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Sciare per imitazione conviene nell’alto livello?

Per la rubrica Max Experience, Massimiliano Blardone affronta un argomento molto particolare, rispondendo a una nostra domanda: nell’alto livello conviene sciare per imitazione? Banalmente molti si chiedono: ma perché non sciano tutti come Hirscher? Presto detto in maniera altrettanto scontata: perché solo lui ci riesce. Perché solo lui ha quel rapporto peso-potenza e quel bimonio assetto-destrezza sui quali ha costruito la sua tecnica. Imitazione, dunque, impossibile. Tuttavia le imitazioni o meglio gli spunti, esistono.

Che poi vadano a buon fine o meno è un altro discorso. Max lo racconta nel video, soprattutto a proposito di Ted Ligety. Quando l’americano si è presentò in pista con quelle super carvate, tutti rimasero sbalorditi. Sopratutto al traguardo, quando l’americano giungeva con anche più di due secondi su tutti. E su tracciati anche molto diversi tra loro.

Preso atto, quasi subito, diversi atleti si sono messi a studiare quella tecnica per imitarlo, ma con scarsissimi risultati. Poi è arrivata la Fis a cambiare ancora le sciancrature e ciao…

Oggi c’è comunque un nuovo modo di sciare. La cosiddetta tecnica moderna. Quella di Clement Noel, di Alex Vinatzer, di Alice Robinson.. insomma di tutti i giovani. Impensabile per atleti sopra i trent’anni, modificare l’impostazione. Certi automatismi sono eccessivamente difficili da sradicare. Anche se, ancora una volta, il Ted Ligety visto a Sölden, sembra smentirci. La super carvata non esiste più. Si è accorto che con le sciancrature diverse, andava troppo in salita a fine curva. Ci vuole ovviamente la controprova, ma abbiamo il sospetto che il quinto posto rimediato a Sölden non sia frutto del caso o di combinazioni magiche. Ecco la prossima domanda: esiste la magia nello sci?

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).