnaz, l’urlo di Michela Moioli è per l’Italia! Una vittoria incredibile quella conquistata dalla bergamasca Azzurra. Probabilmente la migliore di tutte quest’anno per come si è configurata. Non era partita benissimo nella sfida conclusiva a quattro. Sul primo grande salto la ceca Eva Samkova si auto eliminava ma Miki si trovava in terza posizione. E nonostante diversi tentativi fatti sembrava impossibile potesse superare la francese Trespeuch e l’australiana Brockhoff. Poi la magia. Sull’ultima curva che precedeva il tratto finale, Michela si inventa una traiettoria che guarda caso è opposta a quelle delle due atlete che la precedevano. Arrivano sul primo dente di una serie di gobbe appaiata alle due rivali. Poi quel suo impareggiabile saper far scorrere la tavola anche sul piano è venuto fuori. E Moioli ha tagliato il traguardo da sola a braccia alzate. E poi quell’urlo che ancora echeggia nella valle svizzera. Un urlo pieno di cose. Una fucilata tirata nel vento che ha scritto nel cielo Forza Italia. Forza Azzurri, Forza nonnino mio (si trova in ospedale a Bergamo). La Coppa del Mondo l’aveva già vinta matematicamente. Per cui poteva anche accontentarsi. Ma la differenza tra le fuoriclasse e le campionesse è anche questa.


 

Tags

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).