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SL WENGEN: Pintu, la manche dell”anno

La seconda manche di Alexis Pinturault è forse la migliore della stagione cui abbiamo potuto assistere finora. Dare 50/100 al secondo miglior tempo di manche, fatto segnare da Thaler, non poteva che valere la vittoria. E che vittoria: battere Hirscher, Neureuther e Myhrer non è impresa facile negli slalom, ma il francese si è definitivamente sbloccato anche in questa specialità e dopo la seconda posizione, colta ieri in SuperKappa, è arrivato il gradino più alto del podio. L’impresa assume ancora più valore perché, rispetto alla prima manche, la neve ha retto molto bene. Merito del sole che ha permesso al sale di reagire meglio. Quindi anche i primi potevano affontare la prova senza eccessive preoccupazioni o senza infilarsi nelle buche, cosa accaduta in maniera estrema nella manche d’apertura.
Marcel Hirscher ha rischiato eccessivamente sul finire, e il recupero che è riuscito a mettere in atto ha del miracoloso. Certe cose le sa fare solo lui! Felix Neureuther avrebbe potuto tirare ancor di più, ma ha fatto due calcoli ed ha portato al traguardo gli sci col quinto tempo di manche. A proposito di manche riuscite bene, il nostro Patrick Thaler è stato magnifico. Nella parte conclusiva, quella che, appunto, è costata la gara a Hirscher, ha fatto la differenza. E’ lui la nostra punta di diamante in slalom. Manfred Moelgg ne ha commesse un po’ troppe ed è scivolato in decima posizione, mentre Stefano Gross, tra sdraiate e recuperi, si è fermato in dodicesima piazza. Meglio dei due azzurri, piazzamento a parte, Cristian Deville che col quinto tempo di manche ha concluso al diciannovesimo posto. Ma l’azzurro ha sciato davvero bene, Gli serve partire con pettorali più bassi. Uno slalom davvero esaltante il suo e servirà come atto di fiducia per aggredire Kitzbuehel, sulla stessa pista che due anni fa lo consacrò vincitore!

Onori al merito per il croato Zrncic-Dim, già terzo nella supercombinata, che col numero 61 è stato fenomenale a qualificarsi nella seconda col 25esimo miglior tempo. Poi ha rovinato tutto nella seconda: si è fermato, è risalito ed ha tagliato il traguardo. Ma l’impresa, considerato il tracciato distrutto da una neve fradicia, l’ha compiuta nella manche d’apertura. 

Results

Rank
Bib
Name
Run 1
Run 2
Tot. Time
1 16

PINTURAULT Alexis

52.10 50.77 1:42.87
2 2

NEUREUTHER Felix

51.86 51.35 1:43.21
3 3

HIRSCHER Marcel

51.22 52.28 1:43.50
4 7

MATT Mario

51.91 51.71 1:43.62
5 13

THALER Patrick

52.40 51.23 1:43.63
6 1

MYHRER Andre

51.45 52.23 1:43.68
7 11

DOPFER Fritz

51.94 51.77 1:43.71
8 8

GRANGE Jean-Baptiste

52.17 51.63 1:43.80
9 19

MISSILLIER Steve

52.77 51.23 1:44.00
10 4

MOELGG Manfred

51.99 52.02 1:44.01
11 14

LARSSON Markus

52.70 51.46 1:44.16
12 10

GROSS Stefano

52.41 51.85 1:44.26
13 15

HERBST Reinfried

52.20 52.07 1:44.27
14 26

BAECK Axel

52.55 51.90 1:44.45
15 9

KRISTOFFERSEN Henrik

52.32 Tags

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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